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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Maggio 2005
 
   
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  IMPREGILO BILANCIO 2004: RISULTATO OPERATIVO 127 MILIONI DI EURO, CONTRO I 181 MILIONI DI EURO DEL 2003 E NOMINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E IL COLLEGIO SINDACALE  
   
  Sesto San Giovanni, 3 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Impregilo S.p.a., riunitasi il 2 maggio 2005 sotto la presidenza del Prof. Paolo Savona, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2004. I principali dati consolidati dell’esercizio 2004, già comunicati in occasione del Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2005, sono i seguenti: il valore della produzione si attesta a 2.961 milioni di euro contro i 2.932 del precedente esercizio; il risultato operativo risulta essere di 127 milioni di euro, contro i 181 milioni di euro del 2003; l’incidenza sul valore della produzione è del 4,3% rispetto al 6,2% del 2003; la contrazione rispetto all’esercizio precedente, oltre che a svalutazioni ed accantonamenti, è essenzialmente ascrivibile ai fattori critici dei progetti di smaltimento rifiuti in Campania; il risultato ante imposte risulta negativo per 31 milioni di euro, contro i 116 positivi del 2003. In aggiunta a quanto sopra segnalato relativamente al risultato operativo, esso sconta la svalutazione di 68 milioni di euro del credito verso Imprepar, principalmente riconducibile alla svalutazione cautelativa del credito verso l’Iraq a seguito della decisione del Club di Parigi, intervenuta nel novembre 2004, di rimettere l’80% dei debiti di tale paese nei confronti di Autorità pubbliche. Il risultato ante imposte registra inoltre un incremento degli oneri finanziari da 71 a 131 milioni di euro soprattutto a causa di maggiori interessi dovuti all’ampliamento del perimetro di consolidamento, di un aumento di commissioni su fideiussioni e di minusvalenze da cessione titoli; il risultato netto risulta negativo per 101 milioni di euro (contro un utile di 50 milioni di euro registrato a consuntivo 2003) tenuto conto in particolare di un carico fiscale di complessivi 75 milioni di euro, di cui circa 24 milioni di euro riferibili all’imponibile dell’esercizio 2004 (Irap ed Ires), mentre la rimanente quota è riconducibile essenzialmente all’effetto netto di imposte anticipate e differite; gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio, pari a circa 205 milioni di euro, hanno riguardato opere oggetto di concessione per circa 153 milioni di euro e macchinari e mezzi di produzione per circa 52 milioni di euro; la posizione finanziaria netta al netto del project financing è di 499 milioni di euro, 528 milioni di euro nel 2003; il project financing è di 349 milioni di euro, 239 milioni di euro nel 2003, essenzialmente per l’avanzamento dei lavori relativi alla concessione autostradale in Cile; il patrimonio netto contabile ammonta a 211 milioni di euro, 326 milioni di euro nel 2003; il portafoglio lavori per l’area infrastrutture è di 5,6 miliardi di euro, in crescita del 19% circa rispetto ai 4,7 miliardi di euro nel dicembre 2003; rimane stabile il portafoglio delle concessioni che si attesta a 8,9 miliardi di euro (8,7 miliardi di euro nel dicembre 2003). Le prospettive del mercato si confermano favorevoli. Per quanto riguarda la Capogruppo si rileva: il valore della produzione ha raggiunto i 2.054 milioni di euro contro i 1.772 milioni di euro del precedente esercizio; il risultato operativo è stato pari a 88 milioni di euro, contro i 123 milioni di euro del 2003; il risultato ante imposte risulta negativo per 104 milioni di euro, contro i 63 milioni di euro positivi del 2003. Esso sconta la svalutazione di 68 milioni di euro del credito verso Imprepar sopra descritta oltre ad altre svalutazioni di partecipazioni per 132 milioni di euro. Queste ultime si riferiscono principalmente alla Impregilo Edilizia e