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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2005
 
   
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  A LUGANO UNA GRANDE FESTA BAROCCA APPUNTAMENTO MERCOLEDÌ 1 GIUGNO AL PALAZZO DEI CONGRESSI G.F. HÄNDEL THE POWER OF MUSIC: ALEXANDER'S FEAST & CORONATIONS ANTHEMS  
   
  Lugano, 30 maggio 2005 - Era il 19 febbraio del 1736 quando il Teatro del Covent Garden di Londra radunò una enorme folla accorsa per ascoltare la nuova composizione musicale di George Friedrich Händel. In programma l'Ode Alexander's Feast ovvero la messa in musica del componimento poetico datato 1697, che portava la firma di John Dryden, e sviluppato attorno alla tradizione che vuole S. Cecilia patrona della musica. Il successo fu trionfale e continuò fino all'ultima delle 25 esecuzioni che vennero programmate dal 1736 al 1755 rivestendo un importante significato nella carriera artistica di Händel. Giunto a Londra dopo le esperienze germaniche e italiane, egli aveva puntato la sua attenzione nell'ambito dell'opera italiana tanto gradita, con tutte le modifiche del caso, alla nobiltà inglese. I notevoli costi per l'allestimento di opere che chiedevano importanti scenografie e cantanti con pretese di compenso stratosferiche avevano fatto compiere scelte diverse agli impresari teatrali, sorretti dal fatto che un certo tipo di pubblico, non notando agganci ai contesti culturali e sociali inglesi nelle vicende e nelle ambientazioni delle rappresentazioni, se ne erano disinteressati. Händel, che oltre alla vocazione del musicista aveva anche quella dell'impresario, cominciò così ad inserire nelle stagioni teatrali da lui curate alcuni Oratori che portavano la sua firma. Oratori creati utilizzando scene bibliche, testi inglesi e soprattutto allestimenti scenici ridotti, insomma tutto quanto poteva soddisfare la classe media della società londinese. La scelta gli diede ragione con un crescente successo di cui già si aveva avuto sentore con i primi Oratori nei quali Händel si era fatto portatore di un nuovo ed originale linguaggio, dotato di una forte carica espressiva e caratterizzato dal coniugare sezioni solistiche ad ampi passaggi corali. Il che, oltre a riagganciarsi alla tradizione inglese, costituiva un ottimo strumento adattabile alle esigenze della drammaturgia. In Alexander's Feast si assiste al connubio di due discorsi entrambi dotati di notevole forza, quello letterario e quello musicale. Il primo vide Dryden lavorare secondo canoni classici attingendo, quanto alle potenzialità immaginifiche, alla tradizione cinquecentesca, tenendo peraltro conto della possibilità di vedere il testo musicato. E così fu, considerando le stanze in cui si divide il narrato che prende le mosse dalle vicende del macedone Alessandro Magno, giungendo a Cecilia attraverso percorsi che, pur attingendo a verità storiche, poco hanno a che fare con quanto si riscontra negli Acta Martirum. Ma poco importa: nel poeta il desiderio è quello di cantare un'ode che esalti la musica in quanto tale, a costo di scomodare una martire presa in prestito come improbabile patrona di "operatori del settore". Le esigenze testuali fecero da stimolo alla creatività di Händel il quale diede vita a nuove soluzioni formali che gli consentirono di allontanarsi in maniera netta dallo stile dell'opera italiana. Le alternanze tra recitativo secco e aria lasciarono il posto a sette recitativi accompagnati, il cui compito fu di reggere la struttura di collegamento tra le arie e i cori. Cori che hanno lo straordinario compito di rivestire il ruolo che già fu loro nella tragedia greca, intervenendo a commento dell'azione. Non così caratterizzanti le scelte affidate alle singole voci il che, ai fini dello spettacolo, ebbe il vantaggio di far emergere la musica quale unico personaggio e il suo potere di coinvolgimento del pubblico. Un coinvolgimento provocato anche in altri contesti dalla musica di Händel, seppur strutturata secondo modalità diverse. È il caso delle Antiphonae, “Anthems” appunto, che il compositore fu chiamato a comporre