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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Giugno 2005
 
   
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  CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES (16 E 17 GIUGNO 2005).  
   
  Bruxelles, 22 giugno 2005 - 1. La riunione del Consiglio europeo è stata preceduta da un intervento del sig. Josep Borrell, presidente del Parlamento europeo, cui ha fatto seguito uno scambio di opinioni. 2. Il Consiglio europeo plaude alla firma del trattato di adesione, avvenuta il 25 aprile 2005 a Lussemburgo, che segna l'inizio di una nuova importante fase del processo di adesione della Bulgaria e della Romania all'Unione europea. Questi paesi partecipano ora ai lavori del Consiglio europeo, del Consiglio e dei suoi organi preparatori in veste di osservatori attivi. 3. Il Consiglio europeo ricorda inoltre le sue conclusioni del 17 e 18 giugno 2004 e del 16 e 17 dicembre 2004 relative all'allargamento e sottolinea la necessità di attuarle pienamente. 4. Il Consiglio europeo ha discusso i seguenti punti: I. Prospettive finanziarie Ii. Questioni economiche, sociali e ambientali (strategia di Lisbona; sviluppo sostenibile) Iii. Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (programma dell'Aia; terrorismo) Iv. Relazioni esterne V. Varie I. Prospettive Finanziarie 5. Il Consiglio europeo deplora che in questa fase non sia stato possibile raggiungere un accordo globale sulle prospettive finanziarie. Sottolinea la necessità di chiarezza sulle risorse a disposizione dell'Unione a sostegno delle politiche comuni per il futuro periodo finanziario e si impegna a compiere ogni sforzo per conseguire tale obiettivo. Prende atto che i lavori preparatori avviati collettivamente hanno consentito di progredire significativamente su questo punto. Conviene che occorra in particolare mantenere l'enfasi e l'impulso impressi alle discussioni grazie allo schema di negoziato elaborato su iniziativa della presidenza. 6. Il Consiglio europeo invita la futura Presidenza a portare avanti queste discussioni, basandosi sui progressi compiuti a tutt'oggi, al fine di definire tutti gli elementi necessari per giungere quanto prima ad un accordo globale. Ii. Questioni Economiche, Sociali E Ambientali Sviluppo sostenibile 7. In occasione del rilancio della strategia di Lisbona nel marzo 2005, il Consiglio europeo ha precisato che questa strategia si colloca nel contesto più ampio dello sviluppo sostenibile secondo cui occorre soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri. 8. Il Consiglio europeo ribadisce il suo impegno a favore dello sviluppo sostenibile in quanto principio fondamentale che disciplina il complesso delle politiche e azioni dell'Unione. In tale contesto e sulla scorta della proposta della Commissione il Consiglio europeo approva la "dichiarazione sui principi guida dello sviluppo sostenibile" (si veda l'allegato I). Si compiace di questo nuovo impulso e rammenta che gli obiettivi chiave e i principi guida enunciati nella dichiarazione costituiranno la base della nuova strategia in materia di sviluppo sostenibile, che comprenderà obiettivi, indicatori ed un'efficace procedura di controllo e sarà adottata, se possibile, entro il 2005. Rilancio della strategia di Lisbona: un partenariato per la crescita e l'occupazione 9. Nel marzo 2005 il Consiglio europeo ha ritenuto indispensabile rilanciare senza indugi la strategia di Lisbona e procedere a un riorientamento delle priorità verso la crescita e l'occupazione. Ha parimenti concluso che per conseguire tale obiettivo è necessario mobilitare maggiormente tutti i mezzi nazionali e comunitari appropriati, compresa la politica di coesione, nelle tre dimensioni della strategia, ossia quella economica, quella sociale e quella ambientale, sviluppando le sinergie tra tali dimensioni. 10. In tale contesto, il Consiglio europeo approva gli orientamenti integrati per la crescita e l'occupazione (2005‑2008), che constano degli indirizzi di massima per le politiche economiche, i quali garantiscono la coerenza finanziaria generale delle tre dimensioni della strategia, e degli orientamenti per l'occupazione. Plaude a questo primo risultato conseguente al nuovo approccio da esso definito nella riunione del marzo 2005 e che permette, conformemente alle procedure previste nel trattato, di articolare nel contempo in modo dinamico e coerente su ventiquattro orientamenti integrati (si veda l'allegato Ii), sulla scorta dei lavori di tutte le formazioni del Consiglio interessate dall'attuazione, le politiche macroeconomiche, quelle microeconomiche e quelle a favore dell'occupazione. 11. Per dar seguito al nuovo ciclo triennale di governance gli orientamenti integrati devono ora tradursi in programmi nazionali di riforma ambiziosi rispondenti alle specifiche esigenze e situazioni e che rispecchiano il suddetto approccio integrato e coerente tra le politiche macroeconomiche, quelle microeconomiche e quelle a favore dell'occupazione, che gli Stati membri dovranno elaborare basandosi sul calendario proposto dalla Commissione. Dal canto suo, la Commissione presenterà un programma comunitario di Lisbona che abbraccerà tutte le azioni da avviare a livello comunitario. Tali programmi rappresentano uno strumento indispensabile al servizio della crescita e dell'occupazione. Iii. Spazio Di Libertà, Sicurezza E Giustizia Programma dell'Aia 12. Il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione dell'adozione, da parte del Consiglio e della Commissione, del piano d'azione che attua il programma dell'Aia inteso a rafforzare lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Tale piano traduce in misure concrete gli obiettivi del programma dell'Aia. Data la crescente importanza che riveste la dimensione esterna dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, esso sarà integrato a fine anno dalla strategia che il Consiglio deve adottare in materia su proposta del Segretario Generale/alto Rappresentante e della Commissione. 13 È di importanza capitale che gli Stati membri attuino effettivamente ed entro i termini previsti le varie misure adottate in esecuzione del piano d'azione. Al riguardo, il Consiglio europeo prende atto del fatto che il Consiglio sta esaminando le modalità di recepimento e di attuazione, da parte degli Stati membri, della decisione quadro relativa al mandato d'arresto europeo. A suo parere il metodo di valutazione deve essere generalmente sviluppato. 14. Il Consiglio europeo si compiace del fatto che il piano d'azione ponga l'accento sulla cooperazione operativa tra i vari attori della sicurezza interna dell'Unione. Al riguardo rileva il carattere più operativo dei recenti lavori della Task force operativa dei capi di polizia, dell'Europol e dell'Eurojust e si rallegra che siano iniziate le attività dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne. Il Consiglio europeo invita il Consiglio ad intensificare il coordinamento tra i vari attori e tra questi e le competenti autorità degli Stati membri. 