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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Maggio 2005
 
   
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  BOCCONIANI DI CIELO, DI TERRA E DI MARE SIMULAZIONI DI VOLO, ESPERIENZE SUL CAMPO DA RUGBY E IN BARCA A VELA, OLTRE ALL’E-LEARNING E AI SOFTWARE MATEMATICI, TRA GLI STRUMENTI DI DIDATTICA INNOVATIVA CHE RENDONO L'ECONOMIA SEMPRE PIÙ AVVINCENTE  
   
  Milano, 19 maggio 2005 - Se l’economia ha ancora la fama di scienza triste non lo deve certo ai metodi didattici impiegati nel suo insegnamento. Siti internet, business game, simulazioni, barche a vela, campi da rugby, torri di controllo e persino le cucine dei grandi alberghi sono entrati a pieno diritto nel novero degli strumenti utilizzati all’Università Bocconi per rendere il processo di apprendimento più stimolante e coinvolgente. “La nostra intelligenza è coinvolta in vivaci viaggi di andata e ritorno tra esperienza empirica induttiva e concettualizzazioni cognitive generalizzanti, deduttive”, dice Roberto Vaccani, docente di organizzazione. Paola Caiozzo, altra docente di organizzazione, in aule con 120 studenti ha usato dei video, con spezzoni di film famosi, per far passare concetti che, altrimenti, risulterebbero ostici per mancanza di esperienza e ha rielaborato casi tradizionali per suddividerli in una serie di puntate e farli discutere nel corso di più sessioni. “Una volta coinvolti nel processo”, spiega, “gli studenti si preparano sempre con grande impegno”. Suscitano coinvolgimento anche i gialli elettronici proposti da Luigi Proserpio per far toccare con mano agli studenti i pro e i contro dell’interazione mediata dal computer. Ai partecipanti vengono forniti alcuni indizi utili alla soluzione di un caso di omicidio, e poi sono costretti a comunicare solo attraverso il computer, come potrebbe accadergli, in futuro, nei gruppi di lavoro a progetto, in grandi imprese con sedi sparse per tutto il mondo. Altre volte le simulazioni hanno l’aspetto di un gioco da tavolo, come accade con Friday Night at the E.r., che costringe a gestire un pronto soccorso sovraffollato, in cui gli eventi si susseguono a un ritmo esasperato. “Diamo solo indicazioni sommarie e il buon esito è demandato alla collaborazione tra i reparti”, spiega Gabriella Bagnato. Negli ultimi anni sono state introdotte modalità innovative anche nell’insegnamento dell’economia politica. Al corso di Scenari economici Alejandro Cuñat ha usato, come punto di partenza per spiegare la teoria, casi reali e rilevanti, come la crisi argentina e quella asiatica, mentre Massimiliano Riggi ha utilizzato estensivamente gli articoli dell’Economist, commentandoli e traendone spunti di discussione strettamente legati alle teorie studiate in aula. Quattro metafore - Lezioni di volo - I più attenti a coinvolgere anche emotivamente i partecipanti ai loro corsi sono i docenti di organizzazione. Andrea Montefusco, su questa strada, si è spinto fino in cielo e nelle sue lezioni fa largo uso dei simulatori di volo per spiegare la progettazione di un sistema complesso. Con i manager dei corsi Sda ha fatto lezione in una torre di controllo. “Non si tratta di outdoor training”, tiene a specificare, “ma di situated learning, una vera e propria modalità di apprendimento: spiego i modelli e ne faccio vivere la complessità in un contesto in cui il partecipante è attivo”. Preferisce la metafora sportiva Domenico Bodega, che ingaggia personaggi come Gian Paolo Montali, allenatore della nazionale di pallavolo, Ettore Messina, allenatore della Benetton Treviso di basket, e Marco Bollesan, team manager della nazionale di rugby, per fare lezione su gestione del gruppo, leadership, motivazione. “Il rugby si presta a un follow-up sul campo: facciamo provare delle azioni per far vivere il concetto di coraggio. Il rugby, poi, esalta un valore fondamentale come il supporto, dal momento che sono possibili solo passaggi in linea o indietro”. Usa la vita in barca a vela per far comprendere le logiche aziendali Dino Ruta (v. Vela, la metafora perfetta), mentre Beatrice Bauer ha sperimentato con successo la preparazione di cibi elaborati per promuovere la coesione in un gruppo di partecipanti a un executive master (v. Manager in cucina a imparare la tolleranza). Il diritto è ondine - La grande rivoluzione dell’e-learning, scattata nel 1999, a livello sperimentale, con cinque corsi, “è arrivata a interessare, nel 2003-2004, 172 corsi”, dice Mauro Poloni, responsabile dell’Area sistemi informatici e telematici (Asit) dell’ateneo. La modalità scelta dall’Università Bocconi per tutti i suoi corsi è quella blended, ovvero l’uso dell’e-learning a supporto della lezione in presenza, che rimane la pietra angolare del processo didattico. Nell’e-learning non mancano iniziative innovative, come quella di Massimo Occhiena e Fabrizio Fracchia, che insegnano diritto amministrativo e, nel 2003, hanno registrato alcune “lezioni teoriche e generali, di quelle che risentono meno dell’evoluzione legislativa e giurisprudenziale”, per farle scaricare dagli studenti prima della lezione, in modo che, in aula, si possa svolgere un lavoro critico e di qualità. I docenti di diritto amministrativo hanno inoltre risolto il problema della reperibilità dei testi di legge in evoluzione continua. Una sezione del sito è dedicata alle norme più importanti, i cui testi vengono manutenuti facendo riferimento al sito Internet del Parlamento. Matematica e problem-solving - Ha filmato una lezione e l’ha resa disponibile online anche Guido Osimo, che insegna matematica. L’idea si è poi evoluta. “L’esigenza più sentita dagli studenti”, afferma Osimo, “è la loro fame di esercitazioni. La soluzione è stata la registrazione di alcune sedute di esercitazione, che saranno disponibili da settembre”. Michele Impedovo, altro docente di matematica, privilegia l’uso dei software matematici. “L’insegnamento della matematica è sempre in precario equilibrio tra la conoscenza degli oggetti e il calcolo, che spesso è lungo e frenante”, sostiene. “Se il calcolo è delegato alla macchina, lo studente progetta soluzioni. È lo spirito del problem-solving”. I suoi studenti sono sottoposti a quattro prove intermedie in laboratorio, nel corso delle quali devono utilizzare il software. Sia Osimo, sia Impedovo usano inoltre il sito di e-learning per lanciare problemi complessi, coi quali si confrontano i più volenterosi. “È un modo per salvaguardare l’eccellenza in un’università dai grandi numeri”, dice Osimo. Prospettive - Soprattutto con gli adulti “l’apprendimento efficace si realizza legando strettamente concettualizzazione ed azione”, sostiene Roberto Vaccani sottolineando l’utilità delle nuove tecniche. Per spingersi ancora più lontano si dovranno innovare coerentemente le modalità di esame e l’architettura universitaria. Lo stesso Vaccani, all’Mba, organizza già alcuni esami come commento ragionato ad alcuni filmati, mentre la rigidità delle aule tradizionali è un ostacolo superabile solo nel lungo periodo.  
     
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