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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Maggio 2005
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OCCHIO…AGLI OCCHIALI DA SOLE L’89 % DEGLI ITALIANI LI SCEGLIE PER L’ESTETICA E NE IGNORA LA QUALITÀ DIFENDERE GLI OCCHI DALLE RADIAZIONI SOLARI È UNO DEI REQUISITI INDISPENSABILI PER MANTENERE LA NOSTRA SALUTE |
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Milano, 11 maggio 2005 - La stagione estiva è imminente e, come sempre, si comincia a pensare alle vacanze, alle gite al mare e in montagna per prendere il sole e sfoggiare, dopo, una bella abbronzatura. Si parte, dunque, alla ricerca di costumi da bagno, creme abbronzanti e, certamente, occhiali da sole. Ma come scegliere tra l’infinità di proposte che l’industria specializzata presenta ogni anno sul mercato? Basti pensare che solo l’Italia, leader indiscusso del settore a livello mondiale, ha esportato nel 2004 occhiali da sole per ben 906 milioni di Euro! Purtroppo, secondo le statistiche pubblicate nell’ambito di Mido - la Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia, che si è appena conclusa a Milano, l’89% degli italiani sceglie l’occhiale per il solo valore estetico, lasciando la qualità fra gli ultimi posti delle preferenze. Circa il 65% del campione non verifica la presenza del marchio Ce, che attesta la capacità delle lenti di filtrare i raggi Uv, la resistenza meccanica agli urti, l’assenza di effetti correttivi o di distorsioni delle immagini, mentre il 59% non ne conosce addirittura il significato. Lo conferma anche l’elevato numero di contraffazioni circolanti in Italia (nel 2004 sono stati sequestrati oltre 620 mila occhiali falsi e molti sequestri sono avvenuti a cura della Guardia di Finanza proprio durante il Mido). Non solo, ma il 70% delle famiglie italiane, addirittura, non adotta occhiali da sole per i figli di età compresa fra i 4 e i 10 anni! Una risposta al problema viene offerta dalla recente norma pubblicata dall’Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione: Uni En 1836 Protezione personale degli occhi – Occhiali da sole, filtri per la protezione contro le radiazioni solari per uso generale e filtri per l’osservazione diretta del sole. Il suo obbiettivo principale è accrescere ulteriormente gli standard qualitativi degli occhiali da sole italiani - che grazie ad uno stile inconfondibile, ad un design avanzato ed alla ricerca accurata di forme e materiali - sono già fiore all’occhiello del Made in Italy, ma anche fornire ai consumatori un prezioso vademecum nella scelta di questo indispensabile strumento di protezione, oltre che un accessorio di moda. La norma Uni specifica le caratteristiche (meccaniche, ottiche, ecc) degli occhiali da sole e dei filtri solari che non siano lenti correttive ma che abbiano solo la funzione di proteggere gli occhi contro le radiazioni solari. La norma si applica alle lenti di uso comune (incluse quelle che vengono utilizzate in strada durante la guida) mentre non riguarda le lenti per la protezione dalle radiazioni da sorgenti di luce artificiali (ad esempio solarium) o le lenti di protezione degli occhialoni da sci. Per rispettare i requisiti fondamentali definiti dalla norma, dal punto di vista “meccanico”, gli occhiali da sole sicuri devono essere privi di parti sporgenti, o di spigoli vivi che possono causare disagio o addirittura lesioni. Ricordiamo sempre che sono a diretto contatto con le parti cosi delicate come gli occhi, per non parlare della pelle del viso. Inoltre, i materiali con i quali vengono prodotti, sia lenti che montature, non devono in alcun modo causare irritazioni o reazioni tossiche o allergiche della pelle. Ma dato che – per definizione! – gli occhiali da sole devono proteggere dalla trasmissione dei raggi solari (Uv, Uva e Uvb), la maggiore attenzione della norma è dedicata alle caratteristiche delle lenti. Pur lasciando ampio spazio al design e alla creatività dell’industria del settore (per ciò che concerne forme e colori), la norma stabilisce che le lenti da sole devono sempre mantenere la capacità di proteggere l’occhio dai raggi infrarossi, dagli ultravioletti e dalla luce blu, che potrebbero danneggiare anche in modo permanente l’occhio esposto - senza protezioni - a tali radiazioni. La norma indica ben cinque categorie di filtri con differenti caratteristiche: si va dalla categoria 0 (trasparente o colore chiaro) fino alla categoria 4 (colore molto scuro). Quest’ultima non è adatta durante la guida, perché in condizioni di luce ridotta i filtri solari, destinati a proteggere gli occhi dalla luce forte del giorno, riducono la percezione visiva. Tale informazione deve essere fornita al consumatore con un apposito simbolo approvato, con altezza minima di 5 mm. I filtri solari fotocromatici (cioè quelli che a seconda dell’intensità della luce si schiariscono o si scuriscono) possono invece essere considerati adatti anche ad un uso notturno se, sottoposti ad una specifica prova, dimostrano di schiarirsi a sufficienza per permettere una buona visione. La norma definisce infine le caratteristiche e i requisiti dei filtri che possono essere utilizzati per l’osservazione diretta dl sole, ad esempio durante un’eclissi. Per verificare che gli occhiali da sole o le lenti solari che acquistiamo siano a norma, assicuriamoci che riportino almeno le seguenti informazioni: · il riferimento di questa norma (Uni En 1836) · l’identificazione del fabbricante o del fornitore · il numero della categoria del filtro · il tipo di filtro (es. Fotocromatico ecc.), il numero e l’anno della norma tecnica di riferimento · le istruzioni per la cura, la manutenzione e la pulizia. Solo in questo caso possiamo essere sicuri che il piacere che ci regala la bella stagione, di crogiolarci al sole, non comporti dei rischi per i nostri occhi. E ricordiamo, anche, di proteggere adeguatamente gli occhi dei nostri bambini!
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