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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Maggio 2005
 
   
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  GIOCHI A PREMI SÌ, MA ‘ECOLOGICI’ MIRIAM FORTE, RESPONSABILE DELL’ OSSERVATORIO ACPI SULLE MANIFESTAZIONI A PREMIO PROPONE CHE IN OGNI CONCORSO SIA INSERITA UNA ‘PROVA DI CONSUMO ETICO’ UN CASO DI SUCCESSO: “STRADE PULITE” DI RADIO 105  
   
  Milano, 25 maggio 2005 - Il sociologo Zygmunt Bauman nel suo ultimo saggio ‘Vite di scarto’ (Ed Laterza, € 15) descrive il progresso come un processo di ‘distruzione creativa’ di ogni forma alternativa residua alla società dei consumi. Forma umana o materiale. Di fatto l’urgenza di diffondere comportamenti di “consumo sostenibile” è ormai condivisa da tutti. Miriam Forte, tra le più note consulenti in materia di Manifestazioni a Premio e fondatrice dell’Osservatorio Acpi (Associazione Consulenti Pubblicitari Italiani), sottolinea l’importante ruolo che concorsi e giochi a premio possono avere per lo sviluppo di una cultura ambientalista e più in generale di un’etica del consumo. “Suggerisco al marketing delle aziende e ai creativi della agenzie di inserire nella modalità delle iniziative promozionali, una sorta di prova di rispetto per l’ambiente. Operazioni a Premio, Concorsi etc, sono infatti formidabili strumenti di incentivazione a determinati comportamenti. Perché non utilizzarli per il bene della comunità umana, pur salvaguardando giustamente l’obiettivo del proprio business?”. Un caso esemplare è il concorso “Operazione Strade pulite” di Radio 105 Network iniziato il 2 maggio. “Si articola in due fasi – spiega Miriam Forte - la più importante ai fini dell’impegno ambientale e sociale è la prima: durante il programma pomeridiano Lo Zoo di Radio105, gli ascoltatori, in particolare i residenti a Torino, Bergamo, Bari, Padova, sono invitati a visitare il sito della Radio per lasciare una prova del proprio impegno per la pulizia del suolo pubblico o comunque di una qualche attività che esprima cura dell’ambiente. Senza inficiare il fine commerciale dell’operazione, consolidato poi nella seconda fase, la Radio ha voluto comunque promuovere tra i giovani una coscienza sociale e ambientale. Fino a ieri la parola d’ordine era: consumare!– conclude Miriam Forte - Oggi che rischiamo di consumare anche il nostro futuro, la parola d’ordine deve essere: rispetto per l’ambiente!”.  
     
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