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Notiziario Marketpress di
Venerdì 27 Maggio 2005
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CANTINE APERTE 2005 (1) / TUTTA L’ITALIA ‘IN DEGUSTAZIONE’ DOMENICA 29 MAGGIO 2005. QUASI 1000 AZIENDE DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO ACCOLGONO GLI ENOTURISTI IN UN CLIMA DI FIDUCIA: ENOTURISMO IN CRESCITA SECONDO UN SONDAGGIO DEL CENSIS SERVIZI NELLE AZIENDE DEL MOVIMENTO
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Tutta Italia ‘in assaggio’, da Merano a Marsala, dal Collio al Salento. Sono quasi un migliaio le cantine che domenica 29 maggio 2005, dalle 10 alle 18, accoglieranno gli enoturisti tra vigneti e barriques in occasione di ‘Cantine Aperte’, la manifestazione creata e organizzata da ben 13 anni dal Movimento Turismo del Vino. Quest’anno, all’insegna di un’ospitalità sempre più accurata, qualificata e personalizzata. ‘Cantine Aperte’, infatti, si evolve e nel 2005 diventa laboratorio dei nuovi modi di accoglienza in cantina, in una fase in cui l’enoturismo è ormai una realtà consolidata e imponente. “Il Censis Servizi ha stimato in 4 milioni i ‘praticanti’ del turismo per vino, e se si sono raggiunti risultati del genere è proprio grazie all’impulso delle aziende socie del Movimento, già da tempo organizzate a ricevere ospiti durante tutta la settimana” afferma il presidente nazionale del Movimento Francesco Lambertini. “Da un sondaggio sviluppato da Censis Servizi in collaborazione con le aziende del Movimento del Turismo Vino, l’enoturismo è un prodotto giovane, solido, con buone basi di crescita –conferma Fabio Taiti, presidente del Censis Servizi, durante la presentazione di Cantine Aperte 2005, avvenuta a Roma alla Casina Valadier–. Buone le previsioni per l’anno in corso: presenze in aumento secondo il 44% delle aziende. Dato questo confermato anche dall’andamento dello scorso periodo pasquale: + 7% italiani + 8% stranieri, in netta controtendenza rispetto al dato generale del turismo (- 7% italiani, - 13% stranieri)”. Ma a questo punto, se qualcuno si chiedesse perché un appassionato di vino, magari già esperto e abituato ad ‘andar per cantine’, dovrebbe scegliere proprio la domenica di ‘Cantine Aperte’, quando magari ci può essere un po’ di festoso affollamento… ebbene, sono tanti i motivi che fanno di questo evento un’occasione esclusiva, oltre a quello – non trascurabile - di vedere dove e come si fa il vino, e di vivere ‘dal di dentro’ una zona vitivinicola: primo motivo, la solidarietà di Wine for Life-Programma Dream (iniziativa della Comunità di Sant’Egidio per la lotta all’Aids in Africa) e, localmente, per altri enti come Admo, Unicef, AIL e altri; per scoprire le nuove forme di ospitalità adottate dalle cantine, tra cui spicca l’inedita iniziativa ‘a cena con il vignaiolo’, senza dimenticare il sempre più elevato rigore tecnico delle degustazioni e la pregnanza dei ‘temi’ scelti (con i vitigni autoctoni giustamente da protagonisti); per approfondire la visita del territorio seguendo una delle tante manifestazioni collaterali, come il Raduno di auto d’epoca con Registro Fiat Italiano, i prodotti tipici, gli intrattenimenti, gli eventi di musica, cultura, arte e ambiente: si va da ‘5 castelli nel segno del vino’ e ‘Salviamo un mestiere’ in Campania agli itinerari di trekking fra i vigneti o in bici in Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia; dall’inedito fil rouge fra musica e vino (in Lombardia, con Ron come testimonial) ai qualificati appuntamenti con convegni e talk show sull’enoturismo, nonché i pacchetti turistici, organizzati in Trentino Alto Adige in collaborazione con le APT; o ancora, ‘Venetowineroad’ in Veneto e le nuove guide ‘enoturistiche’ messe in campo dall’Umbria. Ed è un trionfo di prodotti tipici in abbinamento ai vini un po’ ovunque, in Sardegna, Sicilia, Basificata, Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte. Tutte iniziative che trasformano le cantine italiane, in tutte le regioni, nel ‘meeting point’ sia di chi ama il vino, sia di chi si occupa professionalmente di vino; e la domenica di Cantine Aperte in una sorta di grande festa. La grande festa del mondo del vino, che – si stima – determinerà almeno 1.000.000 di presenze nelle quasi 1000 cantine partecipanti (per sapere esattamente quali, data base aggiornato su www.movimentoturismovino.it). Perché quello del Movimento Turismo del Vino è tutto un mondo, un patrimonio formidabile di valori e saperi che si apre all’esterno, ad esperti, turisti, curiosi in una giornata speciale di serrato confronto. Perché nessuno meglio del vignaiolo conosce il suo vino. Nessuno è in grado di trasmettere storie, sensazioni ed esperienze su quel vino, su quel vigneto, su quel territorio, come può fare chi il vino lo produce, chi sul vigneto ‘pesta la terra’ ogni giorno, chi sul territorio lavora e vive. Un mondo che, per consolidare ancora il suo ruolo, dovrà lavorare e investire su tre leve, come emerge dalle stesse aziende del MTV interpellate da Censis Servizi – secondo le aziende del turismo del vino – lavorare ancora: buoni rapporti qualità prezzo; tipicità del prodotto; sviluppo dei brand di azienda e di territorio.
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