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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2005
 
   
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  TRIESTE: PRESENTATA LA CARTA EUROPEA DEI RICERCATORI L’OBIETTIVO È INCENTIVARE LE PROFESSIONI DELLA RICERCA, CON UGUALI DIRITTI, DOVERI E OPPORTUNITÀ IN TUTTA EUROPA  
   
  Trieste 1 giugno 2005 - Si è tenuta ieri a Trieste la presentazione ufficiale italiana della Carta Europea dei Ricercatori, emanata l’11 marzo scorso dalla Commissione Europea per incentivare e regolare a livello europeo le professioni della ricerca. La Carta rappresenta uno dei punti di arrivo qualificanti scaturiti dalla Comunicazione “Una strategia di mobilità per lo Spazio Europeo della Ricerca” del giugno 2001, con cui veniva proposto un piano per “valorizzare, attirare e trattenere risorse umane qualificate nella ricerca e promuovere l’innovazione” in Europa. La Carta definisce in particolare ruoli e responsabilità dei ricercatori e dei loro datori di lavoro o enti finanziatori. Il suo obiettivo è garantire che l'interazione tra queste parti conduca allo sviluppo, al trasferimento e alla condivisione di conoscenze, nonché allo sviluppo delle carriere professionali. Legato alla Carta Europea dei Ricercatori è il Codice di condotta per l'assunzione dei ricercatori, che ha invece lo scopo di migliorare il reclutamento, di rendere più eque e trasparenti le procedure di selezione e di favorire il ricorso a criteri più ampi per valutare l'esperienza e le competenze dei ricercatori. Questi due documenti hanno l’ambizione di contribuire a rendere la ricerca una carriera attraente e conferiscono ai ricercatori gli stessi diritti e doveri in tutta l’Unione, a dispetto dell’estrema disparità di trattamenti oggi esistente. Il Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002 ha fissato l’obiettivo di portare entro il 2010 gli investimenti per la ricerca al 3% del Pil degli Stati Ue. Ciò necessita di un investimento anche sul versante delle risorse umane che permetta di aumentare di altre 700 mila unità il numero dei ricercatori europei. Ne consegue l’opportunità di far sì che l'Europa diventi più attraente per i ricercatori, fornisca loro prospettive di carriera a lungo termine, migliorandone le condizioni di lavoro, valorizzandone la professionalità, facilitando la mobilità, promuovendo la partecipazione delle donne nel settore. La Carta e il Codice fissano le linee guida cui dovranno attenersi gli Stati membri, i datori di lavoro, le organizzazioni finanziatrici e i ricercatori. I due documenti abbracciano tutti gli aspetti della ricerca nel pubblico e nel privato, a prescindere dal tipo di contratto, dallo status giuridico del datore di lavoro o dal tipo di organizzazione in cui viene svolto il lavoro. La Carta, inoltre, ha lo scopo di contribuire al successo della produzione, del trasferimento e della condivisione di conoscenze e allo sviluppo della carriera dei ricercatori. Quanto al Codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori, si propone di migliorare e rendere più trasparenti ed efficaci le procedure di selezione e reclutamento del personale scientifico. L’idea è che il giudizio di merito non tenga conto soltanto del numero delle pubblicazioni ma anche di altri parametri, quali attività di insegnamento, supervisione, lavoro di gruppo, trasferimento di conoscenza e attività di gestione e divulgazione al pubblico. “Nelle attività di ricerca e innovazione, la formazione delle risorse umane, in particolare dei ricercatori, è un fattore determinante per la competitività dell’Europa – ha sottolineato il presidente di Area Science Park, Maria Cristina Pedicchio. Non è un caso, infatti, se a questo tema la Commissione Europea riserverà un ruolo fondamentale nel prossimo Programma Quadro della Ricerca, prendendo in considerazione in particolare aspetti quali la mobilità tra pubblico e privato, le competenze trasversali, le capacità manageriali, la mobilità intellettuale e internazionale”. Il convegno odi Trieste, organizzato da Area in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ha fornito inoltre l'occasione per un approfondimento sugli strumenti per la mobilità dei ricercatori (opportunità di finanziamento, portale per la mobilità dei ricercatori, Network europeo dei centri di mobilità), nonché per presentare il Centro di Mobilità Era-more e lo Sportello Apre Friuli Venezia Giulia - Trieste, operativi presso Area da marzo 2005.  
     
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