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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2005
 
   
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  IL COMMISSARIO HÜBNER SI AVVALE DEI LEGAMI FRA POLITICA DI COESIONE E OBIETTIVI DI LISBONA DAL PUNTO DI VISTA DEI FONDI REGIONALI  
   
  Bruxelles, 23 maggio 2005 - Il Commissario europeo responsabile della Politica regionale Danuta Hübner ha proceduto a un confronto fra gli obiettivi della strategia di Lisbona e le priorità di spesa nel quadro della politica di coesione. Si è avvalsa inoltre di questi collegamenti per invitare le istituzioni europee a raggiungere in tempi rapidi un accordo sulle prospettive finanziarie dell'Unione europea in modo da assegnare finanziamenti adeguati per il conseguimento di questi obiettivi comuni. Per il periodo 2000-2006, a sostegno delle regioni più povere dell'Unione europea e di quelle che soffrono di difficoltà strutturali sono stati stanziati circa 265 miliardi di euro a favore di investimenti a titolo dei Fondi strutturali e di altri strumenti , importo, questo, che rappresenta un terzo del bilancio comunitario. Una recente relazione elaborata all'Istituto danese per la tecnologia ha valutato le analogie fra la strategia di Lisbona e le priorità di spesa nell'ambito della politica di coesione e ha riscontrato che oltre il 50 per cento degli investimenti a titolo dei Fondi strutturali, uno degli elementi chiave della politica di coesione, è destinato a iniziative simili a quelle di Lisbona. Anche l'assegnazione della "riserva di rendimento" offre un'indicazione della misura in cui i Fondi strutturali vengono investiti nella ricerca e nell'innovazione e del successo ottenuto da tali iniziative. La riserva di rendimento è stata introdotta per il periodo di programmazione 2000-2006. Essa prevede che il quattro per cento degli stanziamenti attribuiti a ciascuno Stato membro sia accantonato in una riserva fino ad una certa data, allo scadere della quale viene assegnato ai programmi nazionali che hanno registrato i risultati migliori. Come si legge nella terza relazione intermedia sulla coesione della Commissione: "Numerosi Stati membri hanno utilizzato la riserva di rendimento per rafforzare il loro sostegno all'economia della conoscenza mediante azioni di cooperazione fra istituti di ricerca e imprese, lo sviluppo di raggruppamenti di imprese e centri di ricerca, investimenti nell'accesso alla banda larga, l'elaborazione di strategie di innovazione regionali e la formazione dei ricercatori, nonché progetti di ricerca applicata". La riserva di rendimento è stata inoltre utilizzata in alcuni paesi per sostenere l'imprenditorialità tramite sovvenzioni alle imprese nuove e alle imprese piccole e innovative. L'approccio in questione è in linea con i desideri dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea i quali, nel marzo 2005, hanno esortato gli attori regionali e locali, fra gli altri, ad appropriarsi maggiormente della strategia di Lisbona e a partecipare attivamente al raggiungimento dell'obiettivo di Lisbona di far divenire l'Europa l'economia più competitiva del mondo entro il 2010. Il Consiglio europeo di primavera del 2005 ha inoltre evidenziato l'esigenza di creare poli di innovazione e partenariati per l'innovazione a livello regionale e locale e ha chiesto una ridistribuzione degli aiuti di Stato a favore di alcuni obiettivi orizzontali quali la ricerca, l'innovazione e una società dell'informazione inclusiva.  
     
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