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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2005
 
   
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  MECCANICA VARIA: GLI ORDINI GENERANO CAUTO OTTIMISMO ANCHE SE NEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO IL SETTORE HA RISENTITO DELLE DIFFICOLTÀ  
   
  Milano, 23 maggio 2005 - Confermate le previsioni annunciate a fine 2004 per le aziende della meccanica varia italiana, che nei primi tre mesi del 2005 registrano un diffuso aumento degli ordini in contrasto con il dato negativo del fatturato. È quanto emerge dai risultati dell’indagine trimestrale sull’andamento del settore resi noti dall’Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed Affine). Dopo un quarto trimestre 2004 caratterizzato da lievi e continui progressi, il primo trimestre 2005 non nasconde il sentimento di incertezza che regna tra gli operatori del settore sia per quanto riguarda il mercato italiano, sia per quelli esteri, presentando un certo peggioramento in termini di fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “La meccanica varia licenzia un primo trimestre pieno di dubbi” commenta Savino Rizzio, Presidente di Anima “il cui unico dato positivo è l’aumento del carnet di ordini, ma prepara un secondo trimestre nettamente più dinamico anche se a un livello più modesto rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Sebbene la Federazione sia composta dalle molte “anime” delle 60 associazioni e ognuna debba fare i conti con la propria situazione congiunturale, il settore nel suo complesso sembra rispondere in modo dinamico nonostante l’atmosfera di pessimismo legata a fattori che ormai diventano consueti quali il dollaro sempre basso e una competizione sleale dai Paesi dell’estremo oriente che troppo spesso sconfina nella contraffazione e nella commercializzazione di prodotti non conformi alle normative europee. Ai fattori esterni se ne aggiungono poi altri di carattere interno, primo fra tutti la tendenza generale a contrarre gli investimenti.” Analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un campione di circa 420 imprese associate, emerge che tra gennaio e marzo il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato “migliorata” e quelle che invece la giudicano “peggiorata” è in calo, essendo passato da +20,8 del Iv trimestre del 2004 a – 11,8 del I trimestre 2005. Il fatturato complessivo è aumentato secondo il 25,5% delle aziende (41,4% nel Iv trimestre 2004) ed è rimasto stabile per il 37,2% (38% nel periodo precedente); così come le aziende che dichiarano peggiorata la situazione sono il 37,3%, rispetto al 20,6% del trimestre precedente. Situazione un po’ meno critica sui mercati esteri, con un saldo pari a – 8,6 (era +17,1 nel trimestre precedente), rispetto a quello interno, che ha fatto registrare un saldo pari a –14,6 (+ 17,4 del Iv trimestre 2004). Le aziende che dichiarano migliorato il fatturato Italia sono il 22,5% (38,2% nel Iv trimestre 2004), contro il 37,1% che lo indica peggiorato (20,8% nel trimestre precedente), mentre per quanto riguarda i mercati esteri le imprese che nel periodo gennaio/marzo giudicano migliorato il fatturato sono il 23,7% (37% nel Iv trimestre 2004), contro il 32,3% che invece registra un peggioramento (19,9% nel periodo precedente). Trend confermato anche paragonando i dati del primo trimestre 2005 con quelli dello stesso periodo del 2004. Il saldo tra le aziende che ritengono la situazione di fatturato “migliorata” rispetto a quelle che la giudicano “peggiorata” registra un –4,4 (era +12 nel I trimestre 2004 rispetto al I trimestre 2003). Il fatturato complessivo è aumentato secondo 30,5 % delle aziende (37,9% nel I trimestre 2004), è rimasto stabile per il 34,6% (36,2% nel I trimestre del 2004), mentre è peggiorato per il 34,9% (contro il 25,9% nel I trimestre del 2004). In controtendenza invece i dati relativi al carnet di ordini, che nel I trimestre 2005 registra un valore in mesi di lavoro assicurato