in occasione dell'incoronazione di Giorgio Ii, celebrata l'11 ottobre del 1727 nell'Abbazia di Westminster. Musica liturgica, quindi, in osservanza alla tradizione della chiesa di Inghilterra che pone nell’ Anthem, oggi come allora, uno dei punti fermi della propria musica sacra vocale. Nonostante le composizioni di Händel non si conformino fino in fondo alle norme cerimoniali previste per le incoronazioni reali, esse rispondono bene alle esigenze liturgiche e nel contempo mostrano una magnificenza emozionale e strutturale raramente eguagliata. Egli superò i suoi predecessori e la cosa gli risultò possibile perché ben conosceva la musica prodotta prima del suo arrivo a Londra ed i progressivi cambiamenti della musica stessa, ovvero il graduale accostamento al momento vocale di un accompagnamento orchestrale influenzato dai principali maestri operanti nella Cappella Reale inglese. Una premessa ideale e delle basi solide su cui Händel poté poggiare le sue composizioni e dimostrare, una volta di più, quale è il vero “potere della musica”. I Barocchisti Raccolgono l'eredità della Società cameristica di Lugano che a partire dagli anni 50, sotto la guida di Edwin Loehrer, ha svolto un'attività fondamentale per il recupero delle opere vocali e strumentali del Barocco ottenendo successi concertistici e discografici di livello mondiale (tra cui vari dischi d'oro) . Primo violino è l'artista svizzero Duilio Galfetti (noto per le sue incisioni Warner/teldec). Il carattere "latino" delle esecuzioni improntate al virtuosismo e al ritmo equilibrati da una costante melodicità espressiva stimola il plauso del pubblico e della critica che sin dalle prime apparizioni ha scritto in termini entusiastici. Unitamente al Coro della Radio Svizzera in questi ultimi anni, sotto la direzione di Diego Fasolis, ha realizzato diverse produzioni concertistiche e discografiche pluripremiate dedicate a Händel, Vivaldi, Bach, Galuppi, Scarlatti. Per la 24 ore Bach del 2000 "I Barocchisti" hanno realizzato per Euroarte un video dedicato alla parodia bachiana dello Stabat Mater di Pergolesi. Per la Casa discografica svizzera Claves hanno realizzato sempre nel 2000 un Cd dedicato ai concerti di Vivaldi per flauto dolce con il virtuoso zurighese Maurice Steger che ha raccolto ampi consensi e premi discografici (10 Répertoire, 5 Diapason, Disco del Mese Ama, …). Il doppio Cd "Il Mondo alla Roversa" di Galuppi è stato insignito del "premio internazionale del disco" della Fondazione Cini di Venezia.nel 2001 l'orchestra ha registrato un Cd e video per la Tsi con strumenti classici dedicato all'opera di Paisiello "La Morte di Gesù Cristo". Nel 2002 oltre ad una fortunata tournée in Francia, registrazione e concerti con "L'orfeo" di Monteverdi, prima esecuzione moderna de "Le Triomphe de la République" di Gossec e registrazione dell'Oratorio di Natale di Bach.nel 2003 una tournée con il Rias Kammerchor di Berlino (Nantes, Berlino, Bilbao, Lisbona). Presenti nel luglio 2003 al 40mo Festival delle Fiandre a Bruges con un programma dedicato a Händel e a "Le quattro Stagioni" di Vivaldi e rinnovato l'invito nel 2004 per l'esecuzione dei Concerti Brandeburghesi di J.s.bach. Coro della Radio Svizzera, Lugano Fondato nel 1936 da Edwin Loehrer ha raggiunto rinomanza mondiale con registrazioni radiofoniche e discografiche relative al repertorio italiano tra Cinque e Settecento ed è oggi unanimemente riconosciuto come uno dei migliori complessi vocali a livello internazionale. Il Coro si presenta in formazioni variabili da gruppi madrigalistici fino a una sessantina di cantanti provenienti da varie nazioni. Esso è principalmente orientato alla produzione di musica rinascimentale e barocca. Dopo oltre quarant'anni di direzione con Edwin Loehrer, dieci con Francis Travis e tre con André Ducret il Coro è diretto dal 1993 da Diego Fasolis che ha sviluppato una ulteriore ricca produzione concertistica e discografica. Negli anni l'ampia produzione con I monumenti dell'arte vocale italiana e la nuova Loehrer Edition e con le incisioni dirette da Fasolis ha raccolto il plauso