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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Maggio 2005
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IL GRANDE ROMANZO? STA BENISSIMO E PARLA INGLESE DALLE CONFESSIONI DI MAX TIVOLI ALL’ACCORDATORE DI PIANO. GIOVEDÌ A READING SERIES 4 SCRITTORI DI SUCCESSO CON TRE ELEMENTI IN COMUNE: LA GIOVANE ETÀ, LA LINGUA E IL PIACERE DI RACCONTARE |
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Firenze, 11 marzo 2005 - Chi ha letto (edizioni Adelphi) Le confessioni di Max Tivoli, l’uomo che nacque settantenne per vivere a ritroso, non ha alcun dubbio circa il talento letterario di Andrew Sean Greer. Ne’ si può dubitare delle doti di Daniel Mason (L’accordatore di piano, Mondadori) o di Nadeem Asslam (Mappe per amanti smarriti, Feltrinelli). Quanto a Monique Truong il suo The Book of Salt (Il libro del sale) in Italia non è ancora stato pubblicato, ma l’ondata di riconoscimenti che ne hanno accompagnato l’esordio negli Stati Uniti è quella riservata alle regine del bestseller. Il pubblico di Firenze avrà modo di conoscere di persona questi quattro autori (12 maggio, ore 18,00, Biblioteca Comunale Centrale, via S. Egidio 21), grazie al quinto round di Reading Series, il ciclo di incontri con la letteratura internazionale organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione Santa Maddalena. La quale Fondazione, come ormai noto, ha sede nell’omonima tenuta di Donnini (Reggello), dove viveva il grande scrittore Gregor von Rezzori e dove ogni anno trovano ora ospitalità, per lavorare in pace, 18 - 20 scrittori di età e nazionalità diverse. “Il melting pot culturale”, ha detto l’assessore Simone Siliani presentando oggi alla stampa il nuovo appuntamento insieme ai quattro autori, “è probabilmente uno dei valori positivi per la letteratura del nuovo millennio. E gli incontri con gli scrittori stranieri della Fondazione Santa Maddalena ce ne offrono anche stavolta importante testimonianza”. “I nostri quattro ospiti attuali”, ha aggiunto Beatrice Rezzori, “hanno vari elementi in comune: stessa generazione (Mason, il più giovane, ha 29 anni, Aslam, il più anziano, 39), stessa lingua, l’inglese, per quanto Monique Truong sia nata in Vietnam e Nadeem Aslam in Pakistan. Ma soprattutto sono tutti esponenti del ritorno al grande romanzo, al vasto intreccio, all’eleganza della scrittura, al piacere di raccontare”. La presentazione è affidata al giornalista-scrittore Mario Baudino. Greer e Mason sono entrambi americani. Del secondo la biografia più singolare. Biologo specializzato in malattie tropicali, Mason ha difatti iniziato a scrivere in piena jungla birmana (scenario del suo Accordatore di piano) dove si trovava per una serie di ricerche sulla malaria. Tutt’ora passa lunghi periodi di lavoro in America Latina e in Africa, ma la passione per la letteratura è tale che sta pensando di dedicarvisi a tempo pieno. Anche Greer ha a che fare con la scienza (i genitori sono entrambi ricercatori), ma sulla scelta narrativa non ha avuto dubbi: è andato a scuola di scrittura da due big come Robert Coover e Edmund White e per vivere ha fatto i lavori più disparati, prima di arrivare al successo internazionale con il suo straordinario Max Tivoli. Aslam e Truong sono entrambi fuoriusciti ed entrambi trasferiscono nei romanzi l’identità delle origini. Il padre di Aslam, uomo di cinema e poeta, fu costretto a lasciare il Pakistan per Londra alla fine degli anni Settanta. Truong aveva invece 6 anni quando nel 1975 fuggì con la famiglia da Saigon per rifarsi una vita negli Stati Uniti. Adesso sta lavorando a un secondo romanzo.
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