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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Giugno 2005
 
   
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  FRIULI VENEZIA GIULIA / LA MONTAGNA FRIULANA SI GUSTA NEI PIATTI DI “CARNIA IN TAVOLA”  
   
  Formaggi di malga, insaccati, selvaggina, ortaggi, ma anche erbe aromatiche, piccoli frutti di bosco, funghi di ogni genere: sono i gustosi ingredienti alla base della cucina carnica. Una tradizione culinaria secolare che riflette l’anima, la storia e la cultura della Carnia, un vero gioiello, non solo ambientale, incastonato fra vette e boschi dell’arco alpino del Friuli Venezia Giulia. La cucina di questa zona, una delle più intatte delle Alpi dal punto di vista naturalistico, si caratterizza per la semplicità dei suoi ingredienti, assolutamente genuini e provenienti in gran parte da un’ottantina di piccole aziende artigianali che lavorano i frutti della terra, il latte delle malghe, le carni delle mandrie al pascolo. Gustare i piatti tipici della Carnia significa conoscere una tradizione gastronomica dalle radici remote, a cui si affianca la creatività degli chef, che non mancano a volte di darne un’interessante e creativa interpretazione. Diverse sfumature di una cucina dal sapore antico, ma sempre al passo con i tempi, che si potranno conoscere durante “Carnia in Tavola”, fortunata rassegna gastronomica, promossa dall’Ascom della       provincia di Udine, che per tutta l’estate imbandisce in ristoranti e trattorie il meglio delle proposte degli chef locali e organizza, durante le serate, laboratori a tema assieme a Slow Food e al ristorante ospite. Nata con l’intento di valorizzare la gastronomia e i prodotti locali (considerati giustamente parte integrante della cultura e della storia di queste montagne), “Carnia inTavola” prende il via il 17 giugno e termina il 31 ottobre. Alla manifestazione aderiscono 15 fra ristoranti e trattorie della Carnia e della confinante Carinzia, da Mauthen a Oberdrauburg, che propongono un proprio menu incentrato su una pietanza-simbolo. Alla fine del pasto ai commensali che avranno scelto il menu degustazione verrà regalata una tovaglietta di lino, ricamata con i tradizionali motivi delle antiche tessiture carniche. Nel corso della rassegna si potranno gustare i più tradizionali piatti locali, come cjarsòns (sorta di ravioli col ripieno dolce), frico con polenta (fragrante frittata a base di scaglie di formaggio di malga), costine con le verze, musét e brovade (cotechino accompagnato da rape inacidite nella vinaccia…), gli gnocchi alla carnica o di mele, ma anche pietanze più ricercate e innovative, create con ingredienti rigorosamente locali, tipici e genuini, come il farro mantecato con funghi e salsiccia, la tagliata di cervo con salsa di mele, la zuppa di zucca, il carpaccio di maialino in salsa di vitello, le girolle di sogliola zucchine e prosciutto di Sauris con piccole quenelle all’erba cipollina, la crema di porcini con raviolini ai formaggi carnici, i filettini di maiale allo speck con salsa alle mele e cannella, i fonc (funghi) in toc in braide.I ristoranti che aderiscono a “Carnia in Tavola” sono: ‘La Perla’ di Ravascletto, ‘Gardel’ di Piano d’Arta, ‘Salon’ di Piano d’Arta, ‘Carnia’ di Venzone, ‘Antica Osteria Valle’ di Tolmezzo, ‘Vecchia Osteria Cimenti’ di Villa Santina, ‘La Miniera’ di Invillino (Villa Santina), ‘Davost’ di Forni di Sopra, ‘Riglarhaus’ di Sauris, ‘Al Sole’ e ‘Scarpone’ di Forni Avoltri, ‘Alla Frasca Verde’ di Lauco, ‘Al Cavallino’ di Paularo. E in Carinzia: ‘Erlenhof’ di Kötschach-Mauthen, ‘Pontiller’ di Oberdrauburg. I loro indirizzi e menu sono pubblicati in una piccola e gradevole guida in italiano e tedesco in distribuzione gratuita negli uffici Aiat della Carnia e nei ristoranti aderenti all’iniziativa. La guida riporta fra l’altro la ricetta del piatto emblema di ciascun locale. Per i ristoranti italiani il prezzo menu degustazione varia da 22 a 32 euro, per quelli austriaci da 15 a 26 euro. Per informazioni: Ascom Udine, tel.0432.538749; AIAT della Carnia, n. verde 800.249.905. www.carnia.it  
     
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