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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Maggio 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  GRAZIE ALLA MODA MILANO È SEMPRE PIÙ SULLE PRIME PAGINE DEI GIORNALI INTERNAZIONALI PRIMA PER GRANDI FIRME E SECONDA PER NUMERO DI NEGOZI “GRIFFATI”. DAL 1994 AL 2004 BOOM DI EVENTI E DI SFILATE (+181% E +81%).  
   
  Milano e la moda: un connubio vincente che negli anni si rafforza. Tra il 19994 e il 2004 il numero di eventi quasi triplica (+181%) e quello delle sfilate quasi raddoppia (+81%). La moda donna si conferma più rilevante della moda uomo (559 eventi contro 228). E così non è un caso che Milano si piazzi al primo posto al mondo per numero di griffe famose che partecipano alla settimana della moda e, insieme a Parigi, per numero di marchi complessivi. Una rinnovata centralità riconosciuta anche dalla carta stampata internazionale: dal 1994 ad oggi il numero di articoli dedicati alla settimana della Moda Donna e Uomo milanese è cresciuto del 133%. Moda non è solo sfilate, ma anche shopping: Milano è prima in Italia e, ancora una volta, superata solo da Parigi nel mondo, per numero di punti vendita “griffati”. E in Italia, dietro a Milano, Roma e Firenze, si piazza, a sorpresa, Porto Cervo. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalle ricerche “Ruolo ed evoluzione delle settimane della moda” e “La moda in vendita: il ruolo di Milano come polo commerciale” della Camera di Commercio di Milano attraverso, rispettivamente, l’Università Bocconi e lo Iulm. Se ne parla oggi alla presentazione di “Milano di Moda”. Milano di Moda: prima conferenza strategica sulla moda. L’evento si tiene al Palazzo Mezzanotte il 2 e 3 maggio. La partecipazione è gratuita. Promossa da Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e Banca Intesa, in collaborazione con Università Bocconi, Università Cattolica, Iulm e Politecnico di Milano. Interverranno, tra gli altri: Albertini, Biagiotti, Biffi, Borghi, Boselli, Bottelli, Bozzetti, Bianchini, Cavalli, Corbetta, Cordero di Montezemolo, De Felice, Del Debbio, Dolce, Ferrari, Filippini, Fiorucci, Gabbana, Giacomotti, Giusi Ferrè, Mandelli, Martini, Marzotto, Miccichè, Missoni, Modenese, Molinari, Moschillo, Norsa, Orsi, Penati, Perini, Provasoli, Rivetti, Rosso, Sangalli, Santucci, Sozzani, Trussardi, Versace, Zecchi, Zegna. Per informazioni e iscrizioni: 02 85155330; milanodimoda@mi.Camcom.it. “Milano – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano- da tempo è una piazza di assoluto rilievo per la moda nel mondo, sia per l’importanza dei marchi che sfilano, che in termini tanto di immagine che di business. I dati che abbiamo riportato lo confermano: moda significa affari, ma anche cultura, innovazione, design, tutti settori in cui la nostra città vanta da sempre un primato. La posizione di Milano è dunque solida, ma è anche una posizione che va sostenuta, pensando in particolare al complessivo contesto dell’offerta commerciale che può fare di Milano, con il suo forte movimento di turisti che la visitano per motivi di lavoro, uno dei centri internazionali dello shopping, oltre che città della finanza, dell’università, dell’impresa. Questa ricchezza va allora promossa e organizzata, per rispondere al meglio all’aumento della competizione di immagine a livello internazionale. Occorre fare sistema, dunque, tra pubblico e privato. Penso a una rete di manifestazioni specialistiche, complementari e collegate che si possano innestare con successo su una struttura produttiva all’avanguardia e su un sistema di servizi per la moda, così come a una opera di valorizzazione di nuovi designer con momenti dedicati e tipologie di eventi innovativi. Ma ancor di più ad una ricerca di modalità di animazione della città durante gli eventi della Moda. Perché la moda illumini Milano, la città non può infatti essere spenta”. Un decennio di settimane della moda a Milano. Tra il 1994 e il 2004 il totale di eventi annuali legati alla settimana della moda di Milano (donna e uomo) sono aumentati del 181% (da 280 a 787 eventi: +507), mentre il numero delle sole sfilate è cresciuto del 81% (da 165 a 298 sfilate). In particolare crescono equamente gli eventi legati sia alla collezione autunno-inverno (+182%; da 137 a 386) che a quella primavera-estate (+180%; da 143 a 401). Se consideriamo la sola settimana della moda Milano Donna, l’aumento degli eventi è ancora più sensibile: ben +204% (da 184 a 559: +375 eventi), con un numero di giorni dedicati agli eventi che passano da 12 nel 1994 a 18 nel 2004 e un numero di marchi che raddoppiano in un decennio. In particolare, sempre per la collezione donna: +216% (da 89 a 281 eventi) per la collezione autunno-inverno. Bene anche il numero di sfilate donna per tutto l’anno +98% (da 97 a 192 sfilate). Le sfilate rappresentano la tipologia di evento più importante nella settimana della moda Milano Donna (con il 47% medio in un decennio); seguono le presentazioni statiche (33%); le presentazioni su appuntamento (16%); e infine gli eventi (4%). Se invece passiamo alla settimana della moda Milano Uomo, la crescita si assesta al 138% (da 96 a 228 eventi), mentre il numero di giorni dedicati agli eventi passa da 7 (nel 1994) a 10 (nel 2004) e il numero di marchi da 81 a 104; in particolare crescono gli eventi legati alla collezione primavera-estate maschile (+156%; da 48 a 123 eventi). Le sfilate uomo di tutto l’anno aumentano invece del 56% (da 68 a 106).