di 3,1 contro 2,7 rilevato nello scorso periodo. La situazione degli ordini è “alta” per il 17,5% delle aziende, mentre è giudicata “normale” per il 44,4% e bassa per il 38,1%. Sostanziale stabilità per quanto riguarda l’occupazione: il 74,5% delle aziende giudica la situazione “invariata” rispetto al trimestre precedente, mentre il 9,3% ritiene che l’occupazione sia “aumentata” e il 16,2% “diminuita”. Improntate all’ottimismo le previsioni per il fatturato del secondo trimestre dell’anno, per il quale si intravede un miglioramento della situazione. Il 45,5% delle aziende ritiene, infatti, che nel periodo aprile/giugno si assisterà ad un incremento del fatturato, mentre per il 46,9% non ci saranno sostanziali variazioni. In diminuzione il numero delle aziende che prospettano un calo: 7,6% contro il 13,8% del trimestre precedente. La fiducia è riposta sia nel mercato interno che su quello estero: il 38,7% delle aziende prevede un aumento di fatturato in Italia ed il 41,5% sul mercato internazionale. Previsioni di stabilità, infine, sul fronte occupazione rispetto al trimestre precedente: secondo l’83,8% delle aziende non ci saranno variazioni, contro il 6,7% che si aspetta una crescita e il 9,5% che prevede invece una diminuzione. “L’allarme suscitato dal previsto calo del Pil non sembra per ora affliggere la meccanica varia” conclude il Presidente di Anima, Savino Rizzio “La parte più vile del mercato profitta dei prodotti a basso costo, a volte contraffatti a volte fuori legge, provenienti dall’Estremo Oriente. Ma le aree più qualificate in tutti i mercati tradizionali rimangono affezionate al prodotto italiano che le imprese continuano a consegnare pur con gravi sacrifici sui prezzi. La qualità dei prodotti è il risultato non solo di eccellenza manifatturiera ma anche di qualche cosa che si avvicina molto alla ricerca. La crisi della ricerca italiana è certamente vera. La grande ricerca togata gira a vuoto, ma le piccole e medie imprese hanno sempre portato avanti la ricerca utile al loro prodotto. Un prodotto magari maturo ma affinato da continue, minime innovazioni realizzate in parte all’interno delle imprese in parte affidate all’esterno. Non è una ricerca tale da sconvolgere il mondo ma è certamente indispensabile a non lasciare andare in obsolescenza i prodotti”. Analisi Settoriale Focalizzando l’attenzione sui vari settori della meccanica varia si registrano le seguenti situazioni: Nel primo trimestre 2005 il settore “Sistemi di sollevamento e movimentazione” capovolge il dato relativo al saldo tra le aziende che dichiarano in aumento il fatturato e quelle che ne denunciano un peggioramento, passando da +55,2 (ottobre/dicembre 2004) a –12,1 (gennaio/marzo 2005). Il 21,2% delle aziende intervistate evidenzia un aumento del fatturato rispetto al trimestre precedente, mentre il 33,3% dichiara una flessione e per il 45,5% non c’è stata nessuna variazione. Sostanzialmente stabile il dato relativo al carnet ordini: 2,9 mesi di lavoro assicurato (2,8 nel trimestre precedente). Invariata l’occupazione per il 78,8% delle aziende. Un lieve recupero è atteso nel Ii trimestre: secondo il 45,5% delle aziende ci sarà un aumento di fatturato, mentre per il 39,3% sarà stabile e per il 15,2% sarà in calo. Risultati inferiori al trimestre precedente, ma in linea con lo stesso periodo del 2004 per quanto riguarda il comparto “Macchine edili, stradali, minerarie e affini”: solo il 21,1% delle aziende comunica un fatturato in aumento rispetto allo scorso periodo, quando la percentuale era del 38,9%. Per il 35,2% è in flessione (contro il 12,5% del periodo precedente). In lieve aumento il carnet degli ordini, che passa da 2,6 mesi di lavoro assicurato del trimestre scorso a 2,8 mesi per il primo trimestre 2005. Positive invece le previsioni per il secondo trimestre: il fatturato sarà in aumento per il 45,1% delle aziende, invariato per il 49,3% e in calo per un modesto 5,6%. Confermati i segnali di ripresa del settore delle “Macchine ed