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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Giugno 2005
 
   
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  L'E-TOURISM LA DIFFUSIONE DI INTERNET STA TRASFORMANDO RADICALMENTE IL COMPORTAMENTO DEI TURISTI, MENTRE ALTRI STRUMENTI INFORMATICI AIUTANO I FORNITORI DI SERVIZI A SODDISFARE MEGLIO LE LORO ESIGENZE  
   
  Uno dei fattori che più ha contribuito al successo delle compagnie low-cost è stato l'utilizzo di sistemi di prenotazione via Internet. Coniugando sofisticati sistemi per la corretta gestione dei ricavi a un'interfaccia diretta per i clienti, le compagnie aeree a basso costo non solo hanno eliminato le commissioni solitamente dovute alle agenzie di viaggio sulla vendita di ogni biglietto, ma hanno anche saputo ridurre i costi amministrativi. Inoltre, attraverso l'addebito di una tariffa supplementare ai clienti che prenotano telefonicamente, esse incoraggiano l'utilizzo di Intemet per poter ridurre ai minimi termini i loro reparti vendita via telefono e i relativi costi del personale. Se è vero che le compagnie aeree low-cost sono state tra i pionieri nell'adozione degli strumenti di vendita via Internet, anche il resto del settore turistico non si è fatto di certo attendere. Al giorno d'oggi, infatti, senza doversi muovere da casa, un turista che abbia una certa dimestichezza con la Rete sarà in grado di confrontare vari prezzi, noleggiare un'auto e prenotare non solo aerei, ma anche traghetti, alberghi, skipass, tavoli al ristorante, biglietti per l'opera, per una partita di calcio e praticamente per qualsiasi altro tipo di spettacoli. Secondo la Association of British Travel Agents (Abta, l'associazione delle agenzie di viaggi britanniche), da un'indagine condotta nell'autunno 2003 dall'Office of National Statistics (l'ufficio nazionale di statistica del Regno Unito), il 68% delle persone adulte con accesso alla Rete utilizza Internet per reperire informazioni relative a viaggi e alloggi, sebbene una volta trovata l'informazione molti utenti preferiscano ancora prenotare attraverso metodi più tradizionali. Infatti, secondo un'altra inchiesta riguardante il mercato britannico svolta per 1'Abta da Mori, un'organizzazione per le ricerche di mercato, solo i due terzi circa di tutti coloro che cercano informazioni in rete prenotano poi il viaggio (in altre parole, i biglietti, ma non l'alloggio). Nel caso dei pacchetti vacanze, invece, si ricorre di meno a Internet: circa un terzo tra chi ricerca informazioni on-line sui viaggi prenota un pacchetto vacanze su Intemet e addirittura solo un decimo di questi procede poi effettivamente all'acquisto. Quindi, se è vero che Internet si sta trasformando in una valida alternativa al tradizionale catalogo dei pacchetti vacanze, quando si tratta di prenotare, molti continuano a preferire il contatto umano e telefonano o si recano personalmente a un'agenzia di viaggi. Internet e il suo utilizzo si sviluppano con una rapidità tale da fare apparire quasi obsoleti i dati appena pubblicati. Ciononostante, nel corso del tempo i dati indicano che il ricorso a Internet per cercare informazioni e prenotare viaggi e vacanze aumenta di anno in anno. Secondo ricerche condotte dall'Abta, il mercato britannico dei viaggi on-line passerà da 2,2 miliardi di euro nel 2002 a 7,3 miliardi di euro nel 2007. Se l'affermarsi della pratica degli acquisti in rete sta allontanando le preoccupazioni nei confronti della sicurezza dei pagamenti on-line, la proliferazione delle informazioni a disposizione degli utenti può risultare scoraggiante per molti: i singoli fornitori di servizi, infatti, spesso creano un proprio sito web, ma fare un raffronto tra i prezzi e i servizi di vari alberghi, ad esempio, può essere ancora un'impresa ardua. Per contrastare questo fenomeno, molti enti locali e regionali hanno dato vita a portali in cui figurano fornitori di servizi riconosciuti, analoga-mente a quanto avviene negli equivalenti cataloghi su carta, e diverse imprese private hanno creato siti volti al consolidamento delle informazioni e alla vendita di servizi a favore di terzi in cambio di una commissione. A questi, inoltre, si aggiungono singoli cittadini e gruppi privati che offrono informazioni non a scopo di lucro. Spesso, per molti utenti può diventare difficile navigare in questa