Servizi S.p.a., dove la crisi del settore ha indotto ad effettuare appostazioni cautelative per circa 105 milioni di euro che hanno riguardato la svalutazione di avviamenti e l’accertamento di minusvalenze; il risultato netto risulta negativo per 143 milioni di euro (contro un utile di 32 milioni di euro registrato a consuntivo 2003) tenuto conto in particolare di un carico fiscale di complessivi 38 milioni di euro; la posizione finanziaria netta si attesta a 101 milioni di euro in miglioramento di 90 milioni di euro rispetto ai 191 milioni di euro a fine 2003; il patrimonio netto è passato da 511 milioni di euro a 346 milioni di euro, per effetto essenzialmente del risultato netto dell’esercizio. In occasione dell’odierna Assemblea sono state fornite le informazioni nel seguito riportate, rilasciate in ottemperanza alla richiesta formulata da Consob alla Società in data 27 aprile 2005 ai sensi dell’art. 114, comma 3, del D. Lgs. N° 58/1998: a) Come già comunicato al mercato lo scorso 16 aprile, l’intera manovra finanziaria oggetto degli accordi intercorsi il precedente 14 aprile, comporterà un apporto di nuove risorse di cassa negli ammontari di seguito riportati: Aumento di capitale 650 milioni di euro (di cui quota Gemina Spa già versata a titolo di finanziamento, che sarà convertito in aumento di capitale) (58) milioni di euro; Efetto disponibilità cassa da aumento di capitale 592 milioni di euro; Finanziamenti a medio e lungo termine 500 milioni di euro; Sub-totale disponibilità di cassa 1.092 milioni di euro; Finanziamento a medio e lungo termine per Fibe e Fibe Campania 591 milioni di euro Totale disponibilità di cassa 1.683 milioni di euro. Considerando separatamente la parte che riguarda i progetti Campani (dettagliata nel prosieguo), dei rimanenti 1.092 milioni di euro i principali impieghi previsti sono così sintetizzabili (valori arrotondati): Rimborso prestiti obbligazionari (inclusi relativi interessi) 570 milioni di euro; Investimenti 120 milioni di euro; Interessi ed imposte 80 milioni di euro; Altri rimborsi finanziari 60 milioni di euro; Altri fabbisogni (in particolare capitale circolante) 160 milioni di euro. Totale impieghi previsti nel 2005 990 milioni di euro. Disponibilità per attività oltre 2005 100 milioni di euro. B) Le condizioni sospensive relative alle intese riguardanti la complessiva operazione di riassetto finanziario di Impregilo, ed, in particolare, la definizione dell’aumento di capitale e gli accordi tra Gemina e Igli del 14 aprile 2005 (“La Scrittura Privata”), consistono in: I. Relativamente alla scrittura privata sottoscritta tra Gemina S.p.a. Ed Igli S.p.a. In data 14 Aprile 2005: approvazione, entro il 2 maggio 2005, da parte dell’Assemblea di Impregilo, del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 e alla nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione; sottoscrizione, entro il 4 maggio 2005, di contratti definitivi aventi ad oggetto un finanziamento ponte, parzialmente convertibile (fino a 500 milioni di euro) in finanziamento a medio termine su richiesta di Impregilo, per un importo complessivo di 680 milioni di euro; assunzione entro il 20 maggio 2005, da parte dell’assemblea straordinaria di Impregilo delle delibere relative all’aumento di capitale e alla modifica dell’art. 20 dello statuto e, da parte dell’assemblea ordinaria, delle delibere relative alla nomina di quattro nuovi Consiglieri; trasformazione, entro il 26 maggio 2005, di parte del debito bancario a breve del gruppo Impregilo in debito a medio-lungo termine, nonché rimodulazione del debito a medio termine di Fisia S.p.a.; messa a disposizione di Impregilo, in orizzonti temporali diversi a partire dal 10 maggio 2005, di tutte le tranche del finanziamento ponte di cui sopra; sottoscrizione, entro la data di deposito in Consob del prospetto relativo all’aumento di capitale, del contratto definitivo di costituzione del consorzio di garanzia per lo stesso aumento di capitale; la data