15. Il Consiglio europeo conviene di fare il punto sull'attuazione del piano d'azione dell'Aia nel secondo semestre del 2006, conformemente alla decisione da esso adottata nel novembre 2004. 16. Il Consiglio europeo si compiace del piano d'azione in materia di droga (2005‑2008) nel quadro della strategia in materia di lotta contro la droga (2005‑2012). Lotta al terrorismo 17. Il Consiglio europeo ha preso atto della relazione del Consiglio sull'attuazione del piano d'azione per la lotta al terrorismo. Si compiace dei progressi compiuti sotto il profilo legislativo nel settore dello scambio di informazioni giudiziarie e di polizia e della lotta al finanziamento del terrorismo. Rileva parimenti gli orientamenti definiti dal Consiglio per l'elaborazione della strategia in materia di radicalizzazione e di reclutamento di terroristi, tra cui la promozione sul piano nazionale del dialogo interconfessionale, la conclusione della valutazione a pari livello dei dispositivi nazionali per la lotta contro il terrorismo nonché lo sviluppo della capacità di analisi in seno al Segretariato del Consiglio. Accoglie infine con soddisfazione l'adozione, da parte del Consiglio, del documento relativo all'attuazione del quadro concettuale sulla Pesd e il terrorismo. 18. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza che annette alla realizzazione di progressi in tutti i settori del piano d'azione per la lotta al terrorismo, in particolare per quanto riguarda il rispetto dei termini per l'entrata in vigore delle misure considerate prioritarie ai fini dell'efficacia della lotta al terrorismo, che il Consiglio europeo ha definito nel marzo 2004. 19. Il Consiglio europeo auspica che nel corso del secondo semestre del 2005 siano trattati in via prioritaria i seguenti punti: · lavori legislativi intesi a rafforzare la cooperazione di polizia e giudiziaria, più specificamente e per quanto possibile riguardo allo scambio di informazioni tra le autorità di polizia, al mandato di ricerca delle prove, alla conservazione dei dati in materia di traffico di telecomunicazioni nonché allo scambio di informazioni ed alla cooperazione in materia di reati di terrorismo; · prosecuzione degli sforzi volti a una migliore trasmissione delle informazioni strategiche e operative tra gli Stati membri e tra questi e le agenzie e i servizi competenti dell'Unione, conformemente al programma dell'Aia; · elaborazione della strategia e del piano d'azione in materia di radicalizzazione e di reclutamento di terroristi, alla luce degli orientamenti definiti dal Consiglio; · seguito dato alle raccomandazioni risultanti dalla valutazione a pari livello dei dispositivi nazionali per la lotta contro il terrorismo; · prosecuzione dell'attuazione della strategia in materia di finanziamento del terrorismo, in particolare mediante l'adozione di un codice di condotta per prevenire l'utilizzo abusivo di organizzazioni caritative nonché mediante il rafforzamento delle procedure relative al congelamento delle risorse finanziarie; · · rafforzamento delle capacità di protezione civile, in particolare le risorse mediche disponibili per far fronte a un attentato bioterroristico, nonché elaborazione di una capacità di reazione rapida fondata sui moduli di protezione civile degli Stati membri; · rafforzamento del dialogo politico con i paesi terzi in materia di terrorismo e della cooperazione internazionale in materia di lotta al terrorismo e in particolare adozione della convenzione generale contro il terrorismo internazionale nel quadro delle Nazioni Unite: · messa a punto di programmi di assistenza ad alcuni paesi terzi prioritari al fine di rafforzarne il dispositivo antiterroristico e attuazione, a questo proposito, della rete di esperti incaricati di rispondere alle richieste di assistenza tecnica dei paesi terzi; · misure di cooperazione doganale per migliorare la sicurezza della catena di approvvigionamento. 20. Il Consiglio europeo valuterà i progressi compiuti nella riunione del dicembre 2005 e procederà ad una revisione del piano d'azione sulla lotta al terrorismo. Iv. Relazioni Esterne Preparazione del vertice delle Nazioni Unite del settembre 2005 21. Il Consiglio europeo ritiene che il vertice delle Nazioni Unite offra l'opportunità di ribadire il nostro appoggio a questa organizzazione nel suo ruolo di strumento di relazioni internazionali fondate sul diritto. Ribadisce il suo fermo sostegno al multilateralismo efficace e al processo di riforma delle Nazioni Unite. Sottolinea che la relazione presentata dal Segretario generale il 21 marzo 2005 e il contributo del presidente dell'Assemblea generale del 3 giugno 2005 costituiscono un'eccellente piattaforma di lavoro ai fini della dichiarazione che dovrà essere adottata il prossimo settembre a New York. 22. Il Consiglio europeo desidera esprimere la sua riconoscenza al Segretario generale per la completezza e la coerenza della sua relazione. Condivide il punto di vista del Segretario generale sul suo concetto integrato di sicurezza collettiva e sostiene l'idea che lo sviluppo, la sicurezza e i diritti dell'uomo siano interdipendenti e si rafforzino reciprocamente. Accoglie con favore le strategie proposte nel campo dello sviluppo, della sicurezza, dei diritti dell'uomo, dello stato di diritto e della democrazia. 23. Il Consiglio europeo ritiene essenziale pervenire a un risultato equilibrato e ambizioso, che consenta di riformare le Nazioni Unite in modo da rispondere più concretamente ed efficacemente alle minacce e alle sfide multidimensionali individuate nella relazione del Segretario generale. 24. In questo contesto il Consiglio europeo sottolinea l'impegno dell'Unione europea a proseguire un dialogo sostanziale con tutti i paesi membri delle Nazioni Unite ai fini della preparazione del vertice. 25. L'unione europea è favorevole allo sviluppo della cooperazione con le Nazioni unite e le organizzazioni regionali, segnatamente in occasione del dialogo ad alto livello tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali che si terrà il 25 e 26 luglio 2005. 