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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2005
 
   
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  PIRELLI SVELA PER LA PRIMA VOLTA IL "DIETRO LE QUINTE" DEL CALENDARIO 40 ANNI DI SEGRETI E RETROSCENA DI "THE CAL" RACCOLTI IN UN ESCLUSIVO VOLUME, PRESENTATO IN ANTEPRIMA AL FESTIVAL DEL CINEMA DI CANNES  
   
   Cannes, 23 maggio 2005 - Per la prima volta nei suoi 40 anni di mito, Pirelli svela il volto più intimo del suo prestigioso Calendario. Segreti e retroscena, curiosità e aneddoti. Tutto quello che gli estimatori di "The Cal", presenti ovunque nel mondo, avrebbero da sempre voluto conoscere e che non è mai stato mostrato né raccontato è da oggi racchiuso in un esclusivo e prezioso volume, il libro del backstage del Calendario Pirelli . La cornice per la presentazione di un'opera così preziosa non poteva che essere altrettanto unica: i contenuti del volume sono stati infatti presentati il 19 maggio in anteprima assoluta a Cannes, durante il Festival del Cinema , nell'ambito della serata sponsorizzata da Pirelli e dedicata all'amFar (American Foundation for Aids Research). Alcuni fra i più prestigiosi esponenti del cinema e della musica internazionali, promotori della serata - fra cui Sharon Stone, Liza Minelli, Naomi Campbell, Elton John e Michael Douglas – sono stati i primi a ricevere e apprezzare questo nuovo oggetto di culto, che affianca e rafforza il mito di "The Cal". La serata è stata impreziosita delle immagini del Calendario Pirelli 2005 che già hanno "stregato" Rio de Janeiro, New York e Mosca; uno degli scatti originali di Patrick Demarchelier verrà quindi battuto all'asta e il ricavato sarà devoluto a favore dell'amFar. Il libro del backstage del Calendario Pirelli - coordinato da Costantino Ruspoli con l'art director Stefano Corvi - si propone di illustrare le magiche atmosfere di un mito grazie alle splendide illustrazioni di un inedito "dietro le quinte". Prende vita così un fantastico viaggio nel tempo che "passa" con eleganza, arte e ironia oltre 40 anni di storia dell'immagine e del costume. "Volevamo creare un'opera inedita, che raccontasse una storia vera e spontanea come solo il backstage è in grado di esprimere", afferma Ruspoli. "Dalla forza delle immagini del backstage emerge tutto ciò che non è possibile raccontare con le sole parole". Proprio per trasferire con maggior vigore questa sensazione di verità, nessuna fotografia è stata ritoccata, preservando in tal modo l'originalità e l'integrità degli scatti: le fotografie, magari sgranate, riescono a mostrare lo scorrere del tempo e le differenti impostazioni tecniche e stilistiche utilizzate nel corso di quattro decadi. Grande e paziente è stato il lavoro di ricerca che ha portato a trovare, visionare e scegliere le immagini più significative ed emblematiche per ciascuna edizione del Calendario. Le fotografie più preziose, rare e intriganti appartengono ai primi anni di vita del Calendario. Sono gli anni '60, durante i quali molte delle immagini più allusive e ardite non furono scelte per apparire su "The Cal", ma vengono oggi proposte nella prima parte del libro. Seguono gli anni '70 in cui si assiste all'evoluzione dei tempi e delle tecniche fotografiche. Emblematico è il 1974, edizione in cui Hans Feurer cerca di far comprendere le difficoltà di un artista che vuole cogliere e sintetizzare il proprio pensiero in un attimo fuggente mentre intorno a sé, nel backstage, regna confusione e tensione creativa. I "dietro le quinte" degli anni '80 sono caratterizzati dai "movie frames": per ritrarre fedelmente ciò che accade dietro le quinte vengono utilizzati i fermi immagine, istanti significativi catturati direttamente dai video di backstage. Gli anni '90 segnano la rivoluzione del backstage: Herb Ritts, Richard Avedon, Peter Lindbergh - forse i massimi esponenti della fotografia contemporanea ? sono tra gli autori che firmano questi anni. Le immagini del backstage diventano ampie e di più facile lettura, il lavoro del fotografo più intuitivo e comprensibile. Il lettore percepisce i percorsi che portano alla realizzazione dello scatto finale. Il libro del backstage del Calendario Pirelli è un'opera unica, svincolata dai canoni tradizionali dei libri fotografici, senza impostazioni e regole fisse: l'impaginato e la grafica non seguono uno schema predeterminato, ma cambiano secondo lo stile dei fotografi, cercando di ricreare il linguaggio e l'atmosfera del tempo. La rottura con la tradizione si nota già a partire dalla copertina, dove campeggia il negativo di una polaroid. Questo è il "fil rouge" dell'opera: ogni lavoro di un grande artista comincia da una polaroid, l'inizio di un grande progetto. Il libro si chiude con uno straordinario inedito: è il 1963, il calendario di Terence Donovan, mai pubblicato. Si tratta del precursore del Mito, una sorta di edizione "di prova" all'epoca riservata al mercato inglese. Il volume non è in vendita e verrà distribuito ad un numero selezionato di personalità. La storia del Calendario Pirelli è stata segnata da tre grandi periodi: dal 1964 al 1974: nasce il calendario come corporate gadget e diventa un regalo esclusivo per la clientela. I fotografi sono fra gli altri Harri Peccinotti, Brian Duffy e Peter Knapp, le giovani modelle si fanno interpreti delle pulsioni e desideri dell'epoca, le location sono principalmente località esotiche e lontane che fanno sognare. Ma il sogno si interrompe bruscamente nel 1974 con l'avvento della crisi petrolifera, della recessione economica mondiale e delle guerre che segnano il periodo. Dal 1984 al 1994: segna la rinascita e lo sviluppo. Protagonista in questa fase non è solo la donna ma anche il prodotto (il pneumatico) sempre posto in maniera discreta e velata (un'ombra sull'acqua, un'orma sulla spiaggia, l'increspatura di un sontuoso abito). E' storicamente un periodo di rinascita e ripresa, di nuove scoperte e nuove ricchezze e il Calendario se ne fa interprete: le location sono le lussureggiante spiagge delle Bahamas, le eleganti passerelle di moda, lo studio di grandi artisti. Dal 1994 al 2005: una svolta, e il Calendario si fa interprete anche di un cambio di direzione al vertice del Gruppo. Il Calendario cresce e diventa un oggetto glamour e desiderato. Le donne sono le più conosciute top model e le location le più prestigiose e più belle al mondo: parliamo delle Seychelles, Rio di Janeiro, Hollywood, la costiera amalfitana ed il sogno continua...  
     
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