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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Maggio 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  MILANODIMODA 3 MAGGIO 2005: INTERVENTO DI SANTO VERSACE VICE PRESIDENTE ALTAGAMMA  
   
  Il sistema milanese delle sfilate deve giocare nuovamente la carta dell'innovazione strategica, con l'obbiettivo di consolidare la leadership su New York e Parigi, per aumentare l'appeal – come sistema e non le sole marche leader - nei confronti dei consumatori di tutto il mondo. In primis dell'innovazione di prodotto: ci vogliono nuovi Grandi Creatori. Milano alla fine degli anni '70 poteva mettere in campo una nazionale di assoluti fuoriclasse: i Grandi Creatori. Che furono anche Grandi Comunicatori, e cui il mondo intero rese riconoscimenti, prestigio e fama, per aver reinventato il gusto e lo stile di vivere. Non a caso, si parlò allora di Nuovo Rinascimento, per rappresentare la straordinaria ricchezza di innovazione culturale che essi sapevano riversare nel vivere contemporaneo. I Grandi Creatori ed i leader del mondo industriale della Moda elaborarono un progetto strategico da cui derivarono: la strategia di posizionarsi nella fascia alta del mercato, le alleanze tra Creatori ed imprese consolidate dell'abbigliamento, le politiche di marca, la creazione di Milano Collezioni in Fiera, per dare corpo ad un sistema ordinato di sfilate, un grande sforzo di proiezione nei mercati internazionali, la creazione dei punti vendita monomarca. Ora occorre far crescere in Italia i nuovi Grandi Creatori di domani e cercare di far venire a lavorare in Italia, i talenti emergenti di tutto il mondo. Lo possono e devono fare tanto le imprese dei creatori quanto le imprese italiane dell'abbigliamento. Sono tutte imprese familiari. Quando diventano mature devono assumere nella gestione la mentalità della public company. E per quanto riguarda il ruolo del Creatore, devono cercarlo all'esterno, in Italia o nel mondo, se necessario. E' fondamentale puntare all'eccellenza. Le marche leader sanno come farlo, altre meno. Ma l'immagine complessiva di un sistema è data dagli elementi più lenti, meno brillanti. Si tratta di un tema particolarmente delicato. Non credo sia possibile formulare soluzioni senza approfondire l'argomento con tutte le attenzioni e le sensibilità necessarie. Però è certo che occorre trovare una risposta equilibrata sul tema della selezione per l'inserimento nei Calendari. E questo riguarda anche l'aspetto della durata della Settimana della Moda. La Coesione Non si possono però immaginare soluzioni efficaci per far mantenere a Milano il ruolo di Capitale Internazionale della Moda senza ritrovare una coesione strategica tra i protagonisti. Per ritrovare compattezza tra le Case e le Imprese di Moda occorre fare un salto di qualità, farle misurare su scelte importanti, per uscire dagli ambiti angusti e dalle modeste controversie aziendali sugli orari di sfilata. Un disegno strategico di grande respiro, che fissi obiettivi e condizioni quadro. Senza un progetto, nessun traguardo importante è raggiungibile! Altagamma ha come motto, dalla sua fondazione nel 1992: "Collaborare per meglio competere ". Questo stesso concetto deve diventare patrimonio del sistema milanese delle Sfilate. La Alcuni aspetti del problema sono però di immediata percezione: e tutti riguardano le Mancano gli addetti alla produzione, mancano le scuole professionali e non si riesce a fare formazione per le figure che servono alle imprese. Sarebbe paradossale se le imprese italiane del settore Moda che non intendono delocalizzare all'estero le loro produzioni, fossero costrette a farlo per mancanza di tecnici e di operai qualificati! Milano ha una grande offerta formativa per gli addetti ai settori Moda e Design, particolarmente a livello manageriale e, come abbiamo sentito ieri, a livello di "stilisti" e "modellisti". Abbiamo anche visto che negli ultimi anni le strutture formative specializzate si sono grandemente ridotte, a causa della congiunturalità non positiva del settore. Compito nostro, come classe dirigente del settore della Moda, fare un Piano Strategico di Sviluppo del settore Moda, sulla cui base poter fare programmi per il futuro delle imprese ed anche chiedere alle famiglie italiane una sorta di investimento fiduciario, perché decidano di avviare i loro figli verso la formazione professionale nei settori della Moda. Sono convinto che solo con grandi salti di qualità si possano mantenere le condizioni che permetteranno alle Sfilate di Milano di continuare a svolgere un ruolo di riferimento, sia sul piano interno, per il Sistema Italiano della Moda, che nel mondo, per i consumatori di tutto il mondo. Ci vuole pensiero strategico, ci vuole innovazione. L'economia, l'impresa vivono e prosperano solo se c'è innovazione. In alternativa all'innovazione c'è solo il declino.  
     
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