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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2005
 
   
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  IO, MASSIMO D’ALEMA, NUMERO 18 A POPPA DI MASCALZONE LATINO, DICO CHE…  
   
  Valencia, 26 giugno 2005 -  Maglietta color arancione -quella d’ordinanza degli officials di Valencia- shorts blu e scarpe da ginnastica scure, Massimo D’alema si è goduto dalla poppa di Ita 77 una delle più grintose regate portate a termine da Mascalzone Latino-capitalia Team nel Louis Vuitton Act 5 appena conclusosi a Valencia. E ha subito spiegato che per regolamento non poteva vestire la divisa del team, né parlare. “Il 18mo deve essere diverso, riconoscibile e non deve fare assolutamente nulla”. E, last but not least, ha anche rischiato di vincere, visto che i mascalzoni hanno tagliato il traguardo con soli tre secondi di distacco dagli spagnoli. “Regata bellissima- ha commentato Massimo D’alema. Appena tornato sul Mascalzone Assai, navetta d’appoggio del team napoletano. Comunque era previsto che vincessero gli spagnoli nell’ultima regata… non gli si poteva rovinare la festa… Ml: Ci racconti le prime impressioni… Md: “Vedersi dietro Alinghi e New Zealand è un bell’effetto… Le regate di flotta certo sono più divertenti, sono più creative… del match race… salvo la partenza, si fa un regata di barche, conta di più la barca, si vede la barca che va più veloce. È la barca che fa la regata.… qui invece ci sono le strategie…”. Ml: Che ci dice dei mascalzoni? Md: “ E’ un bellissimo equipaggio: non sono solo bravi, sono anche belli come team, sono aggressivi… Non è un equipaggio burocratico, è combattivo… Flavio è bravissimo ma anche Vasco, il tattico, è bravissimo…”. Ml: Si è divertito? Md: “Certamente, grande occasione per un dilettante… La barca a vela consente anche ad un dilettante di mettersi lì è osservare… è come se uno potesse sedersi sull’alettone dell’auto di Schumacher… E’ un privilegio veramente raro ed è anche andata bene, molto bene… Bella regata, bella partenza… “E poi soprattutto il terzo e il quarto lato -l’ultima poppa- tutto affrontato con molto coraggio. Si, hanno fatto delle scelte molto coraggiose… “Al momento di affrontare la seconda bolina hanno dimostrato di avere personalità perché hanno rischiato decidendo di girare la boa che avevamo a sinistra mentre tutti quelli che avevamo davanti avevano girato l’altra… Così si sono tolti dalla copertura, si sono buttati sul campo più libero e si sono trovati nell’aria più fresca e hanno recuperato su Luna Rossa… e anche lì, poi, bravissimi ancora a tirar su diritti sulla destra…”. Ml: Com’è la Coppa America per Massimo D’alema? Md: “Questo è il mio lavoro domenicale. Durante la settimana faccio un altro lavoro. Ma la domenica eccomi qua. “Questi atti, questi momenti preliminari, sono stati molto interessanti… Mascalzone Latino è stato un po’ la sorpresa, soprattutto in queste regate di flotta. Un primo posto, oggi un secondo… Forse inatteso… “Insomma le barche italiane ci sono e adesso vedremo… Abbiamo ancora due anni davanti, siamo all’inizio, c’è voglia di fare, di competere… chi lo sa che questa volta non ce la portiamo a casa… E’ una straordinaria opportunità. Non è solo la bellezza di un evento sportivo, è che intorno all’evento sportivo lavorano migliaia di persone, c’è una città mobilitata… La voglia di portarcela a casa c’è. Questa volta invece che chiedere il permesso a uno svizzero... Potremmo proprio cercare di vincercela…”.  
     
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