miriade di informazioni e, soprattutto, fidarsi del loro contenuto quando non risulta chiaro chi sia il responsabile del sito in questione. Per migliorare la qualità delle informazioni turistiche a disposizione degli utenti di Intemet, il progetto Harmonise (finanziato mediante il programma comunitario di ricerca sulle tecnologie per la Società dell'informazione) si è proposto di definire degli standard per una presentazione armonizzata delle informazioni in rete. Il progetto, che ha riscosso un certo successo sul piano tecnico, presenta tuttavia delle concrete difficoltà di attuazione. Grazie al sostegno continuo del programma eEurope, i partner coinvolti nel progetto hanno istituito la Thn (tourism harmonisation network, una rete per l'armonizzazione del turismo) e attualmente stanno collaudando il sistema in una serie di paesi dell'Ue. La Thn mira a fornire assistenza agli enti turistici pubblici e agli operatori del settore privato per raggiungere un utilizzo maggiormente coordinato dei sistemi informatici in loro possesso. Un esempio può essere rappresentato dalla preparazione di un pacchetto vacanze che includa la prenotazione del volo, dell'albergo, degli spostamenti sul luogo e dell'animazione o delle attività locali: sebbene ogni singolo operatore possa disporre già di strumenti informatici per la gestione dei propri servizi, si ritroverà comunque dinnanzi al problema della mancanza di intercomunicazione tra questi. Il sistema della Thn consente a ogni operatore di mantenere i propri sistemi e programmi, consentendo però all'utente finale di visualizzare le informazioni desiderate in un modo più strutturato. Nonostante gli strumenti di marketing e vendita on-line utilizzati dal settore turistico per raggiungere i propri clienti siano ormai ampiamente diffusi, le imprese (in particolare quelle più piccole) si sono dimostrate più lente ad adottare gli strumenti informatici capaci di migliorare l'efficacia e la qualità del servizio in altri segmenti delle loro attività. "L'european e-Business Report p1(relazione europea sul commercio elettronico) indica che il turismo si colloca fra i primi tre settori sul piano dell'adozione delle tecnologie dell'informazione nel campo delle vendite e dei rapporti con i clienti", spiega Jean-franwois Omnes. "Tuttavia, nelle applicazioni businessto-business (B2b), si sono registrati sviluppi nettamente inferiori". Grandi alberghi e società di autonoleggio, ad esempio, hanno adottato sistemi per la corretta gestione dei ricavi (analoghi a quelli utilizzati dalle compagnie aeree nella gestione delle vendite) che consentono loro di modificare i prezzi a seconda della domanda e sono tesi a raggiungere l'allocazione massima dei loro servizi in ogni dato momento. L'utilizzo di sistemi quali la fatturazione automatica per alberghi, attualmente introdotti con estrema lentezza al di fuori delle grandi catene alberghiere, consentirebbe di risparmiare tempo e incrementare l'efficienza dei sistemi contabili. "La prossima ondata di sviluppi nel campo dell'It investirà il settore delle comunicazioni mobili", afferma Omnes. "Coniugandosi ai sistemi di navigazione satellitare e Gsm, le informazioni potranno inoltre essere orientate verso settori specifici. B turismo può imprimere un forte impulso allo sviluppo dei cosiddetti servizi mobili di terza generazione (3G). Si dovranno di certo superare problemi di compatibilità, ma, nella misura in cui sia possibile offrire servizi attraenti a prezzi ragionevoli, esisterà un enorme mercato costituito da turisti desiderosi di ricevere informazioni sui propri telefoni cellulari o dispositivi portatili". Secondo un recente studio relativo all'industria del turismo delle Isole Baleari (Spagna), due terzi dei fondi stanziati nell'innovazione sono stati investiti in strumenti e sistemi informatici, mentre un quinto nell'innovazione ambientale. Di fronte a una progressiva presa di coscienza da parte dei cittadini nei confronti delle ripercussioni sull'ambiente causate dal proprio comportamento, le imprese del settore turistico (ma non solo) in grado di dimostrare delle buone credenziali ambientali riusciranno senza dubbio conquistarsi una quota maggiore di mercato. (1) Vedere http://www.Ebusiness-watch.org/  (Innovazione e Trasferimento Tecnologico)  
     
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