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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2005
 
   
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  LE RADICI DELLA NAZIONE SIMBOLI D'APPARTENENZA ROMA, COMPLESSO MONUMENTALE DEL VITTORIANO 2 GIUGNO - 18 SETTEMBRE 2005  
   
  Roma, 30 maggio 2005 - Nel 2011 si celebrerà il 150° anniversario dell'Unità d'Italia: il grandioso progetto Le Radici Della Nazione attraverso una serie di eventi che si svilupperanno fino al 2011 vuole mettere in luce come nei secoli, dalla nascita delle prime comunità cittadine fino all'Unità d'Italia, affiorino dei caratteri specifici che connotano le singole realtà territoriali, caratteri che permangono, seppur con valore diverso, anche dopo l'Unità nazionale. L'iniziativa Le Radici Della Nazione, voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati, ha come promotore il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Rocco Buttiglione. Prestigioso il Comitato Scientifico che è composto dal Prof. Sabino Cassese, dal Prof. Giuseppe de Vergottini, dal Prof. Giuseppe Galasso, dal Prof. Louis Godart, dal Prof. Francesco Margiotta Broglio, dal Prof. Piero Melograni, dal Prof. Salvatore Settis e dal Prof. Claudio Strinati. Presidente: Prof. Giuseppe Talamo. Il Comitato Tecnico-organizzativo è presieduto dall'Ing. Luciano Marchetti. Il coordinamento generale dell'intera iniziativa è di Alessandro Nicosia. Il Progetto Le Radici Della Nazione (2004 - 2011) Come suggerisce il titolo dell'intero progetto, l'obiettivo è risalire a Le Radici Della Nazione attraverso circa otto secoli dimostrando l'unità nella diversità. Nel cammino verso l'Unità d'Italia culminato nel 1861, i valori delle comunità sparse nella penisola non si sono mai smarriti bensì hanno continuato a persistere, a rimanere perennemente sottesi, a rispecchiarsi qua e là in un continuo "gioco" di rimandi e richiami. Ecco dunque che le Italie di Federico Ii, dei Comuni e delle Signorie, delle Repubbliche marinare di Venezia e Pisa, Amalfi e Genova, della Firenze di Dante e delle piccole patrie dei guelfi e ghibellini, contenevano già in fieri certi sviluppi dinamici di uno spirito comune nella civiltà linguistica, letteraria, artistica ed economica che convergerà secoli dopo nell'Italia unita. Sette le mostre che verranno realizzate: "Simboli d'Appartenenza" (2005), "Il governo del territorio" (2006), "Arti e mestieri" (2007), "Apprendere e comunicare" (2008), "Oltre i confini dell'anima" (2009), "Italia ed Europa. La circolazione dell'esperienza" (2010), "Le radici della nazione" (2011). Di taglio monografico, le esposizioni mettono in luce come dalla singolarità si giunga all'Unità nazionale, nella quale permangono dei caratteri distintivi pur all'interno di un quadro generale unitario. Per ogni tappa espositiva, si è adottata come linea guida una espressione tratta dalla Costituzione Italiana, in modo da evidenziare come questa rappresenti la sintesi storica del processo dell'unificazione nazionale. Il visitatore conoscerà le fonti della storia nazionale attraverso testimonianze documentarie provenienti dagli archivi e materiali visivi quali incisioni, dipinti, fotografie. Particolarmente importante l'apporto dell'Archivio Storico dell'Istituto Luce che ha appositamente selezionato a corredo dell'intera iniziativa alcuni filmati storici. Materiali multimediali permetteranno inoltre di contestualizzare nel tempo e nello spazio le opere esposte. La Mostra "Simboli D'appartenenza" "La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso". Così recita l'articolo 12 della Costituzione Italiana. La storia d'Italia è costellata di simboli d'appartenenza, dalle insegne delle comunità cittadine del Medioevo, agli stemmi gentilizi delle grandi signorie civiche, ai santi patroni, ai monumenti cittadini e nazionali. Oggi l'unità della patria e la libertà dei cittadini sono riassunte in un solo simbolo: il tricolore italiano verde, bianco e rosso. La mostra "Simboli d'Appartenenza" ospitata nella