26. Lo sviluppo è fondamentale nella preparazione del vertice. A questo riguardo, rammentando che la responsabilità del loro sviluppo incombe in primo luogo ai paesi in via di sviluppo stessi, il Consiglio europeo si compiace dell'accordo raggiunto dal Consiglio in materia di aiuto pubblico allo sviluppo (Aps). Nel contesto dell'impegno esistente, che consiste nel raggiungere l'obiettivo internazionalmente concordato di un rapporto Aps/rnl pari allo 0,7%, il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione che gli Stati membri stanno per raggiungere l'obiettivo, che rientra tra gli impegni di Barcellona, di portare il livello di Aps allo 0,39% dell'Rnl nel 2006. Pur ribadendo la sua determinazione a rispettare questi impegni, il Consiglio ha deciso di fissare per l'Unione europea un nuovo obiettivo collettivo dello 0,56% entro il 2010. Questa percentuale corrisponde a un importo annuale aggiuntivo di venti miliardi di euro di Aps. 27. In questo contesto, il Consiglio europeo può riaffermare che, conformemente ai risultati emersi in sede di Consiglio il 24 maggio 2005, gli Stati membri che non hanno ancora raggiunto il livello dello 0,51% per quanto riguarda il rapporto Aps/rnl si impegnano a raggiungerlo entro il 2010 nell'ambito dei rispettivi processi di dotazione di bilancio, mentre quelli che hanno già superato tale livello si impegnano a perseverare nei loro sforzi; gli Stati membri che hanno aderito all'Ue dopo il 2002 e che non hanno ancora raggiunto un livello dello 0,17% per il rapporto Aps/rnl si adopereranno per aumentare il loro Aps per raggiungere tale livello entro il 2010 nell'ambito dei rispettivi processi di dotazione di bilancio, mentre quelli che già si trovano al di sopra di tale livello si impegnano a perseverare nei loro sforzi; gli Stati membri si impegnano a raggiungere l'obiettivo di un rapporto Aps/rnl pari allo 0,7% entro il 2015, mentre quelli che hanno già raggiunto tale obiettivo si impegnano a rimanere al di sopra di tale percentuale; gli Stati membri che hanno aderito all'Ue dopo il 2002 si adopereranno per aumentare entro il 2015 il loro rapporto Aps/rnl fino allo 0,33%. 28. Il Consiglio europeo invita il Consiglio a proseguire il suo esame delle ipotesi più promettenti per le fonti innovative di finanziamento a favore dello sviluppo, allo scopo di aumentare le risorse disponibili in modo sostenibile e prevedibile. 29. L'unione europea rimane impegnata nella ricerca, in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali, di un accordo sull'entità e le modalità di un ulteriore alleggerimento del debito multilaterale in modo da garantire la sostenibilità a lungo termine del debito in base a un approccio caso per caso. In tale contesto, si compiace dell'accordo raggiunto dal G8, diretto a concedere un alleggerimento del 100% del debito multilaterale dei paesi poveri fortemente indebitati. 30. Il Consiglio europeo rammenta la necessità di migliorare, in concomitanza con gli sforzi di finanziamento, la qualità e l'efficacia dell'aiuto pubblico allo sviluppo, nonché la necessità di potenziare le capacità e di assicurare la vitalità di un più consistente aiuto pubblico allo sviluppo per i paesi partner. Plaude alla dichiarazione di Parigi sull'efficacia dell'aiuto e rammenta il totale impegno degli Stati membri e della Commissione ad assicurarne senza indugio l'attuazione e il seguito, compresa la definizione di obiettivi verificabili, nonché a garantire l'attuazione degli impegni specifici adottati dall'Unione europea in occasione del Forum ad alto livello di Parigi. 31. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza di tener conto della dimensione sociale della globalizzazione nelle varie politiche e nella cooperazione internazionale. 32. Il Consiglio europeo conferma che l'Unione europea continuerà a tenere conto degli obiettivi di cooperazione allo sviluppo in tutte le politiche cui dà attuazione e che possono avere incidenze sui paesi in via di sviluppo. L'ue si impegnerà particolarmente per promuovere e rafforzare la coerenza delle politiche a favore dello sviluppo, nel quadro del partenariato globale per lo sviluppo, conformemente all'obiettivo del millennio (Mdg) 8. 33. L'ue considera una priorità lo sviluppo dell'Africa e intende intensificare gli sforzi per sostenere i paesi africani nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio. In questo contesto il Consiglio europeo ribadisce l'intenzione dell'Unione europea di aumentare l'assistenza finanziaria all'Africa subsahariana attribuendo collettivamente al continente africano almeno il 50% dell'incremento convenuto delle risorse Aps, nel rispetto delle priorità dei vari Stati membri. Sarà inoltre migliorata l'assistenza ai paesi che escono da un conflitto e agli Stati fragili. 34. Il Consiglio europeo considera prioritari, nella preparazione del vertice, l'istituzione della commissione per il consolidamento della pace, la prevenzione dei conflitti, la lotta al terrorismo, l'adozione dei principi che regolano il ricorso alla forza, il disarmo, la non proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei loro vettori e il rafforzamento della capacità delle Nazioni Unite in materia di mantenimento della pace. 35. Il Consiglio europeo accoglie con soddisfazione l'accordo emerso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 13 aprile scorso sulla convenzione relativa alla prevenzione del terrorismo nucleare ed esorta tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a firmare la convenzione durante il vertice di settembre. 36. Per quanto riguarda più specificamente il disarmo e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa, il Consiglio europeo deplora che malgrado gli sforzi dell'Ue la conferenza di revisione del Tnp non sia pervenuta ad un documento consensuale sulle questioni di merito. Il Consiglio europeo ricorda l'importanza che annette al consolidamento del Tnp ed esprime l'auspicio che questa problematica sia affrontata durante il vertice di settembre. Conferma la sua posizione comune adottata per la suddetta conferenza di revisione, quale piattaforma da cui muovere per conseguire i suoi obiettivi nel futuro processo di revisione del trattato. 37. Il Consiglio europeo si compiace della grande importanza attribuita ai diritti dell'uomo, allo stato di diritto e alla democrazia nelle proposte di riforma. In tal senso il Consiglio europeo ribadisce il suo interesse per il concetto di "responsabilità di proteggere", cui il Consiglio di sicurezza deve dare attuazione. Sostiene il rafforzamento del ruolo dell'Alto Commissario e dei mezzi di cui questi dispone nonché l'istituzione di un Consiglio permanente per i diritti dell'uomo che rispecchi l'universalità dei diritti dell'uomo e la loro centralità nel sistema delle Nazioni Unite. Condivide la volontà di porre i diritti dell'uomo sullo stesso piano delle questioni relative allo sviluppo, alla pace e alla sicurezza. Appoggia altresì la richiesta di potenziare l'Ufficio dell'Alto Commissario, anche attraverso la sua interazione con il Consiglio di sicurezza. Tali iniziative dovrebbero far sì che, nelle attività delle Nazioni Unite, si tenga maggiormente conto dei diritti dell'uomo. 38. Nel settore delle riforme istituzionali, il Consiglio europeo riconosce la necessità di riformare gli organi principali delle Nazioni Unite, tra cui l'Assemblea generale, l'Ecosoc e il Consiglio di sicurezza, allo scopo di rafforzare la rappresentatività, la trasparenza e l'efficacia del sistema. Sostiene inoltre gli sforzi di riforma nei settori del bilancio e della gestione amministrativa al fine di consentire alle Nazioni Unite di assolvere meglio il loro mandato. 