di inizio dell’offerta in opzione non deve essere successiva al 31 luglio 2005, fermo restando il diritto di Igli di prorogarlo; all’ottenimento, entro il 26 maggio 2005, delle autorizzazioni Antitrust, ove necessarie. Ii. Relativamente all’accordo preliminare di garanzia del 14 aprile 2005, con le banche partecipanti alla sottoscrizione di quota parte dell’aumento di capitale: gli impegni da parte di Gemina e Igli di cui alla Scrittura Privata concernenti a) l’impegno di Gemina a cedere a Igli parte dei diritti di opzione, nonchè b) l’impegno delle parti alla sottoscrizione dell’aumento di capitale anche nel rispetto delle soglie ivi indicate, rimangano validi, vincolanti e inalterati in tutti i loro aspetti; raggiungimento e formalizzazione di un accordo tra le Società ed il sistema bancario che preveda l’erogazione di un bridge financing fino a massimo complessivi € 680 milioni, convertibile al termine dell’aumento di capitale in un finanziamento a medio termine per un ammontare massimo di € 500 milioni; presentazione alla comunità finanziaria, entro il 27 maggio 2005, delle linee strategiche e operative del Gruppo, condivise da parte del Consiglio di Amministrazione di Impregilo; la relazione trimestrale della Società e del gruppo al 31 marzo 2005 non faccia registrare peggioramenti significativi in termini di risultato economico di periodo, posizione finanziaria netta e patrimonio netto rispetto, per quanto riguarda il risultato economico di periodo, al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, e per gli altri due indicatori, ai dati al 31 dicembre 2004; il Decreto Legge 17 febbraio 2005, n. 14, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania sia convertito in una legge di contenuto sostanzialmente analogo; altre condizioni ritualmente previste per operazioni con caratteristiche analoghe (quali, tra le principali, esiti della Due Diligence, qualora richiesta, che le relazioni della società di revisione riguardo il bilancio 2004 consolidato e civilistico di Impregilo esprimano un giudizio senza rilievi, il non verificarsi di “Material Adverse Changes”, emissione di confort letters da parte della società di revisione, e dei consulenti legali e fiscali di Impregilo, non insorgenza dell’obbligo in capo ai Joint Lead Manager(s), sulla base degli accordi sottoscritti tra i soggetti interessati all’operazione, di promuovere un’offerta pubblica d’acquisto ex art 105 e ss D. Lgs 58/98). C) Al momento la società sta negoziando con Banca Intesa, Capitalia, Sampaoloimi ed Unicredito una linea di credito a medio lungo termine, in sostituzione di linee di credito a breve termine in essere con le stesse banche. Sono state identificate e concordate posizioni per circa 150 milioni di euro. Per quanto riguarda altre banche sono in corso contatti per la definizione delle posizioni e degli importi. Ad oggi si prevede di raggiungere un accordo entro il 26 maggio 2005. D) Nell’ambito degli accordi del 14 aprile è stato concordato un term-sheet che prevede la concessione di un prestito per un ammontare complessivo di 680 milioni di euro, per consentire a Impregilo di fare fronte ai propri fabbisogni di cassa fino all’avvenuta esecuzione dell’aumento di capitale (c.D. Finanziamento ponte). E’ attualmente in corso la negoziazione del contratto definitivo di finanziamento, che sarà articolato in due tranche: - una prima tranche di massimi € 313 milioni destinata in parte al rimborso del prestito obbligazionario in scadenza il 31 maggio 2005 (per complessivi € 204 milioni, comprensivi della quota di interessi) e in parte al finanziamento degli altri fabbisogni derivanti dall’attività del gruppo (per complessivi € 109 milioni); una seconda tranche di massimi € 367 milioni destinata interamente al rimborso del prestito obbligazionario (comprensiva della quota interessi) in scadenza il 24 giugno 2005. Successivamente all’avvenuta esecuzione dell’aumento di capitale, il finanziamento-ponte sarà trattato come segue: - una porzione fino a un massimo di € 500 milioni potrà essere convertita, su richiesta di Impregilo, in un finanziamento a medio termine con scadenza a 7 anni, rimborsabile in rate semestrali con 18 mesi di preammortamento. La porzione rimanente sarà rimborsata utilizzando quota dell’aumento di capitale. E) E’ in corso la definizione, con le banche partecipanti al pool di finanziamento di Fisia, della rimodulazione del prestito a medio lungo termine di residui 76 milioni di euro. Si prevede di concludere la trattativa entro il 26 maggio 2005. F) In base a quanto concordato nella scrittura privata sottoscritta tra Igli e Gemina in data 14 aprile 2005, Igli si è impegnata a far emettere, a favore di Impregilo, una garanzia bancaria, a prima richiesta, rimossa ogni eccezione (Garanzia Autonoma Bancaria a prima richiesta), per un importo massimo di € 100 milioni, a garanzia dell’impegno da Igli assunto nella suddetta scrittura in ordine alla sottoscrizione di parte dell’aumento di capitale. La garanzia manterrà la validità a tutto il 31 ottobre 2005. G) Nelle more dell’istruttoria per la concessione del prestito a medio lungo termine di 591 milioni di euro, destinato alla copertura dei fabbisogni di Fibe e Fibe Campania, le banche finanziatrici hanno manifestato la disponibilità a considerare la concessione di un prestito ponte di 170 milioni di euro, per far fronte alle necessità finanziarie di breve dei due progetti. Al momento, le banche stanno analizzando la documentazione fornita da Impregilo in merito ai progetti campani ai fini dell’istruttoria. H) Per il periodo compreso tra il 1 giugno 2004 e il 30 maggio 2007, Equinox ha il diritto di vendere a Impregilo tutta la partecipazione (attualmente pari al 49%) posseduta in Fisia Italimpianti al prezzo di 39.200.000 euro, maggiorato di un 15 % su base annua, calcolato dalla data di efficacia (17 marzo 2003) fino al momento di effettivo trasferimento della partecipazione. Il diritto di Equinox non è soggetto a condizioni. Al 31 dicembre 2004 l’impegno al riacquisto è stato indicato nei conti d’ordine per l’ammontare di 50.452.045 euro. Il valore al 2 maggio 2005 risulta di 52.981.558 euro In vigenza degli attuali principi contabili, in caso di esercizio da parte di Equinox del predetto diritto, non si prevedono variazioni significative dal punto di vista economico, se non legate alla maggior partecipazione acquisita. Si precisa altresì che, dal punto di vista finanziario, gli elementi di flessibilità a fronte di eventuali rischi o imprevisti, assunti nell’ambito della previsione dei fabbisogni Impregilo, appaiono compatibili con l’eventuale esercizio dell’opzione da parte di Equinox. Nel bilancio consolidato del Gruppo Impregilo, l’interessenza di Equinox in Fisia è rappresentata nel Patrimonio netto di terzi. Situazione Fibe S.p.a. – Fibe Campania S.p.a. I) L’impiego del fabbisogno finanziario relativo ai progetti su indicati nel triennio 2005-2007 è il seguente: (valori arrotondati) Fabbisogno da attività operative (40) milioni di euro; Oneri finanziari (90) milioni di euro; Investimenti (460) milioni di euro; Cassa vincolata al servizio del debito (70) milioni di euro Sub-totale (660) milioni di euro; Versamenti di capitale 70 milioni di euro; Totale Impieghi Netti (590) milioni di euro. Di tale fabbisogno è previsto che circa il 50% sarà relativo al 2005, circa il 30% al 2006 e circa il 20% al 2007. J) Aggiornamento su taluni aspetti del Progetto Campania Incassi crediti pregressi da parte dei Comuni Campani e regolarizzazione dei flussi di incasso da tali Comuni. A seguito dell’entrata in vigore del D.l. N. 14 del 17 febbraio 2005, convertito in Legge in data 15 aprile 2005, il Commissario di Governo ha richiesto ai Comuni la documentazione attestante il debito al 31 dicembre 2004 verso Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a. Per tariffa di conferimento dei rifiuti a tali società e per diritti di pertinenza del Commissario di Governo. Una prima