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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2005
 
   
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  LA NUOVA VERSIONE DI “IN ALTO. ARTE SUI PONTEGGI” L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA LA CITTÀ SUI PONTEGGI DEGLI EDIFICI MILANESI IN RESTAURO  
   
  Milano, 23 maggio 2005 - “In Alto” è un progetto di arte pubblica coordinato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, nato nel 2002 e strettamente collegato alla concessione di spazi pubblicitari sui ponteggi di edifici in restauro del centro della città di Milano. Il progetto, che ha preso forma per merito dell’iniziativa congiunta del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Regionale, Soprintendenza Bap e Soprintendenza Psad) e delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano, ha visto l’esecuzione, in questi primi due anni di vita, delle opere di dieci artisti contemporanei, che hanno potuto sfruttare una porzione di ponteggio per realizzare un lavoro specificamente creato in relazione con l’ambiente urbano Ai primi otto artisti, Carla Accardi, Stefano Arienti, Sarah Ciracì, Giuseppe De Petro, Paola Di Bello, Ottonella Mocellin, Marcello Maloberti e Ugo Rondinone, si sono aggiunti -in queste ultime settimane- Botto & Bruno e Luca Vitone, i cui lavori sono ancora allestiti nel centro di Milano. Anche la bella opera di Carla Accardi, che ha accompagnato i giovani artisti in questa avventura, è ancora visibile sul ponteggio che copre la facciata della chiesa di San Fedele. L’idea iniziale da cui ha preso forma il progetto era quella di creare le condizioni per cui opere d’arte potessero insinuarsi con un loro proprio statuto accanto alle pubblicità che si affacciano dai ponteggi degli edifici in ristrutturazione e contribuire con la loro presenza diversa alla modificazione (e al miglioramento) del volto di Milano. Fin dal suo primo apparire, “In Alto” voleva infatti essere una provocazione estetica finalizzata ad interrompere il flusso continuo di messaggi commerciali che invadono le vie cittadine. Il progetto ha preso il via nell’ambito di una riflessione sulla presenza della pubblicità nel contesto urbano: l’indagine riguardava, in particolare, la relazione che si crea tra questo tipo di messaggio e il patrimonio storico da un lato e le trasformazioni della città contemporanea dall’altro. A partire da questa prima riflessione, dall’ottobre del 2002, alcuni spazi sui ponteggi sono stati destinati ad interventi artistici. Gli artisti che li hanno realizzati si sono confrontati con luoghi espositivi fuori dell’ordinario: inusuali gallerie a cielo aperto che hanno offerto l’occasione per sperimentare nuove forme di comunicazione estetica con la città, portando nella strada, a contatto con la vita quotidiana, un immaginario differente e disorientante rispetto ai linguaggi ai quali il pubblico è abituato. A due anni dalla nascita di “In Alto”, per il quale è in corso di elaborazione un catalogo, ed in concomitanza con la presentazione dell’ultima edizione, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e le Civiche Raccolte d’Arte hanno presentato una nuova versione del progetto nel corso di un incontro alla Mediateca di Santa Teresa svolto il 22 novembre 2004. L’idea è quella di commissionare ad una decina di artisti/grafici/designer/architetti/fotografi immagini modulari per realizzare delle tappezzerie urbane con le quali ricoprire interamente i ponteggi, in alternativa al tessuto bianco e al tromp l’oeil. L’involucro diventa opera e al suo interno viene collocata la pubblicità. Si tratta dell’inversione dell’idea di “In Alto”: laddove si creavano opere ad hoc in spazi delimitati, qui si produrrà una serie di pattern con cui coprire i palazzi in ristrutturazione arredando temporaneamente la città in modo diffuso. Un primo esempio di questa nuova proposta è stato realizzato, in concomitanza con la presentazione alla Mediateca, sul ponteggio che copre la Porta Garibaldi. L’immagine modulare che riveste la Porta è stata creata dall’artista Francesco Simeti (Palermo, 1968) che ha già all’attivo esperienze nella produzione di opere modulari. Il lavoro si intitola Hawks and Caves. Grazie a queste inedite “tappezzerie urbane”, la prima delle quali si può ancora ammirare a Porta Garibaldi, Milano sarebbe la prima città in assoluto ad avere una immagine coordinata per i lavori in corso che permetterà di mostrare il meglio della ricerca visiva contemporanea a confronto con un progetto di forte impatto a livello pubblico e sociale. Attraverso l’intero progetto nelle sue diverse declinazioni, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, la Soprintendenza Bap, la Soprintendenza Psae e il Settore Cultura del Comune di Milano stanno affrontando in modo nuovo un possibile coordinamento degli spazi urbani in ristrutturazione secondo un modello culturale che potrebbe essere esportabile anche in altre realtà urbane, creando sinergie e interscambi. Artisti In alto Extended Version: 1. A12 (studio di architettura); 2. Studio Rota (studio di architettura); Deborah Ligorio (artista); Francesco Simeti (artista); Flavio Favelli (artista); 6. ++39 (studio grafico) ; 7. Zetalab (studio grafico) ; 8. Massimo Pitis (grafico) ; 9. Alessandro De Benedetti (stilista); 10. Sergio Zambon (stilista) ; 11. Martì Guixé (designer) ;  
     
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