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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Aprile 2005
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LEGNO LEGALE E SOSTENIBILE: CHE FARE? AL SAIEDUE DI BOLOGNA SI E' SVOLTO UN CONFRONTO TRA GLI INTERESSATI AL PROBLEMA CON LA PARTECIPAZIONE DI AMBIENTALISTI, RAPPRESENTANTI MINISTERIALI, IMPRENDITORI, INDUSTRIALI E COMMERCIANTI |
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Milano, 21 aprile 2005 - Fedecomlegno, l'Associazione di Federlegno-arredo che rappresenta il mondo delle importazioni italiane di legname da opera, tronchi, derivati, semilavorati utilizzati nelle attività di trasformazione industriale ed artigiane e nell'edilizia è stata promotrice, in collaborazione con Edilegno, di un convegno dal titolo "Legno legale e sostenibile: che fare? Confronto di idee tra gli interessati al problema: ambientalisti, ministeri, imprenditori, industriali e commercianti", in occasione di Saiedue Living a Bologna. Il legno è l'unica materia prima rinnovabile, ecologica, importante per salvaguardare l'ambiente. Fedecomlegno ed Edilegno, da sempre particolarmente sensibili al problema della legalità e sostenibilità della materia prima legno hanno voluto, attraverso questo confronto fra aziende, ambientalisti e rappresentanti ministeriali, porre l'attenzione su queste problematiche. Punto di partenza sono state proprio le questioni connesse all'approvvigionamento della materia prima legno e alla sua commercializzazione con particolare riguardo all'illegal logging, il taglio illegale delle foreste, e al conflict timber, ovvero i conflitti finanziati con i proventi del commercio del legname, ma anche alla necessità che i trattamenti preservanti del legno siano conformi alle normative internazionali. L'incontro è stata principalmente l'occasione per analizzare l'andamento dell'accordo di collaborazione siglato tra Fedecomlegno e Greenpeace, giunto ormai al terzo anno di vigenza, che ha dato ottimi risultati consentendo all'Associazione di mantenere costantemente informate le aziende su quei produttori risultati responsabili di pratiche illegali o sotto inchiesta. Dal confronto è emerso che il settore, se ben gestito, può costituire uno dei principali motori di crescita dei Paesi in via di sviluppo ed in particolare di quelli del west Africa. Sul fronte dell'illegalità è invece risultato come questo fenomeno non sia limitato esclusivamente ai Paesi in via di sviluppo ma sia più generalizzato, e che sia quindi necessario, per combatterlo, che gli imprenditori europei vengano supportati dai Governi con accordi che consentano di garantire la legalità, creando anche un sistema di relazioni internazionali che garantiscano un approccio sostenibile e legale mondiale che premi le aziende particolarmente virtuose. A chiusura lavori è stata sottolineata l'importanza dei sistemi di certificazione di gestione sostenibile con la relativa catena di custodia (Coc) per combattere il fenomeno dell'illegalità, evidenziando inoltre come il continente africano, proprio dietro la spinta delle aziende straniere del settore presenti sul territorio, si stia muovendo per il riconoscimento di un proprio sistema di certificazione.
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