tranche di detta documentazione attestante crediti per circa 80 milioni di euro (di cui per tariffa circa 50 milioni di euro) è stata trasmessa alla Cassa Depositi e Prestiti il 29 aprile 2005. La Cassa, a termini di legge, ha 15 giorni di tempo per provvedere al pagamento. La seconda tranche di documentazione attestante crediti per circa 77 milioni di euro (di cui per tariffa circa 44 milioni di euro) è in corso di istruttoria presso il Commissario e dovrebbe essere trasmessa alla Cassa Depositi e Prestiti nei prossimi giorni. Dall’inizio dell’esercizio 2005, gli incassi dei crediti relativi al pregresso al 31 dicembre 2004 sono ammontati complessivamente a circa 33 milioni di euro (di cui circa 25 per tariffa). In merito ai crediti correnti 2005, si riscontra un miglioramento dei flussi d’incasso e in ogni caso è stata già richiesta al Commissario l’attivazione dei poteri previsti dall’art.1 dell’Opcm 3397 del 28 gennaio 2005 (nomina di commissari “ad acta” per i Comuni inadempienti). L’inversione di tendenza è certamente anche l’effetto indotto dei provvedimenti governativi che testimoniano l’attenzione del governo nell’evitare che la paralisi dei pagamenti da parte dei comuni conferitari dei rifiuti, fenomeno di per sé inaccettabile anche per un breve periodo, si protraesse ulteriormente. Messa a punto e dissequestro degli impianti. Nell’ambito di quanto disposto dal provvedimento di restituzione con prescrizioni, precedentemente emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, ex art. 85 norme di attuazione del c.P.p., in data 5 Aprile il Commissario di Governo ha depositato presso la suddetta Autorità Giudiziaria un articolato Programma di Interventi strutturali e gestionali sugli impianti di produzione di Cdr, sottoscritto per accettazione da Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a. Tale programma prevede la conclusione degli interventi alla data del 2 ottobre p.V. Per quanto riguarda l’attuazione del programma si rinvia al successivo punto l). Stato di definizione degli accordi con le banche eroganti il finanziamento di progetto. Sono stati recentemente attivati contatti con le banche sottoscrittrici del project financing di Fibe S.p.a. Per definire le possibili modalità di compatibilizzazione della struttura esistente con lo stato del progetto e la complessiva manovra finanziaria di Impregilo. K) Fibe ha proceduto ad investimenti pari a circa il 55% del totale previsto. Fibe Campania ha proceduto ad investimenti pari a circa il 40 % del totale previsto. L’entrata in esercizio dell’impianto di termovalorizzazione di Acerra della Fibe S.p.a. È, allo stato attuale, programmata per la fine del 2006, mentre quella dell’analogo impianto di S. Maria la Fossa di Fibe Campania S.p.a. Per la fine 2007. L) Per effetto dell’Atto di Sottomissione recentemente sottoscritto da Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a., queste ultime dovranno versare al Commissario il 21% della tariffa di conferimento dei rifiuti per un periodo di 120 giorni a partire dal 26 febbraio 2005, con un onere di circa 8 milioni di euro. I maggiori investimenti previsti sempre per effetto all’Atto di Sottomissione ammontano a circa 20 milioni di euro, coerentemente con le previsioni del D.l. 14 del 17 febbraio 2005 (oggi convertito in legge). Tale somma, a norma del citato decreto, verrà integralmente erogata dal Commissario, salvo eventuale rivalsa successiva (relativamente alla quale, peraltro, la società ritiene non sussistano i presupposti). Si segnala altresì che in conseguenza della situazione descritta e della mancata messa a disposizione di adeguati siti di discarica in ambito campano le società si trovano allo stato costrette a trasportare in discariche fuori regione o all’estero ingenti quantitativi di rifiuti, attività questa mai prevista a carico delle società medesime, con un onere improprio attualmente stimabile nell’ordine di 30 milioni di euro. Si segnala infine che si è in attesa dell’autorizzazione