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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Maggio 2005
 
   
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  IL SATELLITE INDIVIDUA FRODI E ILLEGALITÀ LA COMPETENZA DEL CCR AL SERVIZIO DEL BILANCIO COMUNITARIO E DISTRIBUZIONE IN MODO PIÙ ADEGUATO GLI AIUTI COMUNITARI AI PAESI DEL TERZO MONDO.  
   
  Bruxelles, 3 maggio 2005 - Le missioni del Centro comune di ricerca (Ccr) dell'Unione europea comprendono la salvaguardia del bilancio comunitario dall'uso fraudolento o da richieste indebite di fondi comunitari e il controllo del rispetto delle politiche comunitarie. A tal fine, l'Istituto per la protezione e la sicurezza dei cittadini (Ipsc) del Ccr, con sede a Ispra, Italia, ha sviluppato un sistema basato sul rilevamento di immagini via satellite che individua frodi e illegalità e consente all'Ue di risparmiare ogni anno milioni di euro. In un'intervista rilasciata al Notiziario Cordis, Jean-marie Cadiou, direttore dell'Istituto, ha spiegato che la tecnologia in questione è stata impiegata per controllare la politica agricola comune (Pac), combattere l'inquinamento marino, scoprire casi di pesca illegale e, più di recente, distribuire in modo più adeguato gli aiuti comunitari ai paesi del terzo mondo. "La nostra tecnologia è utilizzata principalmente in tre settori", ha spiegato il dottor Cadiou. "Il primo è la Pac, settore in cui cerchiamo di prevenire irregolarità fornendo nel contempo assistenza agli agricoltori per quanto riguarda la presentazione delle domande di sovvenzione. Nel 2004, il nostro "controllo con telerilevamento" ha consentito agli Stati membri di monitorare circa 160.000 agricoltori e di risparmiare costose verifiche sul campo destinate ad accertare che il tipo di coltura realizzata fosse effettivamente quella dichiarata dagli agricoltori. Il secondo settore è il rilevamento di fuoriuscite di petrolio dalle navi, non solo in caso di incidenti, ma anche in termini di scarichi abituali nel mare. "Gli scarichi operativi di petrolio dalle navi, sebbene illegali, si verificano con estrema frequenza nel Mediterraneo, specialmente intorno a Genova e alla Sicilia meridionale", ha dichiarato il dottor Cadiou al Notiziario Cordis. "Con l'impiego di strumenti di telerilevamento, l'Ipsc contribuisce al controllo e alla prevenzione di tali scarichi illegali che provocano gravi danni all'ambiente marino", ha aggiunto. "Purtroppo", ha continuato il dottor Cadiou, "quando il Ccr riprende la foto di una nave che sparge petrolio, questa informazione non ha valore nei tribunali perché l'equipaggio di una nave può sempre dire "eravamo appena passati per caso", sostenendo che il petrolio era stato versato da una nave precedente. Pertanto, in quel momento l'informazione deve essere trasmessa alla guardia costiera che può quindi procedere all'arresto. Stiamo lavorando sulla nostra tecnologia per far sì che un giorno possa essere impiegata - speriamo - a fini giudiziari. Il terzo settore è il controllo delle navi da pesca per proteggere le riserve ittiche. Sebbene tutte le navi che pescano nelle acque comunitarie abbiano a bordo un dispositivo di localizzazione che trasmette ogni ora la loro posizione alle autorità sia dello Stato di cui battono bandiera sia degli Stati costieri, queste "scatole blu" possono essere spente o manomesse. Le immagini satellitari sono quindi utili per comparare le informazioni ricevute dalle navi e verificare che la nave si trovi nella località indicata. Il dottor Cadiou ha illustrato un caso reale che mette in evidenza l'utilità di questa tecnologia. Nell'aprile 2004 è stata scoperta una nave russa che pescava illegalmente nelle acque scozzesi. Grazie alla tecnologia del Ccr è stato possibile accertare la presenza dell'imbarcazione nell'area interdetta. Le immagini satellitari sono state quindi trasmesse alle autorità scozzesi che hanno inviato un aeromobile ed arrestato l'equipaggio della nave. "Adesso, il prossimo passo è lo sviluppo della nostra tecnologia per poterla utilizzare con sempre maggiore intensità nel terzo mondo", ha dichiarato il dottor Cadiou. "Vogliamo fornire previsioni regolari sui raccolti. L'ue finanzia il 25 per cento degli aiuti mondiali e, considerando gli importi di denaro in gioco, è della massima importanza calibrare e indirizzare questi aiuti al meglio ". "Attraverso dati meteorologici e geostatistici siamo in grado di elaborare una panoramica e una stima delle produzioni agricole. Grazie alle immagini registrate a maggio, possiamo dire cosa accadrà in agosto. Questo ci consente di prevedere un'eventuale penuria alimentare. Le informazioni vengono quindi inoltrate alla Dg Echo, responsabile degli aiuti umanitari, la quale, grazie a quanto trasmessole, può strutturare in modo più mirato il proprio intervento", ha concluso il dottor Cadiou. Http://ipsc.jrc.cec.eu.int    
     
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