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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Maggio 2005
 
   
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  PORTI AL SICURO DAGLI ATTI TERRORISTICI  
   
  Bruxelles, 10 maggio 2005 - I porti sono anelli essenziali della catena del trasporto, poiché uniscono i tratti marittimi e terrestri del flusso di merci e di passeggeri. Spesso rappresentano il punto nodale per il trasbordo di carichi pericolosi, per grandi centri di produzione chimici e petrolchimici, e non di rado sono situati in prossimità delle città. Attentati terroristici nei porti possono facilmente provocare gravi disfunzioni ai sistemi di trasporto, comportare effetti a cascata e arrecare danni alle persone presenti nel porto e alle popolazioni limitrofe. Partendo da queste premesse, la Plenaria è invitata a votare il compromesso raggiunto tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione sulla proposta di direttiva riguardo al miglioramento della sicurezza dei porti. La relatrice Jeanine Hennis-plasschaert (Alde/adle, Nl), in proposito, ha evidenziato che l'accordo tra le Istituzioni eviterebbe una seconda lettura e, così, sarebbe accelerata l'entrata in vigore della direttiva. La nuova normativa ha tra i suoi obiettivi principali la prevenzione da attacchi terroristici nei porti ed i deputati dovranno considerare 63 emendamenti di compromesso piuttosto tecnici. Essa, in particolare, definisce le istanze e le procedure essenziali per rafforzare la sicurezza dei porti. Gli Stati membri sono infatti tenuti a designare una «autorità di sicurezza portuale» e un «agente di sicurezza del porto» nonché un «punto di contatto» per questa sicurezza, il cui compito principale è informare la Commissione su come contattare le autorità e gli agenti. La proposta di direttiva è tesa ad allinearsi il più possibile al codice di condotta per la sicurezza nei porti elaborato, nella primavera 2004, da un gruppo di lavoro dell'Imo (Organizzazione marittima internazionale) e dell'Oil (Organizzazione internazionale del lavoro). Si tratta, però, unicamente di un codice di condotta che, pertanto, non è giuridicamente vincolante. La direttiva, in particolare, intende rafforzare la sicurezza nelle zone portuali, che non rientrano nel campo di applicazione del regolamento relativo al miglioramento della sicurezza delle navi e degli impianti portuali (725/2004) adottato a seguito degli attentati terroristici di Washington, New York e Madrid. Il regolamento (Ce) n. 725/2004 relativo al miglioramento della sicurezza delle navi e degli impianti portuali traspone recenti accordi in sede Imo nella legislazione comunitaria. Nella fattispecie si tratta di modifiche della Convenzione sulla salvaguardia della vita umana in mare (Solas) e di un codice internazionale relativo alla sicurezza delle navi e degli impianti portuali (codice Isps). Il regolamento prevede fra l'altro che le navi forniscano alle autorità informazioni in materia di sicurezza prima di entrare nel porto, che controlli di sicurezza siano compiuti nei porti e che gli Stati membri designino una speciale autorità preposta alla sicurezza marittima.  
     
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