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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2005
 
   
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  INFOPOVERTY WORLD CONFERENCE 2005 NELLE GIORNATE DEL 12 E 13 MAGGIO MILANO IN TELECONFERENZA VIDEOCONFERENZA CON IL MONDO PER COMBATTERE LA POVERTÀ ATTRAVERSO LA TECNOLOGIA DIGITALE  
   
  Milano, 5  maggio 2005 – Nelle giornate del 12 e 13 maggio 2005 si svolgerà a Milano la quinta edizione della Infopoverty World Conference. Le sedi deputate ad ospitare questo importante evento saranno il Politecnico di Milano di Piazza Leonardo da Vinci per quanto concerne le sessioni del 12 maggio e l’Università Cattolica di Via Nirone 8 15 per le sessioni del 13 maggio. In entrambe le giornate l’Infopoverty World Conference sarà collegata in teleconferenza videoconferenza satellitare con il Palazzo di Vetro dell’Onu a New York, e sessioni parallele sono previste presso con la comunità Navajo di Window Rock in Arizona, con l’Università della Tecnologia di Baghdad, con l’Università di Constantine in Algeria, con il villaggio digitale di Borj Touil in Tunisia, e con il laboratorio del Metid in Rwandarwanda, e con Pechino.. Il titolo di questa quinta edizione della Infopoverty World Conference, che ne riassume i contenuti principali, è: “Attori e strategie per lo sviluppo: tecnologia digitale e lotta alla povertà”, mentre le due giornate saranno suddivise in varie sessioni all’interno delle quali si approfondiranno i temi relativi al digital divide nel mondo, ma anche in realtà avanzate come l’Europa e la stessa Italia, oltre alle digital opportunity come motore di sviluppo. I lavori inizieranno quindi al Politecnico di Milano nel pomeriggio di giovedì 12 maggio, con la presenza di autorità e rappresentanti delle istituzioni italiane, e verteranno soprattutto sul contributo che l’Italia, con le sue imprese e gli organismi parauniversitari possono fornire alla causa della lotta alla povertà nel mondo. Nella mattina di venerdì 13 maggio invece, presso l’Università Cattolica di Milano, il fulcro delle sessioni sarà dedicato all’Europa con gli interventi di rappresentanti del Parlamento Europeo, e, infine, venerdì 13 pomeriggio, sempre presso l’Università Cattolica, il dibattito sposterà la propria attenzione sull’apporto che i Paesi più sviluppati possono garantire ai Paesi in via di sviluppo. Anche questa quinta edizione, come le precedenti, sarà l’occasione non solo per approfondire importanti tematichefare il punto sul digital divide ma anche e soprattutto per ideare nuovi progetti che troveranno la loro realizzazione nel prossimo futuro. Infatti, ciò che attesta il reale e concreto impegno espresso in ogni edizione della Infopoverty World Conference da parte di tutti i partecipanti, è la creazione, ad esempio, dei villaggi digitali. In tal senso Occam, Osservatorio sullo sviluppo delle nuove tecnologie della comunicazione creato nel 1997 dall’Unesco, che della V edizione della Infopoverty World Conference è uno degli enti organizzatori, da oltre 5 anni è attivo nella creazione di villaggi digitali dotati di apparecchiature ad alta tecnologia, che rappresentino un modello concreto per lo sviluppo delle comunità svantaggiate nel mondo. La prima esperienza di villaggio digitale risale al 1999, in seguito alla devastazione dello Stato dell’Honduras provocata dall’uragano Mitch. Da quel tragico evento nacquero due nuovi villaggi situati nei pressi di San Ramon e nel distretto del Lempira, realizzati da Infopoverty, Programma nato in ambito Onu e coordinato proprio da Occam, grazie anche ai fondi previsti dal Programma Solare dell’Unesco. Tali villaggi furono attrezzati per l’utilizzo dell’energia solare, sfruttata anche nell’alimentazione di apparecchiature utili alla conservazione di medicinali, oltre ad essere forniti di connettività satellitare per interrompere l’isolamento con l’esterno. I villaggi dell’Honduras hanno quindi rappresentato un importante momento, anche per il raggiungimento di una consapevolezza ancora più solida rispetto al passato sulla concreta possibilità di portare soccorso e sostegno continuo a comunità in emergenza tramite l’utilizzo della tecnologia. Il bagaglio di esperienza maturato in Honduras si è rivelato molto prezioso nella successiva realizzazione del villaggio digitale tunisino di Borj Touil. La decisione di realizzare il villaggio digitale in Tunisia era stata approvata dai partecipanti all’edizione del 2004 della Infopoverty World Conference, mentre la scelta è ricaduta proprio sulla comunità svantaggiata di Borj Touil grazie all’individuazione e alla segnalazione del Fondo di Solidarietà Nazionale della Tunisia. Borj Touil, la cui inaugurazione è prevista per il prossimo Summit Mondiale sulla Società dell’Informazione (Wsis) di novembre, è dotato di nuove infrastrutture che ospiteranno i tre punti focali del villaggio: Il centro di accesso comunitario per l’utilizzo di internet; L’unità di educazione e training per la comunità in modo da istruire adulti e ragazzi nell’impiego degli strumenti tecnologici; Il centro di telemedicina, grazie al quale sarà possibile richiedere ad ospedali di tutto il mondo diagnosi e cure in tempo reale e informazioni su medicinali da reperire. L’esempio di Borj Touil a sua volta sarà fondamentale nella realizzazione di altri villaggi digitali per comunità svantaggiate, soprattutto alla luce della recente e disastrosa sciagura provocata dallo Tsunami alle popolazioni del Sud Est asiatico.  
     
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