39. Lo sviluppo sostenibile, comprese le questioni e gli aspetti ambientali, deve essere maggiormente integrato nei programmi e nelle strategie di sviluppo nazionali e internazionali. Il Consiglio europeo sostiene l'appello urgente del Segretario generale a favore di una struttura più integrata di governo internazionale dell'ambiente, basata sulle istituzioni esistenti. In questo senso e tenuto conto delle sfide ambientali in materia di sviluppo, l'Ue propone che la riunione ad alto livello del settembre 2005 avvii, nel quadro della riforma delle Nazioni Unite, un processo che porti a negoziati intesi a istituire un'agenzia delle Nazioni Unite per l'ambiente strutturata prendendo lo spunto dall'Unep, dotata di un mandato aggiornato e rafforzato, sostenuto da contributi finanziari stabili, adeguati e prevedibili e operante su basi di parità con le altre agenzie specializzate delle Nazioni Unite. Tale agenzia, insediata a Nairobi, consentirebbe di sviluppare la dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile in modo integrato e coerente e collaborerebbe strettamente con le agenzie multilaterali; in tale contesto ciascuna agenzia sfrutterebbe in modo ottimale i suoi vantaggi comparativi. 40. Il Consiglio europeo sottolinea che è necessario che la conferenza ministeriale dell'Omc prevista per il prossimo dicembre a Hong Kong fissi le grandi linee di un accordo nella prospettiva della conclusione del programma di Doha per lo sviluppo. È necessario giungere a risultati ambiziosi ed equilibrati tenuto conto delle sfide economiche che l'Europa deve affrontare e allo scopo di offrire ai paesi in via di sviluppo la possibilità di integrarsi pienamente nell'economia mondiale. Balcani occidentali 41. Il Consiglio europeo riafferma il suo impegno a favore dell'attuazione completa dell'agenda di Salonicco, in cui si sottolinea che il futuro dei Balcani occidentali è nell'Unione europea. Ribadisce che i progressi di ciascun paese verso l'integrazione europea, tenuto conto dell'evoluzione dell'acquis, dipendono dai suoi sforzi per ottemperare ai criteri di Copenaghen e alle condizioni del processo di stabilizzazione e associazione. In tale processo la cooperazione regionale e le relazioni di buon vicinato resteranno peraltro elementi essenziali della politica dell'Ue. 42. Il Consiglio europeo incoraggia l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia ad intensificare gli sforzi nella prospettiva del parere che la Commissione presenterà sulla sua richiesta di adesione all'Ue. Si compiace degli sforzi sostanziali compiuti dalla Serbia e Montenegro, la incoraggia ad intensificarli e riafferma che l'Unione europea desidera avviare non appena possibile negoziati ai fini della conclusione di un accordo di stabilizzazione e di associazione. Ribadisce la sua determinazione a fare lo stesso per la Bosnia‑erzegovina non appena sussisteranno le condizioni necessarie. Il Consiglio europeo sottolinea altresì l'importanza dello svolgimento in Albania di elezioni libere e democratiche, conformi alle norme internazionali, anche nelle regioni in cui vivono minoranze, nel quadro del ravvicinamento di questo paese all'Ue. 43. Alla vigilia della commemorazione del decimo anniversario del massacro di Srebrenica, il Consiglio europeo sottolinea che la piena e illimitata collaborazione dei paesi della regione con il Icty continua ad essere un'esigenza essenziale per proseguire il loro ravvicinamento all'Ue. Il Consiglio europeo si attende che questa cooperazione prosegua e sia rafforzata fino a quando tutte le persone incriminate che continuano a sfuggire alla giustizia internazionale saranno state deferite al Tribunale. 44. Il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione sul Kosovo che figura nell'allegato Iii. Politica europea di vicinato 45. Il Consiglio europeo si compiace della conclusione di una prima serie di piani d'azione nel quadro della politica europea di vicinato con l'Autorità palestinese, la Giordania, Israele, il Marocco, la Moldova, la Tunisia e l'Ucraina e accoglie con favore la decisione di elaborare nel 2005 piani d'azione analoghi anche con l'Armenia, l'Azerbaigian e la Georgia incluse nel giugno 2004 nella politica europea di vicinato, nonché con l'Egitto e il Libano e di preparare una relazione nazionale sull'Algeria. Il Consiglio europeo invita la Commissione e l'Sg-ar a riferire regolarmente in merito ai progressi compiuti. 46. Il Consiglio europeo plaude agli sforzi compiuti dal governo ucraino per instaurare in questo paese un'autentica democrazia e un'economia sociale di mercato e si compiace dell'adesione dell'Ucraina alle norme e ai valori europei. Auspica vivamente che il dialogo ed i contatti rafforzati tra l'Ue e l'Ucraina proseguano e appoggia la rapida attuazione al piano d'azione Ue-ucraina. 47. Il Consiglio europeo prende altresì atto dell'adozione del piano d'azione Ue‑moldova e della designazione di un Rappresentante speciale dell'Ue per la Moldova, paese che è destinato a diventare in un prossimo futuro un vicino immediato dell'Unione europea. Si dichiara pronto a partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione per il conflitto in corso in Transdnestria e accoglie con favore un rafforzamento del dialogo con la Russia, l'Ucraina e l'Osce a questo proposito. 48. Il Consiglio europeo riafferma l'impegno dell'Ue a favore di un approfondimento delle relazioni con la Bielorussia, anche attraverso l'elaborazione di un piano d'azione, quando le autorità di questo paese avranno chiaramente dimostrato la loro volontà di rispettare i valori democratici, lo stato di diritto e i diritti dell'uomo. L'ue nutre preoccupazione per l'intensificazione della repressione nei confronti delle forze democratiche e della società civile in Bielorussia. L'ue adotterà misure intese a far conoscere e dimostrare alla popolazione bielorussa i vantaggi della politica europea di vicinato e sosterrà il rafforzamento della società civile e il processo di democratizzazione in questo paese. Partenariato strategico con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente 49. Il Consiglio europeo ha approvato la relazione della Presidenza, del Segretario Generale/alto Rappresentante e della Commissione sull'attuazione del partenariato strategico dell'Ue con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza del partenariato strategico per le relazioni dell'Ue con i paesi della regione del Medio Oriente. Continuerà a seguire l'attuazione degli obiettivi del partenariato strategico secondo i principi di condivisione e di partenariato. Il Consiglio