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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Aprile 2005
 
   
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  ASPIRINA E PREVENZIONE DEI TUMORI: UN FUTURO PROMETTENTE  
   
  Milano, 26 aprile 2005 - Pochi farmaci possono vantare la stessa longevità e la stessa vitalità di Aspirina. Dopo oltre cento anni di storia la molecola dell'acido acetilsalicilico continua ad essere uno strumento di cura e prevenzione insostituibile: per il dolore, per le malattie da raffreddamento e l'influenza, per ridurre il rischio ictus e infarti. Ma non solo. Da anni è osservata con attenzione anche dagli oncologi per la prevenzione dei tumori. Numerose ricerche indicano infatti che il suo utilizzo costante, anche in basse dosi, riduce il rischio di sviluppare diverse forme di cancro, in primo luogo quello del colon-retto. Oggi Aspirina è considerata uno dei farmaci più promettenti nella farmacoprevenzione dei tumori, cioè nell'uso di medicinali per prevenire la malattia in persone considerate a rischio. Questi possibili usi non rientrano ancora nelle indicazioni ufficialmente approvate di Aspirina: devono essere pertanto considerati con cautela ma anche con il giusto ottimismo. «Il cancro è una malattia con meccanismi complessi, e di conseguenza complesso è l'argomento della prevenzione. La farmacoprevenzione di alcuni tumori con Aspirina è una possibilità molto interessante, ma non si sostituisce alla regola di evitare gli stili di vita scorretti», puntualizza in proposito Andrea Decensi, direttore della Struttura complessa di Oncologia Medica e Preventiva dell'Ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova e direttore della divisione di farmacoprevenzione dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano. Il futuro di Aspirina in questa direzione potrebbe coinvolgere milioni di persone e prevenire migliaia di casi di malattia ogni anno: tra i tipi di cancro che sembrano più sensibili alla sua azione di prevenzione ci sono infatti alcuni dei più diffusi e con alta mortalità, come il cancro dell'intestino (colon-retto) e della mammella. La nuova risorsa di un farmaco sorprendente. Perché un farmaco antinfiammatorio nato per curare febbre, dolore e raffreddori può avere un effetto di prevenzione così importante? «Esiste uno stretto legame tra infiammazione e carcinogenesi – spiega Decensi – che è già noto da tempo agli oncologi. Aspirina ha finalmente attirato l'attenzione su questo legame e ha fornito le prove cliniche della sua importanza: riducendo l'infiammazione si riduce anche il rischio di tumore». Colon retto: una certezza la prevenzione con Aspirina. Non ci sono più dubbi sulle possibilità di prevenire il cancro dell'intestino (colon-retto) con Aspirina a basse dosi. È stato dimostrato che Aspirina previene la formazione di nuovi polipi, spiega Andrea Decensi, che a volte possono degenerare in tumore maligno. Prevenirne la formazione significa quindi prevenire diversi casi di cancro. «Probabilmente entro dieci anni la prevenzione del cancro del colon retto con Aspirina sarà diventata una prassi abituale, proprio come la prevenzione degli infarti e degli ictus», aggiunge. Sarà riservata alle persone a rischio, come quelle che hanno già avuto un cancro dl colon retto o un polipo, oppure quelle con precedenti in famiglia. Secondo gli studi già completati l'assunzione di Aspirina riduce di almeno il 30 per cento la probabilità che si formino nuovi polipi. Le altre forme di cancro. Per altre forme di cancro, come quello della mammella, della prostata, dell'esofago e dello stomaco, esistono dati incoraggianti, secondo i quali chi consuma abitualmente aspirina (almeno una volta a settimana) è più protetto verso la malattia. «Ma non ci sono studi così importanti – precisa Decensi – come quelli che abbiamo sul colon-retto. Per dire qualcosa di certo sugli altri tumori ci vorranno almeno altri cinque anni». Tutti i vantaggi di Aspirina. Bassi dosaggi. Fare prevenzione dei tumori con Aspirina significa assumerla in modo costante per lunghi periodi, anche anni. Ci sono tutte le premesse per pensare, sostiene Decensi, che questo sarà possibile in tutta sicurezza, dal momento che sono sufficienti basse dosi giornaliere. Per i polipi intestinali, ad esempio, l'effetto di protezione compare a dosi di 80-100 mg al giorno, come quelle che sono prescritte per la prevenzione cardiovascolare. La protezione cardiovascolare. L'uso di Aspirina in prevenzione oncologica offrirebbe l'importante vantaggio di proteggere efficacemente anche dalle malattie cardiovascolari, ictus e infarti in primo luogo. Economica e reperibile. Aspirina è un farmaco di costo contenuto e facilmente reperibile. Anche con questo utilizzo potrebbe portare a grandi benefici in termini di salute pubblica. «Tenendo conto di tutti i benefici che Aspirina offre e che sono già certi – conclude Andrea Decensi – ora vale la pena di fare un grande sforzo per verificare se può contribuire alla prevenzione oncologica».  
     
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