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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Giugno 2005
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PREVENZIONE CARDIOLOGICA: FIRMATA LA CARTA DI ROMA |
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Roma, 28 giugno 2005 - Firmata alla Camera dei Deputati la Carta di Roma per la prevenzione cardiologica. Sono arrivati a Roma da tutti Italia i rappresentanti delle quasi 100 Associazioni aderenti al Conacuore, dei Medici di medicina generale, delle società scientifiche, delle Fondazioni e delle Istituzioni: tutti insieme, per la prima volta concordi su un atto che prevede passi concreti per potenziare la lotta alle malattie cardiovascolari, prima causa di morte in Italia. La Carta chiama ad un impegno reale su tutti gli aspetti di una corretta prevenzione a 360° delle malattie cardiovascolari: da un sistema di controllo e diagnosi tempestiva accessibile su tutto il territorio, alle campagne informative a tutti i livelli (comprese le scuole, per i più giovani, ed i palinsesti televisivi per l’enorme pubblico indistinto della Tv) sui corretti stili di vita (alimentazione, movimento, fumo, alcol); dalla responsabilizzazione dei medici di medicina generale, primo punto di riferimento per la tutela della salute del cittadino, all’accesso per i soggetti a rischio alle terapie più adeguate per prevenire l’infarto. “La speranza - ha dichiarato l’on. Marida Bolognesi, Presidente dei Parlamentari del Cuore - è che la Carta di Roma possa essere il programma di una politica della salute che avverta la prevenzione cardiovascolare a breve, medio e lungo termine come un investimento. La prevenzione in un sistema che funzioni non può essere un fatto soltanto privato ma un investimento pubblico di sistema. E’ per questo che ci impegneremo a fare quanto è doveroso affinché venga ribadita la centralità della prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie cardiovascolari nel prossimo piano sanitario nazionale nonché nei piani sanitari regionali”. “La tutela della persona - ha precisato il prof. Gianni Spinella, pres. Del Conacuore - deve essere il criterio guida delle scelte strategiche in materia sanitaria. Investire nella prevenzione, per le malattie cardiovascolari, significa proprio questo: mettere i cittadini in condizione di tutelare la propria salute prima che questa venga compromessa, spesso in maniera irreversibile”.
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