europeo conviene che occorre prestare un'attenzione particolare all'attuazione del partenariato strategico nei paesi situati ad est della Giordania. La volontà politica comune di promuovere le relazioni e la cooperazione in tutti i settori, al di là delle questioni commerciali ed economiche, è stata riaffermata in particolare in occasione della 15ª sessione del Consiglio congiunto e della riunione ministeriale Ccg‑ue, che si sono tenute il 5 aprile 2005 a Manama. Processo di Barcellona 50. Il Consiglio europeo si compiace dello svolgimento a Lussemburgo della 7a Conferenza ministeriale euromediterranea, che ha permesso di fare un bilancio completo del partenariato dal suo avvio nel 1955, di definire le basi del futuro del processo e di adottare, per la prima volta, conclusioni comuni vertenti, tra l'altro, sulla necessità di promuovere riforme politiche e sociali nei paesi partner. Ha inoltre preso atto con soddisfazione dei progressi compiuti nel dialogo politico e di sicurezza, nonché nell'attuazione del partenariato sociale, culturale e umano del processo di Barcellona, in particolare attraverso l'inaugurazione, ad Alessandria, della Fondazione euromediterranea Anna Lindh per il dialogo tra le culture e la creazione, a Lussemburgo, della piattaforma non governativa euromediterranea. Il Consiglio europeo accoglie infine con favore lo svolgimento, al Cairo, della prima sessione plenaria dell'Assemblea parlamentare euromediterranea, che concreta la fedeltà ai valori democratici e al principio della condivisione propri del processo di Barcellona. Accoglie con soddisfazione l'organizzazione, per fine novembre a Barcellona, di una riunione straordinaria ad alto livello che coinciderà con il decimo anniversario della dichiarazione di Barcellona. 51. La completa integrazione della Libia nel processo di Barcellona rappresenta l'obiettivo globale della politica di impegno dell'Ue nei confronti di questo paese. La partecipazione a tale processo ed un ulteriore passo avanti verso la conclusione di un accordo di associazione dipenderanno dalla volontà di questo paese di accettare integralmente e incondizionatamente la dichiarazione e l'acquis di Barcellona. Su questa ed altre questioni in sospeso le consultazioni continuano. Iraq 52. Il Consiglio europeo riafferma la volontà dell'Ue di proseguire nell'attuazione del programma completo di assistenza, deciso dal Consiglio il 5 novembre 2004 e il 21 febbraio 2005, al fine di conseguire l'obiettivo di un Iraq sicuro, stabile, unificato, prospero, democratico, che rispetti i diritti umani che godrà del pieno esercizio della sua sovranità e coopererà in maniera costruttiva con i vicini e con la comunità internazionale. Rammenta che gli Stati membri e la Commissione sono disposti ad appoggiare, qualora l'Iraq lo chieda, il processo costituzionale, in conformità della risoluzione 1546 e in stretta collaborazione con le Nazioni Unite. Incoraggia le autorità dell'Iraq a perseguire l'obiettivo del pieno coinvolgimento di tutte le componenti della società irachena nel processo costituzionale e a promuovere un autentico dialogo nazionale. 53. Il Consiglio europeo ribadisce il proprio impegno a sostenere le autorità e il popolo irakeni, in conformità della comunicazione della Commissione dal titolo "L'ue e l'Iraq - Quadro per l'impegno" approvata dal Consiglio europeo del giugno 2004, segnatamente appoggiando il rafforzamento dell'ordinamento giudiziario penale e dello stato di diritto mediante la missione Eujust Lex, contribuendo alla ricostruzione politica, economica e sociale dell'Iraq e proseguendo gli sforzi nella prospettiva di approfondire le relazioni fra l'Ue e l'Iraq con l'obiettivo d'instaurare un dialogo politico su base regolare. In tale contesto, si compiace della visita della troika ministeriale il 9 giugno 2005 a Baghdad e conferma la sua volontà di sviluppare i contatti tra l'Ue e l'Iraq. Il Consiglio europeo si rallegra dell'adozione da parte del Consiglio, in data 13 giugno 2005, del piano operativo della missione integrata sullo stato di diritto per l'Iraq, Eujust Lex, che ha permesso l'avvio ufficiale di questa missione di formazione dell'Ue per l'Iraq. Ha accolto favorevolmente l'annuncio della Commissione della sua intenzione di aprire una delegazione a Baghdad in un prossimo futuro. 54. Esprime l'auspicio che la conferenza internazionale Iraq, organizzata congiuntamente dall'Unione europea e dagli Stati Uniti nel quadro del processo politico definito dalla risoluzione 1546 e che si terrà il prossimo 22 giugno a Bruxelles, consenta di manifestare il sostegno della comunità internazionale alle priorità individuate dalle autorità irachene per il periodo transitorio, nell'ottica di un nuovo quadro di coordinamento delle iniziative di assistenza in tempi quanto più possibile brevi. Al riguardo, il Consiglio europeo sottolinea la pari importanza di un ruolo primario del Governo iracheno e di un ruolo delle Nazioni Unite in termini di consulenza e di appoggio. Iran 55. Il Consiglio europeo si rallegra della ripresa dei negoziati relativi ad un accordo commerciale e di cooperazione e a un accordo politico con l'Iran, resa possibile dalla conclusione e dall'effettiva attuazione dell'accordo di Parigi nel novembre 2004. Sottolinea l'importanza che annette al trattamento equo di tutti gli Stati membri nel settore commerciale. Conferma che l'Unione europea è disposta a continuare ad esplorare i mezzi per sviluppare ulteriormente la cooperazione politica ed economica con l'Iran, in seguito alle disposizioni prese da questo paese per risolvere altre questioni che preoccupano l'Ue per quanto concerne la lotta contro il terrorismo, i diritti dell'uomo e l'approccio dell'Iran al processo di pace in Medio Oriente. Il Consiglio europeo rammenta l'importanza che annette a un dialogo sui diritti dell'uomo credibile ed efficace e nutre la speranza che la prossima sessione si svolga rapidamente in base a nuove modalità che le due parti dovranno concordare. 