del Commissario di Governo, sulla base di quanto indicato dalla Procura, per eseguire le prove propedeutiche all’inizio dei lavori relativi al Programma di Interventi, autorizzazione che dovrebbe pervenire a giorni. Tutte le attività non condizionate dalle suddette prove sono in corso: la progettazione è stata completata, alcuni macchinari sono stati ordinati con prossima consegna, altri sono già in magazzino pronti per il montaggio. Il personale aggiuntivo di gestione è in fase di addestramento. Gli ordini per i macchinari condizionati dalle prove sono pronti per l’emissione. Il termine previsto del 2 ottobre p.V. Potrebbe slittare in caso di prolungato ritardo dell’avvio del Programma, fatto non dipendente da Fibe S.p.a. E Fibe Campania S.p.a., per cui non dovrebbero esserci conseguenze in termini di responsabilità delle società; tuttavia, in tal caso, si prolungherebbe una situazione di significativa criticità e indeterminatezza, dannosa sotto vari profili ivi incluso quello del rapporto con gli istituti di credito chiamati a finanziare il progetto. Alcune considerazioni di sintesi circa l’evoluzione della situazione sopra descritta Le società del gruppo Impregilo coinvolte nel progetto ritengono di aver costantemente operato nel rispetto delle prescrizioni contrattuali e degli obblighi di legge e di essersi trovate costrette a gestire, per un già sin troppo lungo periodo di tempo, una situazione di elevata criticità non da esse dipendente. Ovviamente tale situazione ha ingenerato gravi problemi di ordine gestionale e di sostenibilità economico-finanziaria; peraltro, grazie anche all’attenzione che il Governo ha negli ultimi mesi riservato al progetto, la situazione sembra evidenziare, oltre ai citati elementi di criticità, anche profili di miglioramento. Tuttavia, soltanto qualora i nodi strutturali descritti vengano definitivamente e integralmente risolti in un arco di tempo che ormai deve considerarsi di breve termine sarà possibile ricondurre il progetto ad una condizione di normalità industriale e di sostenibilità economica-finanziaria. Sebbene allo stato il management ritenga di poter confidare che i segnali positivi si traducano in una effettiva normalizzazione entro tempi ragionevoli, qualora ciò non avvenisse le società si vedrebbero ovviamente costrette a rivedere radicalmente il proprio approccio al progetto e ai rapporti con la committenza. In tal senso saranno particolarmente significativi i riscontri attesi dal Commissario di Governo in merito a fatti rilevanti come l’autorizzazione a dare tempestivo avvio al programma di interventi e la presa in carico da parte della committenza dei vari oneri impropri (quali, tra l’altro, gli investimenti sopra descritti e i costi del trasporto fuori regione dei rifiuti). Situazione della liquidazione di Imprepar S.p.a. In liquidazione m) Nell’esercizio 2004 si sono esaurite le attività operative dirette di Imprepar. Si è realizzata, altresì, una consistente riduzione delle partecipazioni in Italia e all’estero, scese da 280 a 235 unità, con la chiusura e/o cessione di 45 società e la messa in liquidazione di altre 9. L’elemento principale che caratterizza il risultato economico del periodo è rappresentato dalla valutazione del credito nei confronti dell’Iraq a seguito delle decisioni prese dal Club di Parigi nel mese di novembre 2004. In breve, in relazione alla costruzione – in joint venture con altre imprese – dell’impianto idroelettrico di Mosul in Iraq, Imprepar vanta crediti per i lavori, valutati alla fine dell’esercizio precedente in 54,1 milioni di euro, e crediti per finanziamenti, valutati alla fine dell’esercizio precedente in 65,6 milioni di euro. I crediti finanziari rientrano tra quelli per i quali il Club di Parigi prevederebbe la cancellazione dell’80% degli stessi ed il riscadenziamento del residuo 20% in 23 annualità con un periodo di grazia di 6 anni. In ragione di ciò si è ritenuto di appostare un fondo 58,5 milioni di euro in relazione ai crediti per finanziamenti, per tenere conto sia del possibile abbattimento dell’80%, sia del riscadenziamento. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari della gestione liquidatoria va menzionato che la stessa segna al suo attivo la registrazione di realizzi per 98 milioni di euro, tra incassi e compensazioni con debiti di pari importo e la riduzione dell’esposizione verso le banche di ulteriori 20 milioni di euro. Si segnala uno slittamento di incassi rispetto alle previsioni di circa 40 milioni di euro, riposizionati nell’arco del successivo triennio, che ha comportato uno slittamento nel pagamento di debiti correlati per circa 20 milioni di euro, con conseguente slittamento nella generazione dei flussi finanziari netti di circa 20 milioni di euro. Il rimborso del residuo debito verso le banche è quindi stato previsto che avvenga entro il 2005. N) La Società di Revisione il 25 marzo 2005 ha emesso la seguente attestazione: “A nostro giudizio il bilancio interinale di liquidazione della Imprepar – Impregilo Partecipazioni S.p.a. In liquidazione al 31 dicembre 2004 è conforme ai criteri di redazione analiticamente descritti nella nota integrativa e nella relazione del liquidatore sulla gestione, necessari per riflettere lo stato di liquidazione della società; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società.” Aggiungendo inoltre la seguente osservazione: “ Nella relazione del liquidatore sulla gestione sono illustrati i termini dell’accordo del 21 novembre 2004 con il quale i Paesi membri del Club di Parigi si sono impegnati a condonare l’80% dei debiti che l’Iraq ha verso gli stessi ed a riscadenziare il residuo attraverso un piano di rimborso in 23 annualità. La società, in attesa che l’accordo quadro del Club di Parigi trovi applicazione nei previsti accordi bilaterali che ogni Paese dovrà sottoscrivere ed in attesa del successivo accordo con Sace, che per clausole contrattuali si è surrogata ad Imprepar per la quota di credito non coperto dalla polizza assicurativa, ha prudenzialmente apportato una svalutazione di Euro 58,5 milioni alla porzione di credito finanziario verso l’Iraq precedentemente iscritto per 65,6 milioni di Euro.” o) Come comunicato al mercato lo scorso 16 aprile, la previsione dei fabbisogni finanziari di Impregilo posta alla base degli accordi del 14 aprile è stata, tra l’altro, effettuata assumendo un rinvio del programma di dismissioni. Al riguardo si precisa che ciò ricomprendeva anche gli incassi derivanti dalle dismissioni di Imprepar. Conseguentemente, eventuali ritardi in tali dismissioni non modificherebbero i predetti fabbisogni. L’assemblea ha nominato, su proposta dell’azionista Gemina, il nuovo Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2005, 2006 e 2007, così composto: Enrico Bonatti; Vito Gamberale - Ezio Gandini; Gian Luigi Garrino - Carlo Gatto; Beniamino Gavio - Alberto Lina; Carlo Lotti; Giorgio Robba; Cesare Romiti; Pier Giorgio Romiti. L’assemblea ha altresì nominato il nuovo Collegio Sindcale, composto da: Roberto Ascoli Presidente; Vittorio Amadio Sindaco effettivo - Giuseppe Angiolini Sindaco effettivo. Il curriculum vitae dei Consiglieri e dei Sindaci sono a disposizione sul sito: www.Impregilo.it Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a., riunitosi dopo l’Assemblea, ha nominato Cesare Romiti Presidente e Alberto Lina Amministratore Delegato. Il Consiglio, sulla base delle informazioni fornite dai singoli componenti ha valutato lo “status” di amministratore indipendente, a norma del Codice di Autodisciplina delle Società quotate, per tutti gli amministratori ad eccezione dell’ Amministratore Delegato. Il Consiglio ha inoltre chiamato a comporre il Comitato per Controllo Interno gli amministratori Pier Giorgio Romiti, Enrico Bonatti e Gian Luigi Garrino, e .Il Comitato per la remunerazione gli amministratori Cesare Romiti, Vito Gamberale e Ezio Gandini.  
     
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