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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Aprile 2005
 
   
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  VETRATE ARTISTICHE “MADE IN MILAN” PER I PALAZZI REALI DI JEDDAH IN ARABIA SAUDITA E RABAT IN MAROCCO  
   
  Milano, 26 aprile 2005 - Un giardino di vetri colorati che abbraccia il bagno della principessa nel suo palazzo reale di Jeddah, in Arabia Saudita. Le riproduzioni delle vetrate disegnate da Chagall per la sinagoga di Gerusalemme. E ancora vetrate artistiche per la cattedrale di Abidjan in Costa d’Avorio, per il Re Hassan Ii di Rabat in Marocco, per la villa del Ministro del petrolio dell’Oman. Le abilità dei vetrai “made in Milan” in tutto il mondo: un ulteriore segno del valore e del riconoscimento internazionale verso il nostro artigianato. Queste alcune delle produzioni delle ditte Ambrosiana Vetrate d’Arte di Diego Penacchio Ardemagni e Grassi Vetrate Artistiche s.R.l. Di Alessandro Grassi. Due protagonisti del premio Lanfredini, consegnato oggi a quattro milanesi che si sono distinti nei settori dell’artigianato e della piccola e media impresa o che hanno valorizzato questi settori mediante produzioni letterarie o accademiche. I riconoscimenti: una targa d’argento, raffigurante la vetrata di De Amicis del Palazzo Turati, sede della Camera di commercio di Milano, una pubblicazione e tremila euro. I vincitori: Grassi Vetrate Artistiche s.R.l., di Alessandro Grassi, maestro vetraio e produttore artigianale di vetrate e, a pari merito, Ambrosiana Vetrate d’Arte di Diego Penacchio Ardemagni, esperto e docente di tecniche applicate alla decorazione su vetro; Alberto Taliani giornalista de Il Giornale; Vittorio Zibetti, per una tesi su alcuni aspetti della realtà imprenditoriale milanese. Il mondo dell’artigianato artistico raggiunge in Lombardia le 7500 imprese, di queste circa 1000 a Milano. "La Camera di commercio - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - con questo premio vuole valorizzare la tradizione, la cultura e l’artigianato presenti sul territorio milanese. Vincitori di quest’anno alcuni tra i migliori lavori sulla realtà milanese. Filo conduttore dei lavori l’attenzione alla tradizione ma anche all’innovazione: elementi che caratterizzano Milano, moderna metropoli europea in cui continua il ruolo importante della piccola, media impresa e dell’artigianato tradizionale". Settore artigianato. Vincono, a pari merito, il premio per la sezione artigiani: Ambrosiana Vetrate d’Arte e Grassi Vetrate Artistiche Srl. Diego Penacchio Ardemagni, dell’Ambrosiana Vetrate d’Arte ha il laboratorio in via Boiardo, in un seminterrato dal soffitto alto con grandi tavoli su cui i vetri vengono tagliati, pitturati, montati e un piccolo forno dove vengono soffiati in crogiolo con combinazioni di silicio, cobalto, piombo ecc. Autentico artista di decorazioni su vetro legato al piombo, i suoi lavori più significativi sono: le traduzioni di opere di P. Uccello, Leonardo da Vinci, Caravaggio e P. Picasso; i restauri di vetrate eseguite da Chini, Chagall, Grondona, Buffa; l’esecuzione di opere per chiese e palazzi di tutto il mondo tra i quali il palazzo reale a Jeddah in Arabia Saudita dove ha realizzato una vetrata “giardino” di decorazioni floreali che abbraccia il bagno, di 22 mq, della principessa. Il suo fiore all’occhiello sono però le riproduzioni delle vetrate disegnate da Chagall per la sinagoga di Gerusalemme, per le quali ha ottenuto il “placet” degli eredi del maestro. Alcune delle sue opere sono esposte al Museo della Vetrata di Sansepolcro ad Arezzo. L’altro vincitore artigiano è Alessandro Grassi, proprietario della Grassi Vetrate Artistiche srl, situata in via Piranesi. Maestro vetraio di grande valore, esegue le sue opere seguendo l’antica tradizione vetraria francese, con vetri colorati in pasta di primissima qualità. La pittura a grisaille e la cottura a gran fuoco garantiscono una durata illimitata nel tempo. Le vetrate sono poi legate con trafilato in piombo e saldate a stagno. La ditta Grassi vanta opere sia sacre sia profane in qualsiasi parte del mondo: dalla Costa d’Avorio, dove ha realizzato le vetrate per la Cattedrale di Abidjan, all’Oman, con le vetrate per la villa del Ministro del petrolio; dal Marocco, con le vetrate per il Re Hassan Ii di Rabat, al Giappone con le vetrate per la metropolitana. Il premio, per questi due artisti, consiste in una targa d’argento che raffigura la vetrata di Palazzo Turati, simbolo del Premio Lanfredini. Settore giornalismo. Alberto Taliani, giornalista de Il Giornale, si aggiudica il premio per l’impegno nella promozione dell’impresa diffusa. Gli articoli saranno raccolti e inseriti in una pubblicazione. Settore tesi. Vittorio Zibetti, 23 anni di Busto Arsizio, laureato all’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano nell’anno accademico 2003-2004, indirizzo Economia Aziendale, vince il premio per una tesi di laurea sulle dinamiche strategico organizzative nelle piccole e medie imprese. La tesi descrive tra l’altro le cause alla base del fenomeno di globalizzazione che influenza le piccole e medie imprese, partendo dall’analisi storica per poi analizzare le specificità strategiche, organizzative e finanziarie che ne tratteggiano pregi e difetti. A lui verranno assegnati tremila euro. Il Premio Lanfredini. Nel ricordo dello scomparso consigliere Gabriele Lanfredini, la Camera di commercio di Milano ha istituito il “Premio Lanfredini”, un riconoscimento a persone che abbiano valorizzato aspetti della realtà milanese. Si compone di tre diversi premi per tre categorie: giornalisti che abbiano rappresentato il valore dell’attività artigianale nella realtà milanese; artigiani milanesi e lombardi che abbiano mostrato di saper coniugare tradizione e innovazione; giovani laureati che abbiano scritto una tesi sui tratti caratteristici del tessuto produttivo milanese. Il simbolo del premio, in omaggio a Gabriele Lanfredini e al suo impegno nella valorizzazione della produzione artigianale, raffigura la vetrata artistica posta al primo piano della sede della Camera di commercio. Questa vetrata, realizzata da Cristoforo De Amicis nel 1956, espressione del migliore artigianato milanese, raffigura i settori d’attività della Camera di commercio: commercio, industria, artigianato, agricoltura.  
     
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