56. Il Consiglio europeo sottolinea che mantenere la completa sospensione di qualsiasi attività connessa all'arricchimento e al ritrattamento è la condizione da soddisfare per proseguire l'intero processo. Esprime il suo sostegno ad ulteriori iniziative al fine di pervenire ad un accordo su soluzioni a lungo termine, che offra alla comunità internazionale, in base a garanzie obiettive, la certezza che il programma nucleare iraniano ha esclusivamente finalità pacifiche. Il Consiglio europeo esprime soddisfazione per il sostegno internazionale di cui detto processo ha beneficiato. Processo di pace in Medio Oriente 57. Il Consiglio europeo ha adottato la dichiarazione sul processo di pace in Medio Oriente che figura nell'allegato Iv, nonché una dichiarazione sul Libano (allegato V). Relazioni transatlantiche 58. Il Consiglio europeo si rallegra degli sviluppi positivi delle relazioni transatlantiche durante il primo semestre del 2005. Prende atto con soddisfazione della visita del Presidente statunitense George W. Bush alle istituzioni europee a Bruxelles, il 22 febbraio 2005 e in particolare dell'incontro dei capi di Stato e di Governo con il Presidente. Il vertice annuale tra l'Unione e gli Stati Uniti, che si terrà il 20 giugno 2005 a Washington, fornirà nuovamente l'occasione di constatare i progressi compiuti nelle relazioni con questo insostituibile partner strategico dell'Unione e di approfondire segnatamente i vincoli economici transatlantici. Accoglie con favore l'avvio di un dialogo strategico tra l'Unione e gli Stati Uniti sull'Asia orientale. Il Consiglio europeo si rallegra dell'imminente vertice Ue-canada, che si terrà il 19 giugno 2005 a Niagara-on-the-lake e consentirà di prendere atto del consolidamento delle relazioni Ue-canada dopo l'adozione dell'agenda di partenariato nell'ultimo vertice del marzo 2004. Accoglie altresì con favore il recente avvio dei negoziati con il Canada su un accordo per la promozione degli scambi e degli investimenti. Russia 59. Il Consiglio europeo si rallegra dei risultati del quindicesimo vertice Ue-russia, tenutosi il 10 maggio 2005, e, più in particolare, dell'adozione delle tabelle di marcia vertenti sulla creazione di quattro spazi comuni, la cui realizzazione è stata decisa nel maggio 2003 in occasione del vertice di San Pietroburgo (spazio economico comune, spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, spazio di cooperazione nel settore della sicurezza esterna e spazio di ricerca e istruzione, inclusi gli aspetti culturali). Queste tabelle di marcia, che costituiscono un insieme equilibrato, definiscono gli obiettivi comuni delle relazioni Ue-russia nonché le azioni necessarie per conseguire detti obiettivi e stabiliscono un programma di cooperazione a medio termine tra l'Ue e la Russia. La loro attuazione permetterà di consolidare il partenariato strategico tra l'Ue e la Russia, nonché la cooperazione regionale, in particolare nel quadro della dimensione settentrionale. 60. Il Consiglio europeo prende altresì atto con soddisfazione del corretto svolgimento delle prime consultazioni in materia di diritti dell'uomo, avviate nel marzo 2005 tra l'Unione europea e la Russia. 61. Il Consiglio europeo accoglie con favore la firma dell'accordo sulle frontiere tra Russia ed Estonia e auspica che un analogo accordo possa presto essere firmato con la Lettonia. 62. Il Consiglio europeo esprime altresì soddisfazione per l'impegno assunto dalla Russia di completare l'evacuazione delle restanti basi militari russe in Georgia nel corso del 2008. Si aspetta la piena attuazione di tutti gli impegni assunti a Istanbul nel 1999. Relazioni con l'Asia 63. Il Consiglio europeo riafferma l'importanza che annette allo sviluppo delle relazioni con l'Asia, visto il ruolo vieppiù importante di questa regione nella risoluzione delle questioni fondamentali che la comunità internazionale deve affrontare. In questo contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore i risultati delle riunioni ministeriali Ue - Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico (Asean) e Asia-europa (Asem), svoltesi durante il primo semestre dell'anno. 64. Il Consiglio europeo riafferma di volere sviluppare il suo partenariato con il Giappone sia in risposta alle grandi questioni internazionali sia a livello strettamente bilaterale. Esso è determinato a rafforzare il dialogo strategico in merito al quadro di sicurezza in Asia orientale, la cui necessità è stata sottolineata al 14º vertice Ue-giappone tenutosi il 2 maggio 2005 a Lussemburgo. Il Consiglio europeo si rallegra dei notevoli progressi compiuti nell'attuazione del piano d'azione adottato nel 2001, in cui si trasfonde l'approfondimento delle relazioni tra un'Unione europea allargata e il Giappone. Si è rammentata la necessità di una cooperazione più intensa nelle tematiche ambientali, in materia di energia e di scienza e tecnica. Il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione del successo dell'anno di scambi tra i popoli europei e il popolo giapponese. 65. Il Consiglio europeo si rallegra per il 30º anniversario dell'istituzione di relazioni diplomatiche fra l'Ue e la Cina. Rammenta la sua determinazione a sviluppare il partenariato strategico con la Cina, approfondendo il dialogo in tutti i settori riguardo a questioni sia economiche sia politiche ed adoperandosi per risolvere rapidamente il contenzioso commerciale. Chiede al Consiglio e alla Commissione di accelerare i lavori su un nuovo accordo quadro. Sottolinea l'importanza che attribuisce al dialogo sui diritti dell'uomo, la cui 19a sessione si è svolta il 24 e 25 febbraio 2005 a Lussemburgo. 66. Il Consiglio europeo ricorda altresì le sue conclusioni del 16 e 17 dicembre 2004. Si rallegra per i progressi realizzati nella revisione del Codice di condotta e dello strumento e invita il Consiglio a proseguire i suoi lavori su questa base. 67. Il Consiglio europeo saluta infine con favore l'avvio di un dialogo strategico sull'Asia con gli Stati Uniti e il Giappone. 68. Il Consiglio europeo incoraggia il proseguimento dei lavori di elaborazione del piano di azione con l'India, che deve essere approvato al sesto vertice previsto nel secondo semestre del 2005 a Nuova Delhi. Relazioni con gli Acp 69. Il Consiglio europeo accoglie con soddisfazione la conclusione dei negoziati sulla revisione dell'accordo di Cotonou e l'accordo raggiunto con gli Stati Acp al riguardo il 23 febbraio scorso. L'accordo riveduto, oltre a mantenere l'acquis dell'accordo di Cotonou, rappresenta un miglioramento del partenariato tra gli Stati Acp, la Comunità e i suoi Stati membri, in tutte le sue componenti. Relazioni con l'Africa 70. Il Consiglio europeo plaude al rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra l'Ue e l'insieme dei paesi africani, reso possibile dall'affermazione dell'Unione africana (Ua) quale quadro politico in grado di promuovere risposte africane alle sfide dello sviluppo. Tale dialogo si prefigge il conseguimento di un partenariato strategico Ue‑africa articolato su quattro assi: pace e sicurezza, governance, integrazione regionale e commercio, nonché sviluppo. Il Consiglio europeo accoglie con favore il rafforzamento delle capacità di mantenimento della pace e della sicurezza in Africa e l'avvio della fase operativa delle strutture attinenti, segnatamente nel quadro dell'Unione africana e delle organizzazioni subregionali che l'Ue si è impegnata a sostenere. 