della stampa specializzata oltre a numerosi prestigiosi riconoscimenti tra cui Dischi d'oro, Diapason d'or, R10, Stella di Fonoforum, Dischi del Mese Alte Musik Aktuell, 5Diapason, Nomination Grammy Award, Premio internazionale del disco Fondazione Cini, A di Amadeus. Il Coro è dal 1998 ospite previlegiato del Festival delle Fiandre a Bruges dove ha eseguito l'integrale dei Mottetti di Bach, Il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi e il Messia di Händel.nel 2002 ha partecipato ai festeggiamenti per la nuova sala di concerto di Bruges (Città Europea della cultura 2002) con Orfeo di Monteverdi. Nel 2003 per il 40mo Festival è stato protagonista con l'esecuzione dell' oratorio "Israele in Egitto" di Händel. Nel dicembre 2004 è stoto ospite nella Stagione del Lingotto a Torino eseguendo l'Oratorio di natale di J.s.bach. Nello stesso mese a Roma ha eseguito integralmente i Mottetti bachiani nell'ambito dei concerti dell'Università La Sapienza. Nel febbraio 2005, insieme a I Barocchisti, ha inaugurato la mostra "La dolce lingua" al Museo Nazionale svizzero di Zurigo. Direttori ospiti di grande prestigio hanno lodato le qualità musicali e tecniche del complesso che grazie alla struttura flessibile si trova a suo agio dal madrigale all'opera lirica. Pure il repertorio fino ai nostri giorni è frequentato con parecchie prime esecuzioni. Negli ultimi anni hanno collaborato con il coro tra altri: R.clemencic, M.corboz, S.baudo, T. Koopmann, R.king, G. Leonhard, A.lombard, J.c. Malgoire, F.näf, A.parrot, M.radulescu, H.rilling, N.rogers, I.karabchewski, M.venzago. Diego Fasolis Ha studiato a Zurigo organo con Erich Vollenwyder, pianoforte con Jürg von Vintschger, canto con Carol Smith e direzione con Klaus Knall ottenendo quattro diplomi con distinzione. Ha seguito, tra numerosi corsi con docenti di fama internazionale, lezioni di organo e improvvisazione a Parigi con Gaston Litaize e corsi di prassi esecutiva antica con Michael Radulescu a Cremona. E' titolare di diversi premi e lauree internazionali: Primo premio Stresa, Primo Premio e borsa di studio «Fondazione Migros-göhner», «Hegar Preis», Finali del Concorso di Ginevra. Come organista ha eseguito a più riprese le opere integrali di Bach, Buxtehude,mozart,mendelssohn, Franck e Liszt. Notevole pure l'impegno nel campo della composizione. Dal 1986 collabora in seno alla Rtsi quale musicista e direttore e dal 1993 è Maestro stabile dei complessi vocali e strumentali della Radio Televisione Svizzera e dal 1988 de «I Barocchisti». Ha diretto l'Orchestra della Svizzera italiana e ha rapporti di collaborazione come maestro ospite con complessi di primo piano internazionale tra i quali: Rias Kammerchor Berlin, Sonatori de la Gioiosa Marca, Concerto Palatino, Orchestra e Coro dell'Arena di Verona, Orchestra Accademia e Coro della Filarmonica della Scala di Milano, Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera di Roma, Orchestra da camera di Basilea. Diego Fasolis, ritenuto uno dei più interessanti interpreti della sua generazione, unisce alla versatilità e al virtuosismo un rigore stilistico apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionali che lo seguono in importanti consessi concertistici europei e tramite registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche (circa 50 Cd per Arts, Chandos, Bbc, Amadeus, Divox, Naxos) insignite dei più ambiti riconoscimenti della stampa specializzata. Per la sua conoscenza in campo vocale e strumentale è spesso ospite di associazioni musicali quale direttore, docente e membro di giurie internazionali. Lynne Dawson Nata a York, in Inghilterra, è riconosciuta come uno dei soprani più versatili e noti della Gran Bretagna, con esperienze che comprendono recital, opere, concerti e registrazioni a livello internazionale. Balzata all'attenzione del grande pubblico per essere stata chiamata, nel 1997, ai funerali di Diana, Principessa del Galles, vi ha cantato il Libera me dal Requiem di Giuseppe Verdi che ha messo ancor più in luce le sue potenzialità espressive, confermandola come una delle artiste più