Donna Tot. Uomo Tot. Uomo E Donna Tot.
Autunno/inverno Primavera/estate Tutto L'anno Autunno/inverno Primavera/estate Tutto L'anno Autunno/inverno Primavera/estate Tutto L'anno
tot. Eventi 1994 89 95 184 48 48 96 137 143 280
di cui sfilate 50 47 97 33 35 68 83 82 165
tot. Eventi 2004 281 278 559 105 123 228 386 401 787
di cui sfilate 96 96 192 52 54 106 148 150 298
var % eventi 94-04 216% 193% 204% 119% 156% 138% 182% 180% 181%
differenza num. Eventi 2004 e '94 192 183 375 57 75 132 249 258 507
var % sfilate 94-04 92% 104% 98% 58% 54% 56% 78% 83% 81%
differenza num. Sfilate 2004 e '94 46 49 95 19 19 38 65 68 133
Milano, Parigi, Londra e New York. La durata media della settimana della moda di Milano donna è in media pari a 8,5 giorni, un dato simile a Parigi (8,8 giorni) e New York (7,8 giorni), e superiore a Londra (5,4 giorni). La città che totalizza il maggior numero di marchi nelle sue sfilate è Parigi con 197 marchi; Milano si posiziona al secondo posto con 178 marchi; segue New York (154 marchi) e Londra (114 marchi). Se consideriamo le sole sfilate autunno-inverno, Parigi è ancora una volta prima con 99 marchi; segue Milano (89 marchi); New York (64); e Londra (58). Se passiamo alla collezione primavera-estate, subito dopo Parigi (98 marchi); c’è New York (90); Milano (89); Londra (56). Se invece consideriamo le sole griffe più conosciute, Milano è la prima piazza come numero medio di marchi big presenti agli eventi (il 40% sul tot.); seguita da Parigi (36%); Londra (26%) e New York (24%). Milano moda sulla bocca del mondo. Cresce nel tempo lo spazio dedicato alla settimana della moda di Milano sui maggiori quotidiani internazionali: nell’analisi dell’archivio online di Women’s Wear Daily l’attenzione dedicata alla settimana milanese ha registrato un +133% tra il 1994 e il 2004 (da 134 a 313 articoli); l’aumento più rilevante tra i suoi principali competitors: Londra +102%; Parigi +94%; New York +70%. Se passiamo a considerare il valore assoluto del numero di articoli dedicati, New York è ampiamente prima con quasi 2 mila articoli; segue Parigi (593 articoli); Londra (381); e infine Milano (313). La crescita di Milano è confermata anche dall’analisi della rassegna stampa di alcuni quotidiani internazionali (International Herald Tribune, Financial Times, The Wall Street Journal, Le Monde e New York Times): il numero di articoli dedicato alle sfilate milanesi è passato da 24 a 54 tra il 2000 e il 2004 se consideriamo Milano Donna; e da 9 a 13 se consideriamo Milano Uomo. Numero di punti vendita di moda. Milano si conferma la capitale italiana della moda con 85 punti vendita monomarca delle principali marche di moda italiane e internazionali (pari al 19,5% del tot. Nazionale). Roma è seconda con 62 punti vendita (14,3% del tot.); segue Firenze (34 punti; 7,8% del tot.) e Porto Cervo (30 punti; 6,9% del tot.). A differenza degli altri paesi, la rete di monomarca in Italia si presenta molto più diffusa sul territorio: in Francia, in Russia e in Gran Bretagna l’offerta si concentra infatti in una sola città (rispettivamente a Parigi è concentrato il 63,1% del tot. Dei punti vendita della Francia; a Mosca il 79,7%; a Londra l’80,8%). Tra le principali città del mondo, solo Parigi ha più punti di vendita “griffati” di Milano (il 5% in più). Tutte le altre città la seguono: Londra (il 6% in meno di Milano); New York (-22%); Mosca (-45%); Monaco (-62%); Madrid (-71%). Il quadrilatero della moda milanese. E’ Montenapoleone il cuore della moda milanese con 26 punti vendita monomarca (pari al 31% del tot.), seguita da Via della Spiga con 16 punti vendita (19%). Ma anche le altre vie del quadrilatero della moda milanese fanno la voce grossa: Via S.andrea (12 punti vendita); C.so Venezia (7 punti); Via Manzoni (7 punti). Complessivamente, nel quadrilatero della moda è concentrato l’80% dei punti vendita monomarca di Milano (68 su 85). Il punto di vista delle imprese. Le griffe della moda sono presenti a Milano soprattutto perché è importante come vetrina nazionale (da –2 a 2, voto 2) e internazionale (voto: 1,5); in misura minore per ragioni legate alle sfilate (voto: 0,9). Rispetto alle altre capitali della moda, Milano per le grandi imprese della moda è più attrattiva dal punto di vista commerciale di Mosca, Bruxelles, Monaco, Madrid e Roma ed è sullo stesso piano di Londra. Solo Parigi e, in parte, New York risultano più attrattive. Quanto al futuro, Milano non è più una priorità di investimento: la rete esistente è considerata adeguata e gli investimenti saranno diretti altrove. In Italia, è Firenze che ancora sembra avere spazi di crescita, mentre nel contesto internazionale la priorità va al Giappone e, a qualche distanza, ad altre città europee e al Medio Oriente.
 
     
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