impianti per l’industria alimentare”: il saldo tra le aziende che dichiarano migliorato il fatturato gennaio/marzo 2005 rispetto a quelle che lo dichiarano peggiorato, si attesta a +10. Il 50% delle aziende ritiene “invariato” il fatturato del primo trimestre rispetto al trimestre precedente, mentre è “migliorato” per il 30% e “peggiorato” per il 20%. Il carnet ordini è passato dal 2,3 a 2,6 mesi. Situazione differenziate per le aziende del comparto “Affettatrici, tritacarne ed affini”, con un peggioramento di fatturato rispetto al trimestre precedente, soprattutto nel mercato italiano: il 44,4% delle aziende dichiara una flessione. Stabile l’occupazione secondo il 77,8%. All’insegna della stabilità anche le previsioni per il secondo trimestre 2005. Piuttosto grigio il panorama del comparto “Attrezzature frigorifere per il commercio”, che risente della congiuntura economica negativa: la percentuale delle aziende che denunciano un calo del fatturato rispetto al trimestre precedente è balzata dal 16,7% all’80%. E’ prevista una ripresa per il secondo trimestre sia in Italia che all’estero. Il fatturato Italia si manterrà comunque al di sotto dei valori dell’analogo periodo del 2004. Ancora positivi, sulla scia del 2004. I risultati del comparto “Macchine per caffè espresso”. Il 22,2% delle aziende dichiara un aumento del fatturato, il 77,8% lo dichiara invariato. Nessuna ha segnalato flessioni. Il trend è atteso proseguire nel secondo trimestre. Situazione stabile per le “Macchine per la lavorazione delle carni”. Invariato il fatturato per l’80% delle aziende rispetto al trimestre precedente, invariata l’occupazione per il 100%, in crescita il carnet degli ordini, che assicura 3,5 mesi di lavoro. Dati meno positivi per il prossimo periodo sia per il mercato italiano che per quello estero. Più ottimiste le aziende del settore “Apparecchiature aerauliche”, il saldo tra quanti dichiarano un incremento del fatturato rispetto al periodo precedente contro quanti ne denunciano un decremento è salito da –14,8 a –3,3. In leggero aumento il carnet ordini che passa da 3 a 3,2 mesi di lavoro assicurato. La situazione, se confrontata con lo stesso periodo dell’anno precedente, evidenzia un calo del fatturato sul mercato domestico e una crescita all’estero. Anche per effetto della stagionalità il 63,1% delle aziende si attende un incremento nel secondo trimestre. Inversa la situazione del comparto “Apparecchi e componenti per impianti termici”: sale dal 18,2% al 62,5% la percentuale delle imprese che denunciano un peggioramento della situazione “fatturato”, e scende dal 57,6% al 12,5% la percentuale di quelle che la considerano migliorata rispetto allo scorso trimestre. Stabile invece il carnet ordini, fisso a 1,5 mesi di lavoro assicurato. Il secondo trimestre 2005 è improntato ad un cauto ottimismo: il 46,9% delle aziende ritiene che il fatturato sia in aumento, il 43,7% non si aspetta variazioni, contro un 9,4% che prevede un peggioramento. Il comparto “Serrature e ferramenta” ribalta i dati dell’ultimo trimestre del 2004 e avvia l’anno all’insegna del segno negativo: il saldo tra le imprese che denunciano un miglioramento del fatturato e quelle che dichiarano un risultato negativo scende a –28,6 mentre era +25 negli ultimi tre mesi dell’anno. Il 21,4% delle aziende ritiene che il fatturato sia migliorato, contro il 50% che ne segnala la flessione. Ma la situazione si ribalta nuovamente per le previsioni sul secondo trimestre 2005: il 57,1% delle imprese si aspetta un aumento di fatturato e solo il 7,1% crede che diminuirà. Le previsioni relative a investimenti e occupazione mostrano una leggera contrazione. Momento poco dinamico per comparto “Articoli casalinghi”: più della metà delle aziende (57,1%) rileva una situazione di fatturato peggiorata rispetto al trimestre precedente, ma sono molte di più (71,4%) se si fa il paragone con lo stesso periodo del 2004. Migliori invece le previsioni per il secondo semestre del 2005: il 42,9% delle imprese