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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Giugno 2005
 
   
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  LE MULTINAZIONALI INVITANO AD OPERARE UNA "REVISIONE FONDAMENTALE" DEI PROGRAMMI QUADRO  
   
   Bruxelles, 6 giugno 2005 - Secondo la Philips, società multinazionale del settore elettronico, è necessaria una "revisione fondamentale dell'intero sistema di attuazione procedurale finanziario e amministrativo del programma quadro". Philips ha preso parte a quasi 1.000 progetti di ricerca nell'ambito dei programmi quadro comunitari che si sono succeduti dal loro lancio nel 1984. La partecipazione è diminuita negli anni recenti, tuttavia, e con la speranza di modificare alcuni degli aspetti che hanno avuto un impatto sul suo coinvolgimento, Philips ha presentato i suoi commenti alle proposte della Commissione per il Settimo programma quadro (7Pq). La società invita ad apportare una riforma regolamentare, sostenendo che "da un punto di vista economico, i costi associati di transazione (pubblici e privati) sono divenuti totalmente sproporzionati, e i costi marginali per controlli, verifiche ed equilibri sono superiori ai benefici marginali". La società afferma che, per affrontare a fondo quello che Philips definisce "la famigerata burocrazia dei programmi quadro", la Commissione dovrebbe introdurre la nozione di "partenariato responsabile". Ciò potrebbe ricostituire un rapporto di fiducia all'interno dei consorzi e tra la Commissione e i partner dei consorzi. I cambiamenti regolamentari proposti da Philips comprendono l'esclusione della responsabilità finanziaria collettiva, che la società considera causa di gravi complicazioni e un peso per i consorzi. Philips è inoltre favorevole all'introduzione delle procedure di risarcimento rapido, da attuarsi, ad esempio, nella forma di secondi pareri successivi a "proposte respinte ingiustamente" e per proteste relative a "microgestione esagerata, richieste eccessive, procedure inappropriate, strumenti malfunzionanti". Una proposta che sarà probabilmente accolta in maniera controversa dagli operatori minori nell'ambito della ricerca comunitaria è l'invito ad introdurre un trattamento speciale per le grandi multinazionali, per gli utenti abituali e per i principali partecipanti al programma quadro. La giustificazione addotta da Philips per un simile cambiamento è che quest'ultimo contribuirebbe ad evitare la presenza di problemi non necessari o identici in proposte e progetti diversi. I cambiamenti richiesti che potrebbero trovare più facile applicazione comprendono l'individuazione delle migliori prassi nelle direzioni generali aventi a che fare con i programmi quadro e la loro applicazione in qualità di modalità di lavoro uniforme per tutti i funzionari impegnati nei progetti. Philips apprezzerebbe inoltre una pubblicazione più regolare nel tempo e più frequente degli inviti a presentare proposte, in modo tale da evitare concentrazioni eccessive. Durante la fase di proposta del progetto, Philips invita ad abbandonare gli inviti a manifestare interesse, che, secondo la società, causano molto lavoro supplementare nell'ambito del 6Pq senza portare benefici chiari. Il documento di sintesi contiene inoltre un appello per la nomina di un maggior numero di valutatori delle proposte provenienti dall'industria. Inoltre, in un insolito invito alla moderazione dei finanziamenti Ue, Philips esorta a "non ricompensare la presentazione di un gran numero di domande assegnando bilanci superiori agli inviti successivi, poiché il numero smisurato di domande potrebbe riflettere la mancanza di orientamenti e di processi di constituency-building". In contrasto con molti altri documenti di sintesi sul 7Pq, Philips propone di interrompere l'applicazione generale della procedura in due fasi per la presentazione delle proposte a causa del lavoro supplementare che essa comporta. La società raccomanda inoltre che la Commissione "eviti i problemi connessi a questioni etiche e di genere, quando non sono pertinenti all'invito". Philips esorta a concentrarsi maggiormente sull'innovazione all'interno del 7Pq, affermando che, per divenire l'economia più dinamica e basata sulla conoscenza al mondo "la sfida chiave per l'Europa non è solo quella di acquisire più conoscenza, ma anche trasformare tale conoscenza in un valore economico". La società accoglie quindi con favore il nuovo proposito della Commissione "conoscenza per la crescita", ma aggiunge che "la crescita sarà generata dalla conoscenza solo se anche ad applicazioni, valorizzazione e innovazione sarà dedicata un'attenzione adeguata per tutta la durata del 7Pq". Per consultare questo ed altri documenti di sintesi visitare: http://www.Cordis.lu/fp7/debate.htm  
     
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