internazionalmente ricercate. Ha lavorato con i più famosi direttori d'orchestra tra i quali Giulini, Barenboim, Metha, Ashkenazy, Harnoncourt, Blomstedt, Gardiner, Davis, Marriner, Minkowski. Si è esibita nei più importanti teatri inclusi La Scala, Concertgebouw, Festspielhaus, Teatro Colon, Le Chatelet e in molte occasioni alla Royal Albert Hall. Ha interpretato numerosi ruoli operistici dal repertorio barocco a quello contemporaneo. Molte le collaborazioni con le grandi orchestre, tra queste quelle dei Wiener Philarmoniker, i Berliner Philarmoniker, la Boston Symphony Orchestra, l'Orchestra dell'Età dell'Illuminismo, l'Academy of Acient Music, Les Musiciens du Louvre, prendendo parte a festival quali Salisburgo,vienna,aix-en-provence. Oltre sessanta le sue realizzazioni discografiche registrate per le maggiori etichette come Emi, Sony, Decca, Dgg, Philips, Harmonia Mundi, Hyperion, Chandos, Collins Classics. Charles Daniels È stato allievo e corista del King's College di Cambridge e in seguito del Winchester College. Dopo un periodo quale lettore di scienze naturali e musica a Cambridge, ha vinto una borsa di studio al Royal College of Music di Londra dove ha studiato con Edward Brooks.vincitore della Grimsby International Competition e finalista nel 1986 al Gkn English Song Award dove ha vinto il “Huber Parry Prize” per il miglior programma del concorso, si è esibito in Israele, Australia, Nuova Zelanda, Canada e in tutta Europa. Collabora regolarmente con l'ensemble De Nederlandse Bachvereniging e con il Coro della Radio Svizzera diretto da Diego Fasolis. Ha eseguito con Sir John Eliot Gardiner, il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloist alcune Cantate di Bach ad Arnstadt nell'ambito di “The Bach Cantata Pilgrimage”. In Inghilterra ha eseguito la Messa in si minore di Bach con la Scottish Chamber Orchestra, la Messa in mi bemolle di Schubert con la London Philharmonic Orchestra, La giara di Casella con George Benjamin e la Bbc National Orchestra of Wales, Diocletian di Purcell con l'Academy of Ancient Music alla Westminster Abbey per la rassegna Bbc Millenium Live 2000 e nel 2005 con il Coro della Radio Svizzera e I Barocchisti. È ospite regolare di festival quali Bbc Promenade Concerts, Festival delle Fiandre a Bruges, Aix-en-provence, Halle Händel-festspiele e Montpellier. È stato in tournée con Atys di Lully all'Opéra Comique di Parigi,montpellier,madrid e New York. In campo discografico ricordiamo l'Oratorio di Natale di Bach con Andrew Parrott, la Messa di Santa Cecilia di Haydn e Vêpres aux Jésuites di Charpentier con il Gulbenkian Choir and Orchestra e Michel Corboz. Christian Senn Nato in Cile nel 1973 è risultato vincitore del concorso “Giovani Talenti” di Concepciòn nel 1996 e nel 1997. Nel 2001 ha vinto il concorso per l'ammissione all' “Accademia per giovani cantanti lirici” presso il Teatro alla Scala di Milano. Vasto è il suo repertorio concertistico prevalentemente orientato sulla musica barocca. Nell'ambito operistico ha debuttato nel ruolo di “Uberto” nella Serva Padrona di Pergolesi al Teatro Sperimentale dell'Accademia di Brera e a Trondheim in Norvegia e nel ruolo di Schaunard nella Bohème di Puccini a Milano. Ha partecipato all'allestimento di Un giorno di Regno di Verdi e alla Madama Butterfly al Teatro alla Scala di Milano.ha recentemente interpretato “Taddeo” nell'Italiana in Algeri al festival rossiniano di Wildbad. È stato “Figaro” ne Il Barbiere di Siviglia a Lima per la regia di L. Alva ed ha di recente debuttato in Italia lo stesso ruolo nei teatri di Cremona, Ravenna, Como, Pavia, Bergamo, Brescia. Tra i prossimi impegni: “Bajazet” nel Bajazet di Vivaldi con F. Biondi a Tenerife; Las Palmas; Valencia; Berlino. “Uberto” ne La Serva Padrona con l'Accademia alla Scala e il Combattimento di Tancredi e Clorinda con Il Giardino Armonico a Schwetzingen, Martigny e Vaduz. Mercoledì 1 giugno ore 20.30 Palazzo dei Congressi, Lugano Per informazioni: +41 91 800.82.40 lunedì, martedì e giovedì dalle 14.00 alle 17.30.  
     
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