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Notiziario Marketpress di Venerdì 29 Aprile 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  BARRIERA AI PREZZI DEL TESSILE . SI PRENDANO PERO' ANCHE LA RESPONSABILITA' QUELLI DEL COMMERCIO SUL RIALZO DEI PREZZI E COMPRENDANO PERCHE' MOLTI ITALIANI COMPRANO MENO E ABUSIVO  
   
  Il giro di affari dell'industria del faso nel nostro paese è stimato fra i 4 ed i 7 miliardi all'anno . In tutto il mondo si tratta di qualcosa come 500 miliardi con uno sviluppo nell'ultimo decennio del 1600% . Cifre da paura , commenta Telefono Blu Sos Consumatori , che devono pero' far riflettere mentre ci si accinge a proporre norme di protezione per l'europa in particolare nei confronti della Cina . Tale mercato non è solo frutto di azioni illegali , ma nasce anche da un mercato della domanda dei consumatori che ovviamente fa i conti con la crisi economica dell'Europa e dell'introduzione dell'euro . Nel nostro paese i prezzi del tessile al negozio sono raddoppiati dall'introduzione della moneta e solo negli ultimi 10 mesi , grazie anche al diverso atteggiamento negli acquisti dei consumatori la spirale di crescita dei prezzi si è fermata . Si tratta di un grande problema , ma per meglio capirlo occorre confrontarlo con un altro mercato globale : quello delle tecnologia informatica che al contrario (nonostante i cinesi ne siano ancora protagonisti per quantità prodotta) ha portato i prezzi accessibili a tutte le famiglie (in Italia siamo prossimi al 50% di utilizzo dei Pc nelle case e al 25% di navigatori ) . Il tessile e nonostante che noi siamo leader ha avuto un processo diverso . “Noi”  - sostiente l'associazione che invita anche a denunciare e proporre dal sito www.Sosconsumatori.it  -  “non siamo del tutto convinti che i prezzi in Italia siano applicati correttamente dal commercio rispetto alla produzione (un po' come avviene in agricoltura ) e che la sfida globale non si vince se si pretende sempre di guadagnare di piu' di quello che il reddito delle famiglie dei consumatori consente . Invitiamo pertanto il governo ed i commercianti ad una riflessione piu' attenta sui fatti dell'economia e sui prezzi” .  
     
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