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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Aprile 2005
 
   
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  LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE DEL RISCHIO ICTUS “LIFE FOR LIFE IN VIAGGIO CON LA PREVENZIONE”  
   
  Milano, 26 aprile 2005 - L’iniziativa è patrocinata da Alice (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), Siia (Società Italiana Ipertensione Arteriosa) e dai Comuni delle città ospitanti. Circa 190.000 nuovi casi in Italia ogni anno, un terzo dei quali mortali e altrettanti destinati a creare invalidità permanente. Con costi per il sistema sanitario che variano da 6.2 a 14.4 miliardi di euro l’anno. Sono le cifre dell’ictus cerebrale, lesione del sistema nervoso ancora poco conosciuta e soprattutto scarsamente “prevenuta” attraverso l’arma più efficace, cioè la riduzione della pressione arteriosa negli ipertesi. Per aumentare la conoscenza degli italiani sui rischi legati all’ipertensione e sulle correlazioni tra questo “killer silenzioso” e l’ictus partirà il 26 aprile da Aosta per terminare il suo percorso - dopo aver fatto tappa in 16 città italiane - a Milano il 20 giugno 2005, la campagna di prevenzione del rischio di ictus Life for Life, in viaggio con la prevenzione. L’iniziativa è patrocinata da Alice - Associazione per la lotta all'ictus cerebrale - e Siia - Società Italiana di Ipertensione Arteriosa - e realizzata con il contributo di Merck Sharp & Dohme e Neopharmed. Per quasi 2 mesi e in 16 piazze italiane un infotir sarà a disposizione di tutta la cittadinanza per distribuire materiale informativo sulla patologia e la sua prevenzione e per offrire gratuitamente - grazie alla collaborazione volontaria di medici specialisti appartenenti ad Alice e Siia - l’esame della pressione arteriosa, un’analisi personalizzata dei fattori di rischio ed eventualmente l'esame doppler carotideo, al fine di dare un’indicazione circa la via da percorrere – in accordo con il proprio medico – per una corretta prevenzione dell’ictus. Che deve mirare soprattutto al controllo pressorio. In Italia, secondo una ricerca recentemente pubblicata su Jama, attualmente è iperteso il 37,7 per cento della popolazione adulta e solo il 32 per cento è trattato. Per molti di questi soggetti in terapia il trattamento non consente comunque di ottenere i risultati voluti in termini di abbassamento della pressione stessa. "La campagna di prevenzione Life for Life, in viaggio con la prevenzione - afferma Gastone Leonetti, presidente Siia - nasce dalla volontà di unire le conoscenze della nostra società scientifica a quelle dell'associazione Alice, per cercare di raggiungere un fondamentale obiettivo comune: fare prevenzione per minimizzare il rischio di ictus." "E' da tempo che Alice si preoccupa di fare informazione su quali siano i fattori di rischio di ictus - aggiunge Giuseppe D'alessandro, presidente di Alice - e su come sia possibile identificarli. Questa campagna è parte integrante delle attività da noi svolte" L'ictus, con i suoi 194.000 nuovi casi l'anno in Italia, continua ed essere uno dei killer più spietati del mondo occidentale dove è la terza causa di morte e la prima di invalidità. Ed il controllo della pressione potrebbe ridurre di molto il numero dei nuovi casi oltre che contribuire ad abbassare le spese sanitarie. Sul fronte scientifico la semplice normalizzazione della pressione arteriosa porterebbe un calo del 59% dei casi di ictus, mentre le stime economiche dicono che pur considerando l’ipotesi di un corretto trattamento della pressione alta in tutti gli individui ipertesi (più o meno quindici milioni di italiani) il costo delle terapie sarebbe comunque inferiore alla spesa annuale per ictus. Diventa quindi fondamentale, a detta degli esperti, identificare i fattori di rischio e trattarli adeguatamente. In questo senso recenti studi hanno dimostrato che attraverso una terapia antipertensiva mirata alla prevenzione dell'ictus è possibile ottenere benefici aggiuntivi proprio su questo obiettivo, oltre a quelli generali riconducibili alla riduzione pressoria. Lo studio Life (Losartan Intervention For Endpoint reduction in hypertension B. Dahlof et al.; lancet 2002; 359:995 – 1003) - uno dei più ampi studi clinici mai condotti su pazienti ipertesi, con ipertrofia ventricolare sinistra - ha mostrato che, confrontando una terapia a base di atenololo con una a base di losartan, quest'ultima - a parità di efficacia nel ridurre la pressione - ha determinato un beneficio maggiore, con un'incidenza più bassa del 25 per cento, di ictus rispetto a quanto ottenuto con l'atenololo, consentendo il controllo dei fattori di rischio e del danno cardiovascolare e renale. Losartan è il primo farmaco antipertensivo che in Italia ha ricevuto dal Ministero della Salute l’indicazione per la prevenzione dell’ictus.  
     
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