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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2005
 
   
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  BNL: CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2005 - UTILE A 136 MILIONI OTTENUTO IN ASSENZA DI FATTORI STRAORDINARI (+21% SU BASI OMOGENEE SU MARZO 2004, CHE INCLUDEVA 74 MLN DI PROVENTI DA CESSIONE PARTECIPAZIONI) ROE ANNUALIZZATO A 12%  
   
  Roma, 23 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi il 20 maggio sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2005, redatta in conformità ai principi contabili internazionali Ias/ifrs. I risultati economici al 31 marzo 2005 sono di seguito confrontati con quelli del 1° trimestre 2004, adeguati, come concesso dalla normativa, ai nuovi principi ma con l’eccezione degli Ias 32 e 39 (valutazione attività passività finanziarie). Il diverso regime di applicazione rende non omogenea la comparazione del margine di intermediazione e delle rettifiche nette di valore. Per permettere un confronto omogeneo vengono indicati nel commento gli impatti sulle voci 2005 derivanti dai due principi contabili e le percentuali di variazione indicate al netto di tali impatti. Sono invece totalmente comparabili le altre voci di costo e ricavo quali i costi operativi. Le voci di stato patrimoniale sono raffrontate ai valori al 1° gennaio 2005 che recepiscono i principi Ias/ifrs nessuno escluso. I dati 2004 sono stati resi inoltre “pro forma” in funzione delle variazioni di perimetro intervenute. L’utile netto si attesta a 136 milioni di Euro, +21% su basi omogenee, mentre il risultato della gestione operativa, pari a 256 milioni, risulta in forte crescita rispetto al corrispondente periodo 2004 (+150% su b.O.). Il risultato 2004 aveva beneficiato della plusvalenza di 74 milioni realizzata con la cessione di Banca Bnl Investimenti . Il miglioramento della redditività operativa è stato ottenuto sia per l’aumento dei ricavi (crescita del margine di interesse spinto da maggiori masse commerciali intermediate), sia per la minore incidenza del costo del credito e dei costi operativi. In miglioramento anche il cost/income ratio che si attesta al 56%. L’apprezzabile incremento del risultato netto è stato determinato da miglioramenti sia qualitativi sia quantitativi nella gestione ordinaria dei proventi, testimoniando i sostanziali progressi compiuti nello sviluppo delle attività. Ciò costituisce un chiaro segnale di quanto fruttuosa in termini di ulteriore miglioramento delle basi reddituali possa dimostrarsi, nell’immediato futuro, l’azione di riposizionamento perseguita dal Gruppo Bnl e rappresenta altresì un primo coerente riscontro alla fiducia e alle risorse apportate dagli azionisti in occasione del recente aumento di capitale. I risultati a marzo 2005 evidenziano, inoltre, anche il posizionamento su livelli migliori degli indicatori patrimoniali del Gruppo Bnl. Il patrimonio netto, assorbito l’impatto derivante dalla prima applicazione degli Ias/ifrs (884 milioni al netto dell’imposizione fiscale), si attesta a 4.462 milioni di euro al netto dell’utile di periodo, permettendo di mantenere il tier 1 ratio ad un valore stimato di 6,5%, idoneo a garantire anche con l’autofinanziamento un adeguato sostegno ai programmi di sviluppo. Migliora inoltre la qualità del credito: le coperture dei crediti problematici salgono al 62,5% (68,8% per le sole sofferenze). L’incidenza delle sofferenze nette sui crediti netti a clienti passa al 2,3%. Principali risultati del 1° trimestre 2005 Il margine di intermediazione, si attesta al 31 marzo 2005 a 733 milioni, (647 milioni nel corrispondente periodo del 2004) in crescita dell’ 8% su basi omogenee (nel dato 2005 è compreso un effetto positivo da Ias 32 e 39 di 34 milioni circa, riveniente in massima parte dalla quota di recupero di pertinenza del trimestre della riserva di attualizzazione relativa ai crediti dubbi conteggiata in sede di prima adozione Ias/ifrs). A tale risultato concorrono: - il margine di interesse per 433 milioni (rispetto ai 383 milioni del 1° trimestre 2004); è compreso nel margine un effetto positivo di 27 milioni da Ias 32/39 ; +6% la crescita su basi omogenee, che deriva principalmente