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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Aprile 2005
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ASTRON, L'ORGANIZZAZIONE DI RICERCA OLANDESE, LAVORERA' CON BLUE GENE IL SUPERCOMPUTER IBM AIUTERÀ GLI ASTRONOMI OLANDESI NELLA RICERCA DEL BIG BANG |
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Amsterdam, 27 Aprile 2005 - Con un benchmark Linpack di 27,4 Teraflop di performance (un trilione di operazioni in virgola mobile al secondo), il Blue Gene di Ibm, che è stato presentato ieri da Maria van der Hoeven, Ministro dell'Istruzione e della Scienza dei Paesi Bassi, è il supercomputer più veloce d'Europa. Il supercomputer costituirà il cuore di un nuovo tipo di radiotelescopio sviluppato da Astron, un'organizzazione di ricerche astronomiche leader nei Paesi Bassi. La pubblicazione della prossima Top500 List www.Top500.org dei supercomputer è prevista per giugno 2005, ma se fosse pubblicata oggi l'installazione Ibm Blue Gene di Groningen si collocherebbe al quarto posto per potenza, il che ne farebbe il più veloce supercomputer in Europa. "La grande sfida che Astron sta affrontando nel campo della ricerca sulla formazione dell'universo richiede l'elaborazione di una quantità di dati senza precedenti", afferma Dave Turek, Vice Presidente del settore Deep Computing di Ibm. "Blue Gene fornisce la flessibilità e la potenza necessarie per consentire ai ricercatori Astron di eseguire i calcoli ad alta velocità in tempo reale." Il Blue Gene Ibm Astron raccoglierà ed analizzerà le informazioni raccolte dalla rete di "telescopi software" - Low Frequency Array (Lofar) - di Astron. A differenza degli attuali osservatori, che utilizzano grandi specchi ottici o parabole radio per puntare le galassie più distanti, Astron si servirà di più di 25.000 semplici antenne radio, distribuite attraverso tutti i Paesi Bassi e lo Stato tedesco della Bassa Sassonia. Blue Gene combinerà e interpreterà i segnali provenienti da tutte queste antenne mediante calcoli ad alta velocità. Lofar è in grado di captare segnali distanti fino a 13 miliardi di anni luce dalla terra, il che gli permetterà di risalire a ritroso nel tempo fino alla nascita delle prime stelle e galassie dopo la formazione dell'universo, cioè l'evento noto come Big Bang. Un consorzio di Università, istituti di ricerca e aziende avvierà una serie di programmi di ricerca con il telescopio quando questo diverrà operativo, nel 2006. Le antenne radio saranno collegate mediante una rete a fibre ottiche con il supercomputer, che sarà collocato presso il Centro Computer dell'Università di Groningen. Il computer elaborerà un enorme quantitativo di dati, circa 800 gigabyte al secondo - in pratica tratterà ogni secondo una massa d'informazioni equivalente a quella memorizzata su 800 Cd o 20 Dvd. Un team di ricercatori e designer di Ibm ha collaborato con Astron all'ottimizzazione del sistema, per renderlo capace di elaborare in tempo reale quest'impressionante quantità di dati. Il "cervello" del sistema è costituito da 12,000 microprocessori Powerpc. Il Blue Gene System - 6 metri quadri, 5 tonnellate e un consumo di 150 Kw - si può definire, se raffrontato ai tradizionali supercomputer una macchina compatta ed a basso consumo energetico.
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