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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Maggio 2005
 
   
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  E' ITALIANO IL NUOVO CRITERIO PER VALUTARE LA SALUTE DELLA VISTA: INDIVIDUATI I TEST PER CREARE LINDICE "QOV" CHE RIVOLUZIONERA' LA PRATICA CLINICA  
   
  Firenze, 19 maggio 2005 - E' possibile definire la "qualità della visione" e quantificarla nella sua globalità? La misurazione della acuità visiva, comunemente effettuata mediante la lettura da lontano delle tavole con lettere dell'alfabeto (tavole di Snellen), non sembra più sufficiente. La vista è uno degli organi di senso più importanti e più complesso da misurare ed esistono diversi criteri di valutazione per determinare se il paziente 'vede bene'. Alla luce di queste osservazioni, è nato il progetto "Qualità della visione", un progetto di consesus, avviato con il contributo di Novartis, che ha coinvolto più di 70 esperti italiani, retinologi e non, con lo scopo di definire l'insieme degli esami diagnostici in grado di dare un quadro completo dello stato di salute degli occhi. "Il progetto spiega il professor Rosario Brancato, Direttore del Dipartimento di Oftalmologia e Scienza della Visione, Istituto Scientifico Universitario Ospedale San Raffaele, Milano è nato con lo scopo di ottenere un consenso sulle procedure diagnostiche fondamentali per definire l'acuità visiva nel suo complesso e i relativi parametri di normalità." "Anche i pazienti, infatti, commenta il professor Francesco Bandello, Direttore Clinica Oculistica Università di Udine - non sempre sono in grado di identificare in modo chiaro i difetti della vista, e considerano il vederci "da lontano" e "da vicino" l'unico criterio importante. Il progetto di consensus ha permesso invece di individuare i test che forniscono un quadro completo della funzionalità visiva e risultano fondamentali per identificare importanti malattie, come le maculopatie, che possono risultare molto invalidanti. Basti pensare alla Degenerazione Maculare". "L'italia è il paese pilota in questo progetto continua Brancato. - Uno studio osservazionale, che sta per essere avviato, raccoglierà gli elementi necessari per creare un indice, il "Qov"(qualità della Visione), per permettere di quantificare la qualità della visione in relazione alla qualità della vita". Ma quali sono gli esami per dare una pagella alla nostra vista? Sono 4 i test che risultano indispensabili oltre a quello più noto e diffuso, il test dell'acuità visiva centrale: la misurazione del campo visivo, definito come la porzione di spazio che l'occhio può percepire guardando diritto davanti a sé, attorno al punto di fissazione; l'identificazione di eventuali metamorfopsie, cioè la distorsione delle immagini, che risulta particolarmente importante visto che è il sintomo iniziale della Degenerazione Maculare; la sensibilità al contrasto è una procedura che prevede la lettura dei caratteri in color nero-grigio via via più sfumato su sfondo illuminato in modo omogeneo; e infine anche la velocità di lettura, che viene misurata facendo leggere al paziente frasi semplici con la maggiore velocità possibile. "La diagnostica individuata dal Progetto Qualità della Visione - afferma Stefano Piermarocchi, Dipartimento di Oftalmologia Università di Padova - è particolarmente appropriata per i pazienti affetti da Degenerazione Maculare poiché permette di monitorare in maniera approfondita le evoluzioni di questa malattia, invalidante e a progressione molto rapida". La Degenerazione Maculare nelle sue diverse forme, "secca" o "umida", comporta un deterioramento progressivo della macula, la parte più centrale della retina, responsabile della visione distinta. I pazienti vedono le forme distorte e la visione centrale viene persa, mentre rimane intatta quella laterale. Attualmente in Italia circa 1 milione di persone presenta i primi segni di questa malattia. La Degenerazione Maculare colpisce l'1 per cento della popolazione oltre i 50 anni, il 14 per cento degli ultra 75enni mentre oltre il 30 per cento degli ultra 85enni sono affetti dalla forma più grave di degenerazione maculare, la forma neovascolare o umida. 20.000 sono i nuovi casi di Degenerazione Maculare neovascolare ogni anno in Italia. "Il diverso approccio alla diagnosi e alla corretta valutazione della Degenerazione Maculare - spiega Bandello - è molto utile anche in considerazione delle terapie oggi disponibili. I test individuati grazie al Progetto permettono di stimare in maniera più precisa i benefici delle terapie e rendere consapevole il paziente dei miglioramenti ottenuti, infondendo fiducia e sostegno psicologico". Oggi un aiuto al paziente arriva dalla terapia fotodinamica, che può curare la forma più invalidante di Degenerazione Maculare, ossia quella "umida", ed è tanto più efficace quanto prima è applicata. La terapia fotodinamica si avvale della verteporfina, una sostanza fotosensibile che quando iniettato endovena è in grado di concentrarsi nelle cellule dei vasi sanguigni anomali alla base della lesione. La sostanza viene attivata irradiando l'occhio del paziente con una luce laser non termica: vengono così prodotti radicali liberi che aggrediscono solo i vasi sanguigni anomali, senza pregiudicare i vasi retinici sani. Il progetto Qualità della Visione prevede anche la Campagna di educazione alla salute "Qualità della Visione - I tuoi occhi, il tuo mondo", rivolta al pubblico con l'obiettivo di far conoscere i problemi legati a queste patologie e il loro impatto sulla qualità di vita. Durante l'anno, in diverse città italiane verranno organizzati incontri, visite oculistiche gratuite, screening sulla popolazione. Per saperne di più o ricevere materiale informativo è possibile chiamare il numero verde 800-859020 dalle 9.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.  
     
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