Gipsoteca, nelle Scalee lato Ara Coeli e nella Sala Militari Internati del Complesso del Vittoriano dal 2 giugno al 18 settembre 2005, vuole offrire una selezione di temi o motivi che hanno costituito e spesso costituiscono ancora oggi i simboli della nazione: dal Tricolore al simbolo della Repubblica, dall'immagine dell'Italia ai moderni stemmi delle città e delle regioni italiane. La storia dell'Italia, infatti, affonda le sue radici all'interno di una varia e complessa stratificazione di personaggi, vicende, idee e simboli. Simboli che hanno consentito l'identificazione di una collettività assai differenziata all'interno di un unico stato unitario che si è venuto a creare non come semplice somma di parti diverse ma come denominatore comune di diversi accenti locali. L'unione delle città, delle regioni all'interno di un contesto condiviso ed aggregante. Come afferma Giuseppe Galasso, "la frequenza che ha assunto negli ultimi due o tre decenni del secolo Xx la discussione politica e storiografica sulle questioni delle identità - locali, nazionali, culturali - può aver instillato nella cultura corrente l'opinione che quello dell'identità sia un tema antico sia per la politica che per la storiografia... Possiamo rintracciare vestigia ed elementi di questioni, caratterizzazioni e discussioni di identità in ogni epoca e circostanza storica… Tuttavia, è soltanto dagli inizi e, soprattutto, dalla metà del secolo Xx in poi che nella storiografia la questione dell'identità è andata prendendo il rilievo che poi è apparso scontato fino a determinare l'opinione, dalla quale abbiamo preso le mosse, circa il carattere antico e consolidato di tale questione sul piano del dibattito politico e della discussione storiografica". L'esposizione "Simboli d'Appartenenza" affronta dunque tematiche quali l'identità e l'appartenenza, la bandiera nazionale, il simbolo della Repubblica, la maglia azzurra come simbolo di identità, le onorificenze della Repubblica, in un percorso che spazia da "I simboli dell'Italia dallo Stato unitario alla Repubblica" a "Il Vittoriano, un simbolo per la nazione", da "L'italia nelle monete e nei francobolli" alle "Immagini dell'Italia nella cultura popolare". Ad illustrare questo cammino, una vasta selezione di antiche bandiere storiche che hanno accompagnato l'Italia dal Regno d'Italia alla Repubblica, opere di artisti italiani tra '800 e '900 che illustrano l'evoluzione dell'immagine dell'Italia e del Tricolore, San Francesco e Santa Caterina patroni d'Italia come esempio di culto religioso e devozione nella penisola, fotografie storiche che fanno rivivere l'immagine più vera dell'Italia, lo sport come fenomeno di aggregazione, la storia del simbolo della Repubblica nei documenti conservati presso l'Archivio Centrale dello Stato, l'iconografia della nazione attraverso libri, monete, francobolli e attraverso inni, canzoni, motivi musicali. Importanti i prestiti provenienti, ad esempio, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dal Sacrario delle Bandiere, dall'Archivio Centrale dello Stato, dal Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma; e poi, ancora, dal Mart di Rovereto, dall'Armeria Reale di Torino, dalla Galleria d'Arte Moderna di Genova, dai Civici Musei di Storia e Arte di Trieste, dall'Accademia di Belle Arti di Carrara, dal Museo della Nazionale di Calcio di Firenze. Il percorso della mostra: Ricorrenze e centenari; I simboli delle città; La bandiera Tricolore; Iconografia dell'Italia; L'italia nella Pubblicità e nelle Esposizioni Universali; I Santi patroni: San Francesco e Santa Caterina; L'immagine dell'Italia nella tradizione popolare; Un monumento per la nazione: il Vittoriano; Figure Simboliche; Il volto amato dell'Italia; Primati italiani; L'italia nello Sport; Storie d'Italia; L'immagine dell'Italia tra didattica e divulgazione; Il Simbolo della Repubblica; Onori di stato; Inni, canzoni, motivi musicali. Per informazioni: tel. 06/69202049  
     
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