71. Il Consiglio europeo tiene a sottolineare più in particolare che l'Unione europea, come pure i suoi Stati membri, proseguiranno ad impegnarsi nelle rispettive iniziative di assistenza, segnatamente in Sudan, nella regione dei Grandi Laghi, in Africa occidentale e in Somalia. Esso esprime il suo pieno appoggio alle iniziative continentali, come il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell'Africa (Nepad), o regionali, come il processo scaturito dalla conferenza internazionale sui Grandi Laghi e accoglie con favore le sempre più numerose attività svolte dalle organizzazioni africane, quali Ecowas, Sadc, Igad. 72. L'ue proseguirà nel suo impegno per il ripristino della pace e dello sviluppo in tutto il Sudan, segnatamente attraverso il suo appoggio alla missione dell'Unione africana in Sudan. L'ue ha presentato alla conferenza dei donatori di tale missione, tenutasi il 26 maggio 2005 ad Addis Abeba, un'offerta globale e sostanziale consistente in un appoggio in termini di pianificazione, logistica e funzionamento, materiali, trasporto aereo strategico e tattico, rafforzamento delle capacità di osservazione dell'Unione africana e formazione, nonché a livello di esperti di polizia e in altri settori civili. In funzione delle richieste avanzate dall'Unione africana e in coordinamento con gli altri attori della comunità internazionale, segnatamente le Nazioni Unite, la Nato, gli Stati Uniti e il Canada. L'ue esorta parimenti tutte le parti a collaborare con la Corte penale internazionale allo scopo di porre fine all'impunità ed agli ostacoli frapposti alla giustizia ed alla riconciliazione delle popolazioni del Darfur. Il Consiglio europeo continua ad essere profondamente preoccupato per le continue violazioni gravi e serie dei diritti dell'uomo e del diritto internazionale umanitario commesse contro le popolazioni civili in Darfur, nonché per gli ostacoli agli sforzi compiuti dalle organizzazioni umanitarie e rammenta al governo del Sudan che è sua responsabilità garantire la sicurezza dei cittadini sudanesi e di quanti operano per il loro bene. Esorta tutte le parti presenti nel Darfur a negoziare in buona fede, allorché come annunciato, riprenderanno i negoziati di pace, un accordo di pace onnicomprensivo e definitivo, nonché a collaborare pienamente con le Nazioni Unite. Esorta altresì tutte le parti sudanesi a dare piena attuazione all'accordo globale di pace e ad avviare un processo di democratizzazione inclusivo. 73. L'unione europea ha contribuito alla riforma del settore della sicurezza, alla transizione e alla stabilizzazione nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) varando, nell'aprile del 2005, la missione di polizia dell'Ue a Kinshasa, Eupol Kinshasa, e avviando, l'8 giugno 2005, la sua missione di consulenza e di assistenza per la riforma del settore della sicurezza, Eusec Rd Congo. L'ue e i suoi Stati membri confermano di essere disposti a prendere in considerazione la possibilità di un sostegno più operativo all'integrazione dell'esercito congolese, in particolare sulla scorta delle informazioni che trasmetterà l'Eusec Rd Congo. Dette missioni sono esempi concreti dell'attuazione del piano d'azione per il sostegno Pesd alla pace e alla sicurezza in Africa. Attraverso questo impegno l'Ue rinnova il suo sostegno a favore della transizione e reitera l'invito rivolto alle autorità congolesi a prendere le misure necessarie per il corretto svolgimento del processo elettorale, il buon governo e la trasparenza e, in particolare, il pagamento regolare degli stipendi dei soldati. Esorta l'opposizione politica e la società civile a svolgere un ruolo costruttivo e pacificatore nella realizzazione della transizione. 74. Tenuto conto dello stretto legame tra pace e sicurezza, da un canto, e sviluppo dei paesi africani, dall'altro, il Consiglio europeo riafferma la determinazione dell'Ue a continuare a sostenere lo sviluppo del continente africano nel rispetto dei principi di uguaglianza e di titolarità africana. In tale contesto un importante obiettivo è costituito dall'organizzazione, quanto più rapida possibile, del secondo vertice Ue-africa a Lisbona. Il Consiglio europeo accoglie inoltre con favore la priorità accordata all'Africa nel quadro dei lavori del G8 e prende atto del contributo dato dalla Commissione per l'Africa. 75. In tale contesto, il Consiglio europeo rammenta l'importanza che attribuisce alle relazioni tra l'Unione europea e l'Africa. Esso invita il Consiglio ad elaborare una strategia globale a lungo termine nei confronti dell'Africa alla luce del vertice delle Nazioni Unite nella prospettiva del Consiglio europeo del dicembre 2005. Relazioni con l'America latina 76. Il Consiglio europeo rammenta l'impegno dell'Unione a rafforzare il partenariato con l'America latina. Prende atto con soddisfazione dei risultati della Xii riunione ministeriale tra l'Unione e il Gruppo di Rio nonché delle riunioni ministeriali con le varie organizzazioni subregionali dell'America centrale e meridionale, che si sono svolte a Lussemburgo il 26 e 27 maggio 2005. 77. Il Consiglio europeo accoglie con favore la determinazione, espressa in occasione della recente riunione con il Mercosur, di portare a termine con successo i negoziati biregionali per la conclusione di un accordo di associazione interregionale. Il Consiglio europeo accoglie altresì con soddisfazione l'avvio nel gennaio 2005 delle attività di valutazione congiunta sull'integrazione economica regionale della Comunità andina e dell'America centrale, in applicazione delle decisioni adottate al vertice Unione europea - America latina e Caraibi, tenutosi nel maggio 2004 a Guadalajara. Pesd 78. Il Consiglio europeo approva la relazione della presidenza sulla Pesd, comprensiva del mandato per la prossima presidenza. 79. Per quanto riguarda le capacità militari, il lavoro concettuale sui gruppi tattici che rientrano negli elementi di reazione rapida è proseguito con successo. La conferenza di coordinamento dei gruppi tattici tenutasi l'11 maggio ha permesso di constatare che gli impegni degli Stati membri consentiranno di conseguire l'obiettivo previsto per il periodo di capacità operativa iniziale 2005 e 2006. Il Consiglio europeo sottolinea i progressi compiuti nell'ottica di assicurare i contributi necessari per il periodo di piena capacità operativa nel 2007/2008. 80. Il Consiglio europeo accoglie con soddisfazione le misure adottate per rendere più rapido il processo decisionale e il processo di pianificazione per le operazioni di reazione rapida dell'Ue. 81. È stato attivamente proseguito, secondo le scadenze fissate dal Consiglio europeo del dicembre 2004, lo sviluppo delle capacità civili europee al fine di conseguire l'obiettivo primario civile 2008. E' stato pertanto possibile elaborare le ipotesi di pianificazione strategica e gli scenari illustrativi in materia di stabilizzazione e ricostruzione, prevenzione dei conflitti, rafforzamento mirato delle istituzioni e sostegno civile a operazioni umanitarie. Sono stati inoltre portati avanti i lavori sullo spiegamento rapido delle capacità di gestione civile delle crisi. 