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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Aprile 2005
 
   
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  INNOVAZIONE, PRIMO MOTORE DEL SUCCESSO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE SECONDO UN’INDAGINE ERNST & YOUNG  
   
  Milano, 27 aprile 2005 – Ernst & Young presenta i risultati dell’indagine “Le Ragioni della Crescita”, promossa presso i soci dell’Associazione Imprenditore dell’Anno, che riunisce vincitori e finalisti del Premio L’imprenditore dell’Anno. Svolto negli ultimi mesi del 2004 tra gli Associati, lo studio è incentrato sulle caratteristiche delle piccole e medie imprese italiane e sulle strategie future che esse intendono adottare per guadagnare in competitività nei confronti della business community locale e internazionale. L’innovazione risulta essere un elemento vincente e si impone come valore aggiunto indispensabile in periodi economicamente difficili. Analizzando le ragioni del successo delle aziende coinvolte nell’indagine si evince, infatti, che l’86% degli imprenditori intervistati giudica di aver raggiunto il successo della propria azienda grazie alla implementazione di programmi volti alla promozione dell’innovazione di prodotto e di processo. Il 63% degli imprenditori sostiene, infatti, che la propria azienda è cresciuta grazie all’introduzione nel mercato di nuovi prodotti o nuovi servizi. A conferma di ciò, l’area Ricerca & Sviluppo risulta essere la funzione strategica per eccellenza delle piccole e medie imprese italiane: nel 64% dei casi, infatti, gli imprenditori intervistati dichiarano di implementare programmi specifici di R&s e ritengono di farlo in misura molto maggiore rispetto ai concorrenti. L’attenzione alla qualità, da sempre sinonimo del made in Italy, si conferma quale strategia privilegiata dagli imprenditori interpellati per la conquista di nuovi clienti: è infatti il 77% a riconoscere nella qualità dei propri prodotti e servizi la ragione del proprio successo sul mercato. Anche in questo caso la percezione di qualità che ciascun imprenditore ha in merito alla propria azienda risulta essere maggiore rispetto alla concorrenza. Significativa anche la percentuale, pari all’81%, di quanti individuano nel superiore servizio/supporto abbinato alla vendita del prodotto/servizio la ragione che li ha portati ad acquisire nuovi clienti. Gli imprenditori intervistati da Ernst & Young – considerando la distribuzione del loro fatturato – esportano i propri prodotti e servizi per lo più in Italia (42%), in Europa (21%) e, in misura minore, in America e nel Far East, rispettivamente con l’11% e il 3% della propria produzione/servizi. Inoltre, la composizione del campione intervistato evidenzia una maggioranza, circa il 66%, di aziende attive in piccoli segmenti di mercato, a riprova dell’elevata diffusione di imprese specializzate in settori di nicchia nel nostro paese. Viene, inoltre, confermata dallo studio di Ernst & Young l’attrattività rappresentata dall’oriente: le aziende italiane hanno dichiarato di prepararsi ad investire, nell’ordine, in Asia, Italia e Far East, mentre gli Stati Uniti e l’Europa sono stati indicati solo in quarta e quinta posizione. Le ragioni di questa preferenza sono chiaramente indicate dagli intervistati, che motivano la loro scelta con la possibilità di accedere a un costo del lavoro più basso (il 50% del campione intervistato), di beneficiare di nuove conoscenze (il 30%) e di disporre di materie prime a basso costo (il 15% degli interpellati). “Abbiamo chiesto agli imprenditori membri dell’Associazione Imprenditore dell’Anno di aiutarci a far luce sulle caratteristiche delle imprese italiane e sulle strategie che guidano le loro scelte e determinano il loro successo – commenta Giovanni Aspes, Country Managing Partner Ernst & Young e Presidente dell’Associazione Imprenditore dell’Anno – Innovazione e qualità, valori che promuoviamo in maniera concreta con il nostro Premio L’imprenditore dell’Anno, sono i fattori chiave del successo della nostra economia, che si dimostra così in grado di competere anche a livello internazionale.”  
     
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