dagli accresciuti volumi di attività sul mercato domestico, sia sul fronte degli impieghi che della raccolta; le commissioni nette per 235 milioni, +1,3% rispetto all’anno precedente; il risultato netto del’attività di negoziazione per 37 milioni, +2,8% rispetto al 31 marzo 2004; l’utile da cessione/acquisto di attività finanziarie per 31 milioni, contro una perdita di 4 nel 2004. Il risultato della gestione operativa è pari a 256 milioni (compreso un effetto positivo da Ias 32/39 di 20,6 milioni; +150% su basi omogenee). A tale importante miglioramento hanno contribuito, oltre la già menzionata crescita dei ricavi, il diminuito peso delle rettifiche di valore nette, pari a 69 milioni (di cui 13,3 milioni di effetto Ias 32/39 negativo; -45% su basi omogenee) e dei costi operativi attestati a 411 milioni (-8,5%). La riduzione delle rettifiche di valore nette per il deterioramento di poste finanziarie dell’attivo da 102 a 69 milioni è dovuta essenzialmente alla componente rettifiche nette su crediti, che ha beneficiato di riprese di valore in linea capitale per 73 milioni, importo nettamente superiore a quello ottenuto l’anno precedente (32 milioni circa), frutto della accresciuta efficacia in campo di recupero crediti problematici. Le rettifiche effettuate nel periodo hanno permesso di mantenere invariata a 62,5% la copertura dei crediti problematici (sofferenze ed incagli), elevando a 68,85 quella delle sole sofferenze. Per quanto riguarda i costi operativi, tutte le componenti dell’aggregato hanno contribuito al loro contenimento. Le spese per il personale risultano pari a 272 milioni (-4% circa); le spese amministrative pari a 147 milioni sono stazionarie e le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali, nel complesso pari a 40 milioni circa, segnano anch’esse una buona diminuzione sul 2004 (-13%). Si fa presente che l’aggregato dei costi comprende anche lo sbilancio netto di altri oneri/altri proventi di gestione (in prevalenza recuperi di spese), che ha dato un contributo positivo di 48 milioni contro i 27 del 1° trimestre 2004 (+78% circa). L’utile al lordo delle imposte risulta pari a 256 milioni (compreso un effetto positivo Ias 32/39 di 20,6 milioni;+40% in termini omogenei) rispetto ai 168 milioni del primo trimestre 2004 che peraltro comprendevano i 74 mln rivenienti dalla vendita di Bnl Investimenti. Dopo aver spesato imposte per 120 milioni, l’utile di periodo, è pari a 136 milioni. L’effetto positivo Ias 32/39 è di 8,8 milioni (+21% la crescita su basi omogenee). Sotto l’aspetto patrimoniale, rispetto a fine 2004 e considerate le rettifiche apportate in sede di prima applicazione, si registra una crescita della raccolta diretta da clientela, che si attesta a 56.736 milioni (+3,6%), spinta soprattutto dal segmento retail e dal settore Pubblica Amministrazione (+5,8% la componente riferibile al segmento famiglie). La raccolta indiretta da clientela si attesta a 71.435 milioni (+2,5%); la crescita è generata tanto dalla componente del risparmio amministrato (44.310 milioni; +3,7%) che da quella del risparmio gestito (27.125 milioni; +0,7%). Gli impieghi a clientela si attestano a 59.208 milioni, in leggera diminuzione rispetto al 1° gennaio (-1%) in termini di saldo di fine periodo, ma in crescita significativa in termini di volumi medi a clientela domestica, sia nella componente a breve termine (+12% rispetto a marzo 2004), sia in quella a medio/lungo termine (+8,6%), quest’ultima indotta dalla domanda per mutui fondiari e credito personale, le cui erogazioni sono ammontate nel trimestre, per la sola Capogruppo rispettivamente a 866 e a 242 milioni. I crediti problematici netti (sofferenze e incagli) diminuiscono del 3% attestandosi a 2.067 milioni, con un coefficiente di copertura del 62,5%; le sole sofferenze nette, pari a 1.349 milioni, calano dell’11% e risultano coperte al 68,8%; gli incagli netti ammontano a 718 milioni (+16%) ed hanno una copertura del 39,3%. Al 1° gennaio 2005 la copertura dei crediti problematici era del 62,5% (67,1% per le sofferenze e 42,2% per gli incagli), Lo sbilancio interbancario, tradizionalmente negativo, è pari 3.380 milioni (da 5.215), - 35,2%.  
     
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