82. Il Consiglio europeo rileva che lo sviluppo degli strumenti della Pesd si colloca nell'ambito di un approccio coerente. La cellula con componenti civili e militari, la cui istituzione era stata decisa al Consiglio europeo del dicembre 2003, ha iniziato i suoi lavori. Tale cellula sarà dotata della capacità di generare un centro operativo che sarà disponibile, al più tardi, nel giugno 2006. 83. L'agenzia europea per la difesa (Aed) è ormai pienamente impegnata nella realizzazione del suo primo programma di lavoro annuale. Sono stati presentati progetti guida nei settori delle capacità militari, degli armamenti, dell'industria e del mercato nonché della ricerca e tecnologia, che costituiscono i quattro pilastri delle attività dell'Aed. 84. Il Consiglio europeo constata con soddisfazione che si è avviata con successo l'attuazione del concetto di formazione dell'Ue nel settore della Pesd. Sono state definite le modalità di funzionamento dell'Accademia europea per la sicurezza e la difesa. Sono state così soddisfatte le condizioni per poter istituire l'Accademia. 85. Il Consiglio europeo ribadisce il suo interesse per il rafforzamento dei partenariati e della cooperazione con i paesi terzi e nelle sedi internazionali. L'ue e la Nato hanno dato seguito alla loro cooperazione nel quadro del loro partenariato strategico in materia di gestione delle crisi. Il Consiglio europeo rileva con soddisfazione che è stato dato seguito, in modo efficace, all'esecuzione dell'operazione Althea, diretta dall'Ue in Bosnia-erzegovina nel quadro dei cosiddetti accordi "Berlin plus" con la Nato. 86. La cooperazione con le Nazioni Unite nell'ambito della gestione delle crisi ha continuato a progredire e si è concretizzata segnatamente in uno studio intensivo sulle esercitazioni e in una stretta collaborazione tra l'Eupol Kinshasa e la Monuc. 87. Il Consiglio europeo prende altresì atto con soddisfazione dei progressi compiuti nel rafforzamento del partenariato in materia di operazioni di gestione delle crisi dirette dall'Ue con l'Ucraina e il Canada, nel quadro dello spazio comune di sicurezza esterna con la Russia, con i partner mediterranei nel contesto Euromed e con l'Unione africana. 88. Il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione dell'attuazione del piano d'azione per il sostegno Pesd alla pace e alla sicurezza in Africa. Tale piano d'azione è inteso ad assistere le organizzazioni e gli Stati africani affinché si dotino di capacità autonome di prevenzione e di gestione dei conflitti, con particolare riguardo all'Unione africana. 89. Il Consiglio europeo approva la relazione della presidenza sulle attività dell'Ue nel quadro della prevenzione dei conflitti e sottolinea la necessità di proseguire i lavori in questo settore. V. Varie Lotta contro l'Hiv/aids e altre malattie trasmissibili 90. Il Consiglio europeo prende atto con viva preoccupazione dell'aumento dell'incidenza dell'Hiv/aids negli Stati membri e nei paesi limitrofi come pure a livello mondiale e sottolinea la necessità di un approccio comunitario coordinato e integrato ai fini della lotta contro questo flagello. 91. Il Consiglio europeo rammenta l'importanza di una cooperazione attiva tra gli Stati membri e la Commissione per migliorare le conoscenze generali del grande pubblico, sensibilizzandolo alla prevenzione dell'infezione da Hiv, promuovere comportamenti e pratiche sessuali più sicuri e responsabili, assicurare un accesso universale alle cure, potenziare l'accesso dei tossicodipendenti per via endovenosa, alla prevenzione, al trattamento della tossicodipendenza e ai servizi per la riduzione dei danni e mantenere nella società un clima di non discriminazione. Gli Stati membri e la Commissione sono invitati a continuare lo scambio, a livello comunitario, delle migliori pratiche ed esperienze e a sostenere gli investimenti in attività adeguate di ricerca e di sviluppo. 92. Il Consiglio europeo esorta gli Stati membri ad adoperarsi costantemente per preservare e sviluppare un sistema sanitario sostenibile, economico e accessibile quale base per le attività di prevenzione, terapeutiche e di assistenza sanitaria e in tale contesto in particolare, per chiunque ne abbia bisogno, l'accesso alle terapie retrovirali a costi non eccessivi, come pure ad altre cure mediche. 93. Il Consiglio europeo plaude all'approvazione, da parte del Consiglio, del programma europeo di azione per lottare contro l'Hiv/aids, la malaria e la tubercolosi attraverso azioni esterne. Tale programma costituisce la base per un'azione dell'Ue rinnovata e concertata, in tutti i paesi partner ed a livello mondiale mediante azioni comuni intese segnatamente a promuovere un approccio integrato nella lotta contro queste tre patologie, a rafforzare le capacità dei paesi partner, ad aumentare le risorse e i mezzi di lotta disponibili e a sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuovi strumenti di prevenzione e cura di queste tre malattie. 94. Il Consiglio europeo chiede alla Commissione ed agli Stati membri di rafforzare la cooperazione ed il coordinamento nella lotta contro l'Hiv/aids, la malaria e la tubercolosi, nonché nel quadro della piena attuazione del programma d'azione del Cairo/dell'icpd +10, accertandosi che la salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti costituiscano un elemento essenziale della prevenzione dell'Hiv e dell'Aids e che, se del caso, siano integrate le attività condotte in materia di prevenzione dell'Aids e di salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti. 95. Il Consiglio europeo rammenta inoltre la necessità di assicurare per sempre, in sede di Omc, un accesso agevolato ai medicinali per i paesi in via di sviluppo che non dispongono delle relative capacità produttive. Sottolinea l'importanza di un contributo europeo sostanziale alla ricostituzione del Fondo mondiale per la lotta contro l'Aids per il 2006 e 2007, in occasione della conferenza che avrà luogo a Londra nel settembre del 2005. 96. Il Consiglio europeo invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere e continuare il dialogo e la cooperazione con i paesi a livello nazionale, regionale e mondiale nonché con le organizzazioni internazionali quali Unaids, nel contesto sia della politica sanitaria che di quella dello sviluppo, per realizzare ulteriori progressi nella lotta contro la diffusione dell'Hiv/aids. Iniziativa "Diplomazia verde" 97. Il Consiglio europeo ha inoltre preso atto della relazione sui risultati ottenuti dall'iniziativa "Diplomazia verde" avviata nel giugno del 2003. Si compiace a tale riguardo degli sforzi in corso nell'ottica di una migliore integrazione degli aspetti ambientali e dello sviluppo sostenibile nelle relazioni esterne.  
     
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