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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Giugno 2005
 
   
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  IL CINQUECENTESCO ORGANO DI SAN FRANCESCO IN TREVI UNO DEGLI ESEMPLARI PIÙ ANTICHI AL MONDO TORNA A SUONARE  
   
  Milano, 6 giugno 2005 - Inaugurazione con un concerto dedicato a musiche di Monteverdi, Merula, Carissimi, Legrenzi e affidato all’Ensamble Arte Antica all’organo Francesco Cera L’organo è un rarissimo esemplare superstite di quel tipo che nel Rinascimento veniva definito “Organo da muro”. La sua realizzazione è databile con certezza, essendo noto l’atto notarile del 22.9.1509 con il quale i frati del convento di S.francesco ne commissionarono la costruzione a Mastro Paolo Pietro di Paolo da Montefalco. Lo strumento suonò per la prima volta nel Natale del 1509. Indubbiamente uno degli strumenti più importanti del panorama organario internazionale e fra i più antichi in assoluto. La sua collocazione all’interno della Chiesa di S. Francesco in Trevi centro, che fa parte del Complesso Museale della Città, ne assicura la visibilità durante gli orari di apertura del Museo in cui è allestita la mostra di documenti archivistici dell'epoca relativi all'organo, rinvenuti negli archivi Comunali di Trevi e Montefalco realizzata grazie alle ricerche archivistiche della dott.Ssa Luisa Forsoni. Dopo sei anni di restauro, svolto dalla bottega organaria Pinchi di Foligno, torna quindi finalmente a suonare il cinquecentesco organo della chiesa di San Francesco in Trevi, datato 1509. Buona parte delle 315 canne originali è stata recuperata ed insieme ad esse sono state salvate anche le integrazioni seicentesche e settecentesche. L’organo di San Francesco di Trevi costituisce un unicum se si pensa al suo felice contesto, nell’ambito cioè del sistema museale. La sua preziosità fu subito evidenziata da Andrea Pinchi nel 1987 nel corso di un primo sopralluogo sollecitato dall’Avv. Carlo Zenobi che da allora si battè per il recupero dell’importante manufatto, coinvolgendo l’allora sindaco Carlo Antonini e l’assessore alle attività culturali Lucia Genga. Successivamente Oscar Mischiati, Luigi Ferdinando Tagliavini e Wijnand van de Pol, Ispettore onorario per la Soprintendenza dell’Umbria, studiarono a fondo lo strumento, offrendo significativi contributi al progetto di restauro. La preziosa cassa armonica, restaurata dalla Coobec di Spoleto è originale e si presenta imponente con le sue cinque campate di canne in stagno vergine, la cui autenticità fu stabilita grazie alla felice intuizione del Prof. Patrizio Barbieri dell’Università di Roma che ricollegò la particolarissima fattura delle saldature ad una tecnica tardo-medievale di costruire le canne mediante l’uso del mercurio. Gli esami effettuati presso il laboratorio Sereco di Perugia su piccolissimi campioni prelevati dalle canne evidenziarono tracce di mercurio ben superiori alla media riscontrata abitualmente negli altri strumenti, confortando ulteriormente le ipotesi di Barbieri. Il restauro é stato effettuato dalla Fabbrica Artigiana di Organi Pinchi di Foligno. I lavori, iniziati nel 1998 e terminati nella primavera del 2005, hanno comportato il rifacimento di molte parti lignee secondo i modelli e le tecniche dell’epoca. Il materiale fonico originale è stato tutto recuperato e restaurato, mentre le canne mancanti sono state tutte ricostruite secondo le antiche tecniche costruttive. La presenza di un così importante organo a Trevi significa poter programmare eventi di spessore internazionali come auspicato dall’Assessore alle attività culturali Valentino Brizi che ha allo studio la creazione di un festival internazionale per cori ed organo. Ma uno strumento così potrebbe anche offrire aperture straordinarie anche ad altri repertori, quindi ad altri bacini d’utenza culturale. Come non ricordare ad esempio le mitiche improvvisazioni Spheres di Keith Jarrett agli straordinari organi di Karl Joseph Riepp dell’Abbazia Benedettina di Ottobeuren in Germania. Il concerto inaugurale che si terrà domenica 19 giugno alle ore 17,00 con ingresso libero presso la Chiesa di San Francesco in Trevi posta nel Complesso Museale di San Francesco muove proprio verso la dimostrazione delle possibilità di utilizzo di un organo tanto prezioso, affidato al celebre Francesco Cera che con il suo Ensemble Arte-musica proporrà un programma raramente fruibile in Italia. L’organico sarà ricchissimo con il M° Cera all’organo ed alla direzione, Rosita Frisani e Loredana Bigi soprani, Gabriella Martellacci contralto, Vincenzo di Betta tenore, Giuseppe Pistone tiorba. Il programma si articolerà tra i capisaldi della gloriosa tradizione organistica italiana con brani di Girolamo Frescobaldi e Tarquinio Merula ed i capolavori di Giacomo Carissimi di cui ricorre quest’anno il centenario, Giovanni Legrenzi e Claudio Monteverdi.  
     
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