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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Giugno 2005
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LA COMMISSIONE EUROPEA DEFINISCE LA STRATEGIA PER IL DIGITALE DEL FUTURO |
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Bruxelles, 6 giugno 2005 - La diffusione delle connessioni ad Internet ad alta velocità a banda larga è in rapida crescita, secondo i nuovi dati resi noti il 1° giugno da Viviane Reding, commissario responsabile della Società dell'informazione e dei mezzi di comunicazione. Esistono già 40 milioni di linee a banda larga nella Ue, pari ad un aumento del 70 per cento rispetto all'anno scorso, secondo quanto afferma il Commissario, che giustifica l'aumento citando la competizione determinatasi tra gli operatori del mercato per fornire ai consumatori un accesso a Internet più veloce e a prezzo inferiore. Basandosi su questi dati la Commissione ha presentato una strategia quinquennale denominata "i2010: società europea dellinformazione 2010" volta ad imprimere un nuovo impulso alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla crescita nei settori della società dell'informazione e dei mass media, nonché a favorire l'economia digitale. "Per molti anni gli esperti hanno parlato di convergenza digitale delle reti di comunicazioni, dei contenuti e dei dispositivi multimediali", afferma la Reding. "Oggi vediamo realizzata questa convergenza digitale. Voice over Ip, Web-tv, musica online, film su telefoni cellulari, tutto questo è realtà. Per promuovere l'investimento in questo settore promettente dell'economia dobbiamo fornire all'economia digitale europea un quadro normativo coerente, che sia orientato al mercato, flessibile e a prova di futuro. Dobbiamo inoltre incanalare la nostra spesa per la ricerca sulle tecnologie chiave dell'informazione e della comunicazione, per esempio la nanoelettronica". Per quanto vengano installate ogni giorno 45.000 connessioni Internet ad alta velocità nelle abitazioni e negli uffici di tutta la Ue dei 25, la spesa per la tecnologia dell'informazione e della comunicazione (Tic) è ancora inferiore a quella di Usa e Giappone. "Se l'Europa non prenderà l'iniziativa lo faranno gli altri", ha dichiarato la Reding nel corso di una conferenza stampa il 1° giugno, spiegando che la Commissione sta premendo per ottenere un aumento dell'80 per cento sugli investimenti nelle Tic a partire dal 2007, anche se questo dovesse implicare un taglio alla spesa comunitaria in altre aree. L'iniziativa i2010, la prima della Commissione ad essere adottata in base alla nuova strategia di Lisbona della Ue, sarà finanziata dal Settimo programma quadro (7Pq) e dal Programma per la competitività e l'innovazione (Pci), che stanzieranno rispettivamente 1,8 miliardi e 802 milioni di euro per dare un nuovo impulso all'innovazione derivante dall'utilizzo delle Tic. La strategia i2010 si fonda su tre pilastri: riunire, per la prima volta, tutti gli strumenti normativi della comunicazione digitale, audiovisiva ed elettronica per realizzare un quadro normativo aperto e orientato al mercato, rivolto all'economia digitale; aumentare l'investimento Ue nella ricerca sulle tecnologie Tic; promuovere una società dell'informazione europea inclusiva. Riferendosi al primo pilastro, la Reding ha sottolineato: "Entro il 2010 vogliamo avere il 50 per cento di tutte le famiglie della Ue collegate a reti ad alta velocità a banda larga che offrano prestazioni pari almeno a 10 Megabits al secondo". Rifacendosi quindi al secondo pilastro, il Commissario ha evidenziato che Usa e Giappone investono più di un terzo della spesa complessiva privata e pubblica per la ricerca nelle Tic, mentre l'Europa si attesta attualmente al 20 per cento circa. "Ecco perché con la strategia i2010 propongo di aumentare la spesa europea per la ricerca dell'80 per cento a partire dal 2007", ha spiegato. "Un euro investito nel Pq [programma quadro] determina un guadagno netto di sette euro. Questo dimostra che la nostra spesa per la ricerca ci procura un ottimo ritorno degli investimenti! Gli industriali di tutta Europa, grandi e piccoli, concordano con me su questo punto. E desiderano prendere parte alle nostre piattaforme tecnologiche europee, per esempio quelle sulla nanoelettronica, sui sistemi on integrati e sulle comunicazioni mobili. Si tratta dei settori in cui la tecnologia europea è leader, lo potrebbe diventare o lo dovrebbe rimanere", ha aggiunto la Reding. Concludendo sul terzo pilastro, che invita a "inclusione e servizi migliori per i cittadini e la qualità di vita", il Commissario ha dichiarato che la strategia i2010 propone tre iniziative di punta nel campo delle Tic: mezzi delle Tic per favorire l'assistenza a domicilio agli anziani; veicoli intelligenti più capaci, sicuri ed ecologici; biblioteche digitali che mettano a disposizione di tutti la multimedialità e la cultura europea multilingue entro il 2007. Plaudendo all'iniziativa i2010, Michael Bartholomew, direttore di Etno, l'associazione di operatori di rete delle telecomunicazioni in Europa, ha dichiarato: "Una delle maggiori sfide dell'iniziativa sarà quella di sviluppare un pacchetto di politiche volte a stimolare la concorrenza e, al tempo stesso, a creare gli incentivi all'innovazione nelle reti e nelle tecnologie per i servizi del futuro. È essenziale che i2010 fornisca un quadro di sostegno per una revisione completa della specifica normativa vigente per il settore, in modo da rispecchiare le realtà del mercato attuali e future". Per avere accesso al testo completo della strategia i2010, http://europa.Eu.int/information_society/eeurope/i2010/docs/launch/com_229_i2010_310505_en.pdf
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