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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Giugno 2005
 
   
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  "CAVATAPPI SUICIDE" UN FILM DI LUCA LUCINI CAST ARTISTICO ATTORE PROTAGONISTA: IL CAVATAPPI ATTORE CO-PROTAGONISTA: IL VINO SAN MATTEO  
   
  Milano, 22 giugno 2005 - Sinossi: Un ironico e surreale melò. Il protagonista (il cavatappi) vive gli ultimi istanti della propria disperazione: la consapevolezza della propria inutilità che lo porta a compiere un gesto drammatico. Il co-protagonista (il vino San Matteo) è la causa della tragica decisione: un vino Igt (indicazione geografica tipica), imbottigliato in una confezione innovativa e pratica, una bottiglia di plastica con un tappo.........Che si svita! Lui, il vino, è una presenza quasi secondaria eppure imperante in tutta la forza della semplicità. L'altro, il cavatappi, sceglie con tenera rassegnazione tre diverse conclusioni per il proprio dramma. Tutto in 30". Non è un lungometraggio né un cortometraggio anche se potrebbe esserlo davvero: sono gli spot ideati da Oglivy per l'azienda vinicola San Matteo e prodotto da The Family per la regia di Luca Lucini. Due film da 30 secondi (ma si parla di un terzo soggetto censurato) pensati e realizzati con grande cura e straordinaria qualità, adottando un linguaggio totalmente cinematografico che rompe gli schemi della comunicazione dei beni di largo consumo. Guido Chiovato executive creative director di Ogilvy Italia: "San Matteo è un cliente che ha ben compreso l'enorme valore aggiunto che la creatività può offrire ed è in situazioni come questa che diventa estremamente stimolante lavorare. A parità di risorse impiegate la creatività può fare la differenza perchè è capace di trasformare un piccolo investimento in una comunicazione importante e memorabile." Riccardo Robiglio, direttore creativo di Ogilvy Italia: "Cercavamo un'idea molto semplice e forte. Un cavatappi che si suicida, con le sua braccia e la sua testina, ci è sembrata una cosa buona. Ci piaceva il fatto di avere per le mani un attore straordinario e famosissimo a zero lire. Anche perché avevamo risorse economiche limitate. La seconda idea è stata quella di cercare di coinvolgere intorno al progetto talenti veri e non giovani promesse come di solito si tende a fare quando si hanno pochi soldi. Ecco perché abbiamo aperto una gara ed ecco perché ha vinto The Family: perché ci ha permesso di lavorare con un grande regista, che è Luca Lucini, mettendogli a disposizione tutti i mezzi necessari. Insieme a Luca abbiamo capito che per ottenere un effetto ironico, per strappare una risata, dovevamo sceneggiare e girare i film in modo estremamente serio, e in un certo senso tragico. Allora abbiamo studiato i classici suicidi del cinema. Abbiamo ripassato tutte le inquadrature che la gente è abituata a vedere nei grandi film, e le abbiamo applicate a lui, al cavatappi. Poche inquadrature, essenziali, curatissime, eseguite alla perfezione. La musica è venuta da sé in fase di montaggio: Giacomo Puccini, tragico per eccellenza e una celebre aria della Bohème". Lorenzo Cefis Direttore Generale di The Family: "Quando Ogilvy ci ha invitato alla gara San Matteo, ha svelato immediatamente l'esiguità del budget. Ma a noi case di produzione italiane capita purtroppo assai di rado di poter realizzare idee così forti, abbiamo pertanto accolto il progetto con grandissimo entusiasmo e l'impegno che abbiamo profuso nella gara, nella preparazione del film e nella produzione è stato notevole; non ci poteva sfuggire un'occasione così. Sono sicuro che l'eccellenza creativa di questa campagna porterà lontano i film San Matteo. Per noi è stato un piacere aver dato il nostro contributo." Luciano Cielo, amministratore delegato San Matteo: "Il nostro prodotto, il vino Igt in bottiglia di Pet, ha rappresentato una novità assoluta nel mercato, con un packaging estremamente innovativo per il settore. Volevamo una comunicazione altrettanto innovativa, che non rinunciasse però a porre l'accento sui plus di prodotto. Con i film realizzati abbiamo centrato entrambi gli obiettivi. Da una parte la caratteristica positiva del packaging, il tappo a vite salva qualità, è raccontata in modo innovativo, di rottura, attraverso delle storie che sicuramente incuriosiranno lo spettatore, costruendo brand awareness per il nostro marchio. Dall'altra, sia lo speaker che le immagini evidenziano la caratteristica Igt dei nostri vini, tutti ad Indicazione Geografica Tipica, con un forte legame con il territorio. Abbiamo da subito apprezzato l'alta qualità del lavoro del regista Luca Lucini e condiviso l'impostazione "cinematografica" da lui data ai film. L'ottimo risultato finale è dovuto al gioco di squadra di tutti e alla creatività Ogilvy che ha saputo valorizzare il nostro investimento mostrando come l'idea creativa rappresenti un reale valore aggiunto." Luca Lucini, regista di The Family, reduce dall'uscita nelle sale cinematografiche del suo secondo film "L'uomo Perfetto": "Trattare il nostro cavaturaccioli come un vero e proprio attore, con tutti i sentimenti, le emozioni e gli stati d'animo di un gesto così estremo, mi sembrava la carta vincente per rendere il film memorabile. Questo significava avere un'intenzione molto "cinematografica": movimenti di macchina essenziali o inquadrature fisse; grande cura della messa in scena, luoghi credibili e interessanti scenograficamente, non in un'ottica estetica quanto piuttosto drammaturgicamente filmica". Nei due soggetti, ogni dettaglio, ogni architettura, ogni gesto, ogni scelta fotografica aiuta a descrivere i protagonisti nel loro dramma. La forma dei cavaturaccioli, già di per sè antropomorfa, è stata resa umana nei movimenti del capo e delle braccia grazie all'aiuto di un marionettista per far immedesimare ancora di più lo spettatore nel dramma: movimenti molto semplici, una leggera girata di testa, uno sconsolato abbassamento delle braccia, che accompagnati dalle note di Fabrizio Campanelli creano quella dimensione "drammatica" che rende tutto memorabile per la sua ironia. Due le situazioni scelte fra le diverse possibilità di suicidio tipiche della storia cinematografica: il suicidio da un ponte su un fiume con sasso legato alla vita; il cappio al collo. Ma è sulla descrizione della fase immediatamente precedente o immediatamente successiva al suicidio che si sofferma la narrazione per creare sospensione ed emozione. "Per umanizzare ancora di più i protagonisti dei soggetti abbiamo usato rumori fuori campo su nero - continua Lucini - Il rumore del tuffo in acqua, l'urlo soffocato dello strozzamento da impiccagione". L'obiettivo era quello di ricostruire nel film un'atmosfera ironica, drammatica, poetica e surreale che lo rendesse unico nel suo genere. Il debutto in comunicazione di San Matteo sarà inoltre supportato da una campagna stampa firmata dal fotografo Vittorio Sacco e da un sito ad hoc che darà spazio ad un blog già molto vivace sul tema del suicidio. Appuntamento in Tv, prossimamente......Negli spazi pubblicitari.  
     
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