ritiene che il fatturato sia in salita (soprattutto in Italia), altrettante giudicano la situazione stabile, mentre scende al 14,3% la percentuale di quante si aspettano una flessione. In recupero grazie all’estero la situazione dei “Forni industriali”. Ottimiste le previsioni per il secondo trimestre 2005: il 50% delle imprese si aspetta un aumento del fatturato e l’altro 50% confida nella stabilità, nessuna prevede una flessione. In leggera frenata il settore degli “Impianti di finitura”, dove il saldo tra le imprese che denunciano un miglioramento del fatturato e quelle che dichiarano un risultato negativo precipita da +57,9 (ultimo trimestre del 2004) a -5,9 (primo trimestre del 2005). Le imprese confidano tuttavia nel secondo trimestre 2005, per il quale il 35,3% auspica un miglioramento, il 58,8% prevede una sostanziale stabilità di fatturato e il 5,9% si aspetta un’ ulteriore flessione. Il comparto “Rubinetteria sanitaria” è caratterizzato da una sostanziale stabilità per quanto riguarda il fatturato e da una situazione ordini in leggera crescita. Per il Ii trimestre si confida su una ripresa dei mercati esteri. Il comparto “Valvolame bronzo e ottone” chiude il primo trimestre con fatturati inferiori al periodo precedente ma migliori, almeno per il 33,3% delle aziende, rispetto a quelli dell’analogo periodo del 2004. Previsioni cautamente positive. Per quanto riguarda il “Valvolame per uso industriale” i segnali di rallentamento avvertiti nell’ultimo trimestre dello scorso anno sono mitigati, e si segnala un lieve aumento del carnet ordini. Le imprese che registrano una flessione di fatturato sono infatti passate dal 33,3% del trimestre precedente al 21,4% del primo trimestre 2005. Ottimismo per il periodo successivo: il saldo tra le imprese che prevedono un aumento di fatturato e quelle che dichiarano un decremento è pari a +42,9. L’occupazione è prevista “stabile” dal 100% delle imprese intervistate. Battuta d’arresto per il settore “Casseforti porte corazzate e cassette di sicurezza”: il primo trimestre 2005 registra infatti una diminuzione dei fatturati per il 35,7% (la percentuale era pari a 0 nel trimestre precedente) e un aumento limitato al 28,6% (era 63,6%). Il saldo tra le imprese che prevedono un aumento di fatturato e quelle che dichiarano un decremento è passato da +63,6 (ultimo trimestre 2004) a –7,1 (primo trimestre 2005). Le previsioni per il trimestre successivo non mostrano segnali di recupero. Nel comparto “Misuratori gas” il 50% delle aziende indica una flessione del fatturato Italia e una percentuale analoga una crescita di quello estero. Una tendenza analoga caratterizza il comparto “Misuratori acqua” . Le aziende del settore “Distributori di carburante” segnalano per il 50% un aumento del fatturato rispetto al trimestre precedente; mentre il 25% ritiene sia rimasto stabile e un altro 25% lo giudica in calo. Le previsioni per il secondo trimestre 2005 sono ottimiste: il 75% si aspetta un aumento del fatturato in Italia. Flessione per il comparo “Sistemi elettronici di conversione”: scende da 60 a 16,7 la percentuale delle aziende che ritiene il fatturato del primo trimestre 2005 in aumento rispetto al periodo precedente, e sale da 40 a 50 la percentuale di coloro che lo giudicano in calo. Stabile il carnet ordini, che assicura lavoro per 2,1 mesi. Per quanto riguarda il trimestre successivo ci si aspetta una sostanziale stabilità. A dispetto delle previsioni il settore “Dispositivi di protezione individuale sul lavoro” segna un rallentamento. Il 25% delle aziende registra un aumento del fatturato nel primo trimestre dell’anno, il 31,2% una stabilità e il 43,8% un calo. Dalle risposte non emergono indicazioni di ripresa nel prossimo trimestre. Partenza sottotono, come da attese, per il comparto “Caldareria”. Il 40,6% delle aziende però prevede un miglioramento di fatturato nel secondo trimestre 2005, e solo il 9,4% si aspetta un ulteriore calo.  
     
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