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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Maggio 2005
 
   
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  COMPAGNIA STABILE DEL TEATRO LITTA IN CO-PRODUZIONE CON ASS. CULT. QUINTO SETTANO IL CALAPRANZI (THE DUMB WAITER) DI HAROLD PINTER DEBUTTERÀ - IN PRIMA NAZIONALE - MARTEDÌ 31 MAGGIO  
   
   Milano, 25 maggio 2005 - Ben e Gus sono due killer professionisti, assoldati da una misteriosa organizzazione criminale che comunica con loro in modo oscuro. Solo il nome della città, un indirizzo e poi una Œchiamata¹, che li metterà nelle condizioni di eseguire il loro lavoro: uccidere la vittima indicata. Entrambi non conoscono mai in anticipo l¹identità della loro vittima. E con tutta probabilità questa volta l¹identità della vittima li sorprenderà. Ben e Gus sono chiusi in una stanza e aspettano che la loro prossima vittima entri dalla porta. Ma chi entrerà questa volta dalla Œporta¹? E che cosa accade durante la loro attesa? Dei due Gus è il più tormentato dai dubbi, dai sensi di colpa, e questo lo porta a mostrare i primi cedimenti. Al contrario Ben cerca di reagire al comportamento del compagno, diventando sempre più autoritario nei suoi confronti. Un fatto è certo: Ben e Gus eseguono istruzioni che sembrano senza significato e per questo motivo - diventano sempre più irritabili e di conseguenza, anche involontariamente comici nella loro inquietudine. Ma chi sono in realtà Ben e Gus? Qual è il mondo dal quale provengono? Che cosa voleva raccontarci uno dei più famosi e raffinati drammaturghi della nostra epoca l¹inglese Harold Pinter quando nel 1957 scrisse The Dumb Waiter (tradotto alla lettera il cameriere muto, ma conosciuto come Il calapranzi)? Quando leggo una commedia di Harold Pinter, soprattutto quelle scritte intorno agli anni ¹60, ci trovo qualcosa di misterioso, qualcosa che affiora in superficie, ma che proviene da un mondo sommerso, sotterraneo, oscuro, violento, disperato, e in qualche modo leggendario, perché Pinter a mio parere ha la capacità rara di trasformare la realtà in leggenda moderna. Credo che Pinter - più di qualunque altro autore europeo del Œ900 - abbia saputo scarnificare il linguaggio, creando un inevitabile cortocircuito nella comunicazione delle emozioni. E se penso ad una messa in scena de Il calapranzi non posso non pensare che tutto accade perché c¹è uno scontro in atto fra l¹Oracolo e l¹Architetto, fra Caos e Ordine. Teatro litta Corso Magenta 24 Milano dal 31 maggio al 17 giugno. Www.teatrolitta.it  
     
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