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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Aprile 2005
 
   
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  POLONIA E SLOVENIA AVRANNO UN RUOLO PIÙ RILEVANTE NELLAMBITO DELLA RICERCA EUROPEA SULL'ENERGIA DI FUSIONE  
   
  Bruxelles, 27 aprile 2005 - Alcune istituzioni slovene e polacche hanno firmato contratti di associazione che permetteranno ai ricercatori dei rispettivi paesi di collaborare in maniera più attiva alla ricerca paneuropea sull'energia di fusione. Nonostante i due Stati membri partecipino già al programma generale della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) in virtù della loro appartenenza all'Ue, la piena partecipazione alla ricerca sulla fusione è subordinata alla conclusione di contratti di associazione con un soggetto giuridico di ciascun paese membro, con il quale, a loro volta, le organizzazioni nazionali di ricerca possono a turno firmare accordi. I principali partner associati sono l'Institute of Plasma Physics and Laser Modification (Ipplm) in Polonia e il Ministero sloveno dell'Istruzione superiore, della Scienza e della Tecnologia. L'accordo prevede la creazione di unità di ricerca sulla fusione in entrambi i paesi, i quali entreranno inoltre a far parte dell' Accordo europeo per lo sviluppo della fusione (Efda ). Dato l'elevato livello scientifico raggiunto dalle due comunità di ricerca, esse apporteranno un notevole contribuito all'attività europea nel campo dell'energia di fusione. Gli scienziati polacchi si occuperanno dello sviluppo della diagnostica del plasma per i dispositivi europei di fusione, forniranno un supporto computazionale per il confinamento magnetico del plasma e svolgeranno ricerche sui materiali per le applicazioni nel settore della fusione. Il contributo della Slovenia, invece, riguarderà soprattutto le interazioni plasma-parete, i calcoli di attivazione e lo sviluppo dei materiali per le tecnologie al plasma. Oltre ai suddetti programmi specifici, l'Efda promuove anche la cooperazione generale tra i propri membri associati nel campo delle tecnologie di fusione. Gli scienziati polacchi e sloveni avranno pieno accesso all'impianto scientifico Joint European Torus (Jet) in Gran Bretagna e potranno partecipare a progetti internazionali (ad esempio Iter, il reattore sperimentale a fusione nucleare). Infine, i paesi associati avranno l'opportunità di partecipare a programmi e borse di studio per la mobilità che promuovono la partecipazione di giovani scienziati alla ricerca sulla fusione. Http://www.efda.org/  http://www.Euratom.org/  
     
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