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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Maggio 2005
 
   
  Pagina4  
  FARMACI: MOVIMENTO CONSUMATORI DICE NO ALLE LIBERALIZZAZIONI DEI PREZZI  
   
   Milano, 19 maggio 2005 - “Chiediamo al Ministro della Salute, Francesco Storace, di non lasciarsi incantare dalle sirene della liberalizzazione facile”. L’appello arriva da Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci & Salute di Movimento Consumatori. “I prezzi dei farmaci direttamente a carico dei cittadini - sottolinea Miracapillo - sono cominciati ad aumentare proprio da quando è stato eliminato qualsiasi controllo da parte dello Stato entrando in una condizione di libero mercato. Dal 2000, anno di entrata in vigore delle legge 388, i prezzi in Italia hanno avuto un’impennata. Ad esempio, alcuni anticoncezionali, che in Spagna costano il 29% in meno e in Francia il 16% in meno, sono aumentati nel nostro paese di circa il 30%. Dal 2000 il prezzo di una pomata antimicotica, che in Spagna costa il 63% in meno e in Francia il 16% in meno, in Italia è aumentato del 50%. E ancora, una pomata antibiotica è passata da poco più di 7,00 euro nel 2000 ai 13,97 euro di oggi. “Proponiamo di modificare l’articolo 85, comma 25, della Legge 388 del 2000 – spiega la responsabile dell’Osservatorio – riproponendo un controllo sui prezzi attraverso una contrattazione tra le aziende e lo Stato”. Tale disposizione, infatti, prevede che le variazioni dei prezzi dei medicinali di fascia C siano comunicate al ministero della Sanità, al Cipe e alla Federazione degli ordini dei farmacisti 15 giorni prima della data di applicazione, al fine di garantire l’applicazione dello stesso prezzo su tutto il territorio nazionale e senza possibilità per le autorità sanitarie di effettuare alcun intervento neanche a posteriori. “La liberalizzazione dei prezzi è una falsa soluzione. Al contrario – conclude Miracapillo – rischia di passare sopra la testa di molti cittadini generando solo molta confusione e poche certezze. La liberalizzazione dei prezzi ha già dimostrato in molti settori di non essere efficace ai fini della contrazione dei prezzi”.  
     
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