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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Luglio 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  ARCOLE DOC A TUTTO GUSTO 2005  
   
  Per questa seconda edizione della manifestazione il Consorzio ha raccolto intorno a sé tutte la competenze che stanno lavorando attorno al progetto di zonazione viticola della Doc ed all’azione della neonata strada del vino. Carlo Bressan - presidente del Consorzio - al termine del partecipato dibattito ha sintetizzato le linee di azione della denominazione nei suoi primi anni di vita ed anche le prospettive future. A cinque anni dalla nascita del Consorzio e alla vigilia della 7° vendemmia, si possono già stilare alcuni consuntivi dell’azione voluta dai produttori della zona dell’Arcole Doc. Sono evidenti a tutti i progressi che l’area ha fatto in questi ultimi anni dal punto di vista viticolo. E’ questa la zona a più alto indice di riconversione viticola. E’ sufficiente infatti camminare sulla strada dell’Arcole per constatare come la viticoltura sia cambiata: Gdc, Guyot e Cordone Speronato sono oggi i sistemi di allevamento più utilizzati nei nuovi impianti. L’azione del Consorzio in questo settore è stata quella di supportare, con una qualificante assistenza tecnica, l’opera delle singole cantine per trasmettere questo nuovo messaggio qualitativo a tutti i produttori. Oggi questa azione viene completata da un lavoro di zonazione viticola che rappresenta il massimo della ricerca al servizio delle imprese: questa importante attività iniziata da soli 2 anni, vede oggi il significativo sostegno della Regione Veneto e di Veneto Agricoltura e la fattiva collaborazione della Provincia di Verona. Il 2004 ha visto la nascita della Strada del Vino Arcole e dei prodotti tipici, uno strumento efficace per operare su queste tematiche ed un campo di confronto ideale per tutte le forze che agiscono su questo territorio. Strategica quindi nell’ambito dell’azione di valorizzazione della Doc la nuova grande iniziativa voluta dal Consorzio dell’Arcole e presentata in anteprima dal giornalista del Corriere Vinicolo Bruno Donati. Sarà infatti San Bonifacio, presso Villa Gritti, a ospitare le migliori 150 etichette di vini a taglio bordolese (cabernet e merlot) in libera degustazione. Sarà anche l’occasione per una profonda riflessione con un convegno internazionale dal titolo “Cento Bordolesi d’Italia – stile, eleganza, territorio”. Luca Toninato, responsabile con il dott. Attilio Scienza del progetto di zonazione viticola della Doc, ha evidenziato le sostanziali differenze di comportamento dei vitigni finora indagati relativamente alle tre grandi aree che suddividono i 4000 ettari della denominazione da Est a Ovest: Lonigo, San Bonifacio, Caldiero. Riccardo Pastore di Agriprojects, esperto di comunicazione, ha evidenziato quali possono essere per le singole aziende e per l’insieme del territorio i vantaggi strategici in termini di qualità di prodotto, di filiare e di sistema indotti dal lavoro di zonazione. Ernesto Santi, storico, ed Andrea Burato, presidente della Strada del Vino, hanno illustrato i valori di un territorio che ha sia nella lettura storica che geografica, una sua precisa identità ed un grande valore per lo sviluppo futuro anche di una specifica azione turistica.  
     
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