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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Giugno 2005
 
   
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  LA COMMISSIONE EUROPEA DELINEA LA NUOVA STRATEGIA PER L'INDUSTRIA FARMACEUTICA  
   
  Bruxelles, 6 giugno 2005 - Il commissario europeo per l'Industria e le imprese Günter Verheugen ha delineato una strategia per il miglioramento della competitività dell'industria farmaceutica in seno all'Unione europea. La strategia, basata su tre caratteristiche centrali, comprende incentivi finanziari a sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi) e delle start-up, che costituiscono una componente essenziale del settore biofarmaceutico europeo. "L'europa è giunta ad una svolta fondamentale per quanto riguarda il futuro del settore farmaceutico europeo", ha dichiarato Verheugen. "Questo settore, che rappresentava un bastione dell'innovazione europea e la "farmacia del mondo" è sempre più minacciato [...]. L'europa deve decidere se vuole continuare ad essere un esponente leader dell'innovazione farmaceutica o se intende semplicemente farsi da parte, lasciando tale compito ad altri". "Non ho intenzione di farmi da parte", ha continuato il Commissario. "Non solo il settore farmaceutico è vitale per la nostra base economica e scientifica, ma sarà anche uno degli elementi principali nelle enormi sfide sanitarie che domineranno l'agenda politica nel prossimo futuro. Ma è necessario un impegno altrettanto forte dell'industria per mantenere il ruolo dell'Europa quale centro fondamentale per l'innovazione". La strategia della Commissione per il settore farmaceutico è volta ad aumentare gli spazi adatti all'innovazione e agli investimenti, tramite una riflessione sulle modalità per dare maggiore flessibilità di mercato al settore e il miglioramento sia della qualità dell'informazione fornita ai pazienti sia della sicurezza di questi ultimi. Per ristabilire la leadership dell'Eu per quanto riguarda ricerca e sviluppo (R&s) nello strategico settore biofarmaceutico, la Commissione ha proposto un incremento significativo, fino a 73,2 miliardi di euro, della spesa per R&s nell'ambito del Settimo programma quadro (7Pq). Secondo il commissario Verheugen, le scienze della vita e la biotecnologia otterranno benefici significativi dal pianificato aumento: i contributi annuali destinati alle scienze della vita saranno infatti più che duplicati. La ricerca in materia di sanità, quale parte importante delle scienze della vita, trarrà particolare beneficio da tali stimoli. Inoltre, ha aggiunto, tale sostegno dovrebbe avere un significativo effetto leva sugli investimenti pubblici e privati nella ricerca. Parallelamente, la Commissione ha proposto un nuovo programma, per cui saranno stanziati 2,6 miliardi di euro, dedicato all'imprenditorialità e all'innovazione, a sostegno delle Pmi e delle start-up. La "piattaforma strategica" di recente definizione sarà cruciale per promuovere la competitività dell'Europa negli ambiti della ricerca e dello sviluppo tecnologico, ha proseguito Verheugen, spiegando che tale piattaforma riunirà tutte le parti interessate, al fine di mettere in comune le risorse per creare valore aggiunto. Per aumentare la competitività, la Commissione indagherà le modalità con le quali garantire all'industria una maggiore flessibilità nel fissare i prezzi, senza compromettere la capacità degli Stati membri di tutelare i loro bilanci destinati alla sanità. Inoltre, ha spiegato il Commissario, la presente riflessione dovrebbe tenere in considerazione la velocità di accesso al mercato, l'abolizione del controllo dei prezzi per i medicinali che non rientrano nell'ambito delle competenze statali, il commercio parallelo e l'impatto della direttiva "Trasparenza". Per quanto riguarda il miglioramento dell'informazione e della sicurezza per i pazienti, la Commissione istituirà un partenariato pubblico-privato per migliorare le condizioni di accesso del pubblico a un'informazione di qualità sui medicinali. Le recenti preoccupazioni per la sicurezza hanno sottolineato l'esigenza di riesaminare la vigilanza sui farmaci in Europa; l'obiettivo della Commissione è, quindi, giungere a un dibattito pubblico per prendere in considerazione le opzioni esistenti per migliorare l'uso sicuro dei medicinali a livello sia nazionale sia europeo. Una revisione della vigilanza sui farmaci a livello nazionale ed europeo è già stata commissionata. Pur accogliendo con favore l'iniziativa, la Federazione europea delle associazioni e delle industrie farmaceutiche ha avvertito che i governi europei sono divenuti troppo "accomodanti e compiacenti" e non si sono accorti che la sanità è un investimento, non un costo. "Le proposte tese ad incrementare i finanziamenti sono incoraggianti", ha dichiarato Tom Mckillop dell'Astrazeneca Plc. "Ma vale la pena far notare che gli Stati Uniti investono cinque volte più del Pil medio europeo in R&s". Ha inoltre manifestato la propria preoccupazione sul fatto che l'iniziativa si riveli una "tipica soluzione europea" rallentata dai regolamenti.  
     
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