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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2005
 
   
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  LA CAMERA DEI DEPUTATI AMERICANA PONE ALL'ORDINE DEL GIORNO LA QUESTIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI  
   
  Bruxelles, 30 maggio 2005 - La Camera bassa del Congresso statunitense, la Camera dei deputati, ha votato a favore di un disegno di legge volto a eliminare le restrizioni al finanziamento federale a favore della ricerca nel campo delle cellule staminali di embrione. Ciò presuppone la possibilità di uno scontro con colui che per primo introdusse le restrizioni al finanziamento pubblico nel 2001, il Presidente americano George W. Bush, che ha promesso di opporre il veto al disegno di legge qualora dovesse essere approvato alla Camera alta del Congresso, il Senato americano. Il disegno di legge è passato con 238 voti contro 194, un numero che non è sufficiente per raggiungere la maggioranza dei due terzi necessaria per scavalcare il veto presidenziale. Se George Bush dovesse effettivamente esercitare il suo diritto di veto, sarebbe la prima volta in tutto il suo mandato. Le dichiarazioni rilasciate di recente dal Presidente americano lasciano tuttavia intendere che sarebbe indubbiamente disposto a ricorrere al veto per arrestare il percorso di un disegno di legge da lui considerato "un errore". "Questa legge ci farebbe oltrepassare una soglia etica critica creando nuovi incentivi per la continua distruzione della vita umana in fieri", ha osservato George Bush prima del voto il 24 maggio. "Superare quella soglia sarebbe un errore enorme". Nel corso del dibattito precedente il voto, il deputato repubblicano Charlie Bas si è espresso a favore delle proposte, sollecitando i colleghi a concentrarsi sulle terapie e le cure che potrebbero derivare dalla ricerca sulle cellule staminali di embrione. "Se l'America si asterrà in virtù di un principio morale e non consentirà il proseguimento di una ricerca scientifica adeguata sotto l'egida dell'Istituto sanitario nazionale, compirà un gesto irragionevole, a mio parere", ha affermato. Di fatto, un gruppo di deputati contrari al diritto di aborto ha effettivamente votato a favore del disegno di legge per le promesse in campo medico che le cellule staminali di embrione possono offrire. "Chi può dire che prolungare la vita non sia schierarsi a favore della vita?", ha dichiarato la deputata repubblicana Jo Ann Emerson, che sostiene di avere alle spalle un passato "perfettamente" favorevole alla vita. "Devo seguire il mio cuore sulla questione, e non posso che esprimermi a favore". Gli oppositori del disegno di legge osservano però che non è ancora stato dimostrato che la ricerca sulle cellule staminali di embrione possa effettivamente produrre cure, e che anche se fosse così, finanziare tale ricerca con i soldi dei contribuenti sarebbe sbagliato. "Nella vita dei cittadini e delle nazioni ci sono degli errori a cui non si può rimediare", ha fatto notare il leader della maggioranza repubblicana nella Camera dei deputati, Tom Delay. "Se vogliamo concedere al piccolo embrione una parvenza di rispetto e dignità, non possiamo utilizzare in buona fede i soldi dei contribuenti per distruggerlo". Benché non sia stata ancora fissata alcuna data per il voto del Senato sul disegno di legge, circola voce che il capogruppo repubblicano della Camera alta Bill Frist sia sottoposto a pressioni crescenti per consentire lo svolgimento di un dibattito nel prossimo futuro. Nel frattempo Tom Delay, analogamente al Presidente Bush, sta sollecitando l'adozione di un altro disegno di legge, che garantirebbe il finanziamento federale alla ricerca che utilizza cellule staminali derivate dal sangue del cordone ombelicale e da donatori adulti, e che ha già superato favorevolmente una votazione in seno alla Camera dei deputati con 431 voti a favore e 1 contrario.  
     
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