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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Aprile 2005
 
   
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  LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA INDAGINI SULL’IMPENNATA DELLE IMPORTAZIONI TESSILI CINESI  
   
  Bruxelles, 27 aprile 2005 - Il Commissario per il commercio Peter Mandelson ha annunciato il 24 aprile la decisione di chiedere alla Commissione europea l’autorizzazione di avviare indagini su nove categorie di prodotti tessili esportati dalla Cina verso l’Ue. La decisione ha fatto seguito all’impennata delle importazioni cinesi nel primo trimestre del 2005. Nelle categorie in questione, il volume delle importazioni tessili dalla Cina è aumentato oltre la soglia di allerta indicata dagli orientamenti della Commissione del 6 aprile scorso. La Commissione condurrà ora una rapida indagine (massimo due mesi) volta ad accertare eventuali perturbazioni del mercato e la necessità da parte dell’Ue di adottare speciali misure di salvaguardia. Allo stesso tempo, verranno immediatamente avviate consultazioni con la Cina nel tentativo di giungere ad una soluzione soddisfacente. Il Commissario per il commercio ha dichiarato: “I dati relativi al primo trimestre del 2005, resi finalmente noti dagli Stati membri, risultano decisamente preoccupanti per diverse categorie di prodotti tessili e dell’abbigliamento. Alla luce dei fatti, l’Ue non può assistere passivamente alla scomparsa dell’industria europea. In base all’indagine, sarò in grado di stabilire l’eventuale necessità da parte dell’Ue di ricorrere a misure di salvaguardia. Sebbene, in seguito all’abolizione dei contingenti, le esportazioni cinesi debbano poter crescere ad un ritmo normale, è tuttavia necessario proteggere l’industria europea se confrontata ad un aumento catastrofico delle importazioni di proporzioni inaudite.” L’indagine riguarderà le seguenti categorie di prodotti: magliette, maglioni, camicette, calze e calzini, pantaloni da uomo, giacche da donna, reggiseni, filati di lino o di ramiè e tessuti di lino. L’aumento delle importazioni in queste categorie varia dal 51% al 534% dall’inizio dell’anno. Secondo gli orientamenti pubblicati dalla Commissione, gli aumenti in questione sono più che sufficienti ad autorizzare un’ampia indagine volta ad accertare eventuali perturbazioni del mercato, tanto ai danni dell’Europa che dei produttori tessili nei paesi in via di sviluppo storicamente dipendenti dalle esportazioni verso il mercato comunitario. Le categorie di prodotti riguardano 7 delle 12 individuate dall’associazione di produttori tessili europei Euratex in una lettera alla Commissione del 9 marzo 2005. Basandosi sui dati relativi alle importazioni, la Commissione ha inoltre deciso di aggiungervi due categorie (magliette e filati di lino) non contemplate da Euratex. Vi sono poi altre categorie che suscitano preoccupazione, nei riguardi delle quali sono però necessari ulteriori approfondimenti dei dati sulle importazioni, attualmente in corso. La specifica clausola di salvaguardia tessile prevista dal protocollo di adesione della Cina all’Omc del 2001 riconosce ai membri dell’organizzazione il diritto di ricorrere a misure di salvaguardia provvisorie per proteggere i produttori tessili nazionali da un improvviso aumento delle esportazioni cinesi in seguito alla liberalizzazione del commercio mondiale di prodotti tessili dal 1° gennaio 2005. La clausola prevede misure di protezione di breve periodo fino alla fine del 2008.  
     
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