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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Giugno 2005
 
   
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  “MI VUOI SPOSARE?” “SI’! MA SOLO SE MI PORTI TRA I VIGNETI E GLI AMICI LI INVITIAMO IN CANTINA…” TRA LE MODERNE TENDENZE DEL TURISMO DEL VINO ORA ANCHE I MATRIMONI FRA VIGNETI E BARRIQUES  
   
  Festeggiare il matrimonio fra tini in acciaio e barriques in rovere, oppure fra i vigneti dove ‘nascono’ i migliori vini italiani, nelle fattorie toscane o nelle masserie pugliesi. Nella ricerca di nuove location per la festa di matrimonio –e a volte, per la stessa cerimonia, civile o religiosa nelle chiesette all’interno delle fattorie– sta prendendo piede tra le giovani coppie la ‘moda’ della cantina. Magari proprio quella che produce il vino ‘galeotto’ con cui si è brindato nella cena della proposta di matrimonio… Una location oltremodo di effetto, a maggior ragione quando coincide con castelli, ville antiche, o magari con non convenzionali capannoni hi-tech. L’idea di sposarsi in cantina o di festeggiare il matrimonio in cantina arriva dalla California già alla fine degli anni ’90. Ma le cantine italiane, ricche di storia e di storie, immerse nei paesaggi più belli del mondo, hanno stregato anche le più tradizionaliste coppie italiane, che così si sono adattate a una tendenza internazionale che all’estero si concretizza in altre location non convenzionali… “Quella delle nozze in cantine, peraltro, non è che una nuova, moderna forma di accoglienza in cantina: espressione diretta del boom dell’enoturismo, che ha visto in questi anni protagonista il Movimento Turismo del Vino, forte di quasi 1000 aziende vitivinicole in tutta Italia. Si tratta infatti della maggiore realtà associativa nazionale nel settore”, dichiara il presidente nazionale, Francesco Lambertini. La stessa realtà che domenica 29 maggio 2005 ha messo in campo Cantine Aperte 2005 in tutte le associate e dà appuntamento a metà agosto con ‘Calici di Stelle’. Non a caso, diverse cantine del Movimento Turismo del Vino sono in prima fila sul fronte della nuova  ospitalità per feste nuziali (e anche set fotografici, sfilate di moda o mostre d’arte… ). Senza dimenticare le aziende che sono anche cantine e fanno già una normale attività di banchetti nel ristorante agrituristico o aziendale contiguo, non in senso meramente ‘commerciale’, ma ovviamente sempre nell’ambito di una qualificata cultura del vino. Ed è importante notare che, diversamente dalla maggior parte delle classici ‘banchetti’, il vino è rigorosamente servito dai sommelier, con i giusti abbinamenti in base al menu scelto dagli sposini. LE CANTINE DOVE PROMETTERSI L’AMORE ETERNO - Qualche esempio in giro per l’Italia. La Cantina Agriverde di Ortona, nel casale ottocentesco ristrutturato, mette a disposizione una sala per 100 invitati. La cantina, che si affaccia su vigneti, oliveti e seminativi, è stata progettata secondo i principi della bioarchitettura, con moderne finiture in acciaio che incontrano caldi rivestimenti in legno, vetro e mattoni. E si brinda ovviamente a Montepulciano d’Abruzzo. Nell’azienda Torre Gaia di Dugenta, 113 ettari nel Sannio beneventano, dove l’accoglienza è certificata dalle Cinque Foglie d’Oro del Movimento Turismo del Vino, gli ospiti della festa vengono accompagnati a una visita alle vecchie cantine ristrutturate. Per gli sposi, c’è la possibilità di scegliere la bottaia per l’aperitivo. Il pranzo è a base di piatti della tradizione locale, come il filetto all’Aia Vecchia o il risotto all’Asprigno, in abbinamento a vini da vitigni autoctoni (dall’Aglianico doc alla Falanghina doc). Sempre in Campania si può scegliere per la festa di nozze l’Azienda Agricola Mustilli a San’Agata dei Goti, la Fattoria Villa Matilde di Cellule, Fattoria Selvanova di Castel Campagnano oppure l’Agriturismo Basile a Squille. Anche al nord vi sono cantine del MTV che ospitano eventi, tra cui matrimoni, un esempio del Friuli Venezia Giulia è il Castello di Spessa. Solo un esempio, in una regione in cui il turismo del vino è importantissimo e dove si contano a decine le cantine che sono location particolari. In Lombardia ci sono veri ‘Chateaux’ alla francese, come la Tenuta Scarpa Colombi di Bosnasco e il Castello di Luzzano in Oltrepo Pavese; il Castello di Grumello in Valcalepio e altre. Analogo il discorso del Piemonte, dove si distinguono aziende suggestive, come il Castello di Tagliolo, l'azienda Colonna, l'Hotel Relais Villa Pomela, il Relais La Saula e la cantina La Marchesa, il Castello del Poggio, tutte aziende che hanno già un servizio di ristorazione e accoglienza connesso alla produzione vitivinicola; e perfino una Distilleria, la Santa Teresa dei Fratelli Marolo. La Tenuta Bonzara, a San Chierlo di Monte San Pietro sui Colli Bolognesi, può ospitare fino a 200 invitati. Gli sposi hanno a disposizione un’unica sala, contigua alla zona produttiva, e una terrazza sui vigneti. Prima (o dopo) i festeggiamenti, gli invitati possono visitare la cantina, mentre magari gli sposi fanno le foto. Il taglio della torta e il brindisi vengono ambientati tra le botti, i vini del pranzo sono quelli ‘della casa’, come il Bonzarone. www.movimentoturismovino.it    
     
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