IMPRESE BALNEARI A RISCHIO PER AUMENTO CANONI 300%
“I prezzi e le tariffe negli stabilimenti balneari questa estate non aumenteranno. Il rischio è piuttosto che le spiagge restino chiuse”. E’ quanto afferma il segretario della Fiba-Confesercenti, Tullio Galli, commentando l’invito dell’organizzazione di consumatori Telefono Blu. “Il problema non è quello di evitare aumenti di prezzi, che peraltro negli stabilimenti non vengono applicati ormai da quattro anni, quanto piuttosto quello di evitare la cessazione di migliaia di imprese a causa dell’aumento del 300% dei canoni demaniali. Dopo diverse proroghe del decreto e in assenza di una decisione da parte dell’esecutivo –precisa Galli– sono infatti iniziate a pervenire ad alcune aziende balneari i cosiddetti “ordini di introito”, vale a dire le richieste di pagamento dei canoni, triplicati e con formula retroattiva”. “La Fiba-Confesercenti sta aspettando che il Paese abbia di nuovo un Governo al quale rivolgersi per denunciare la latitanza dello Stato rispetto a un settore così importante per il turismo. Non appena sarà possibile, infatti –conclude Galli– i balneari scenderanno in piazza per manifestare contro un provvedimento che rischia di assestare un altro duro colpo all’economia locale e nazionale: il problema è ben più grave dell’aumento dei prezzi delle sdraio”.
