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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2005
 
   
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  L'UEAPME CHIEDE ALLA PRESIDENZA LUSSEMBURGHESE DI NON RIDURRE IL BILANCIO DESTINATO ALLA COMPETITIVITÀ  
   
  Bruxelles, 30 maggio 2005 - Il taglio delle spese per la ricerca e sviluppo (R&s) rappresenterebbe un notevole passo indietro, dichiara l'Unione europea dell'artigianato e delle piccole e medie imprese (Ueapme) rispondendo ad una proposta avanzata dalla Presidenza lussemburghese che prevede di ridurre di 50 miliardi di euro le risorse a favore dei programmi per la ricerca e la competitività. In un intervento alla conferenza su "Competitività e innovazione per le Pmi: discussione del nuovo programma per la competitività e l'innovazione (Pci)", svoltasi a Bruxelles il 24 maggio, il segretario generale dell'Ueapme Hans-werner Müller ha espresso la propria contrarietà riguardo a tale proposta, definendola un "grave errore". "È scandaloso che gli Stati membri stiano proponendo di ridurre drasticamente la quota di bilancio assegnata alla ricerca e innovazione a meno di due mesi dalla decisione di dare priorità alla crescita e alla creazione di posti di lavoro nell'Unione europea. Come potrebbe migliorare l'economia europea se la spesa in questi settori viene tagliata?", ha affermato il signor Müller. "È opinione ampiamente condivisa che l'Unione europea stia rimanendo ben indietro rispetto ad altre economie globali, eppure la Presidenza propone una netta riduzione delle spese a favore delle iniziative finalizzate a risolvere questo problema. Si tratta di una proposta autodistruttiva", ha aggiunto. Secondo l'Ueapme, il nuovo programma per la competitività e l'innovazione (Pci) dovrebbe essere reso più concreto assegnando finanziamenti specifici per promuovere l'innovazione nelle piccole imprese. A tal fine, nell'ambito del Pci dovrebbe essere esplicitamente riservata un'attenzione prioritaria nei confronti delle Pmi, come nel caso del precedente programma pluriennale, dedicato "in modo specifico alle piccole e medie imprese". L'ueapme sostiene inoltre che il Pci dovrebbe essere utilizzato quale strumento per attuare le dieci linee d'azione della Carta per le piccole imprese. È necessario evitare altresì una definizione restrittiva del termine "innovazione" nel quadro del Pci. Attualmente il programma dedica un'attenzione sproporzionata alle imprese ad alta tecnologia e a rapida crescita, a scapito della maggior parte delle piccole imprese, le quali a loro volta possono offrire un importate contributo nel settore dell'innovazione, ritiene l'Ueapme. L'ueapme ha colto l'occasione offerta dalla conferenza, intesa ad informare gli europarlamentari in merito al programma per la competitività e linnovazione, per chiedere al Parlamento europeo di concentrarsi su specifici aspetti quali attribuire priorità alle valutazioni d'impatto specifiche per le Pmi e aiutare le microimprese e le imprese di nuova creazione ad affrontare i problemi incontrati nell'accedere ai finanziamenti per l'innovazione. "Tagliare le spese in settori come la ricerca e linnovazione sarebbe compiere un passo indietro, che comprometterebbe gli impegni assunti dai capi di Stato di concentrarsi sulla strategia di Lisbona su crescita e occupazione", ha concluso Hans-werner Müller.  
     
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