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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Luglio 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  FITNESS FIRST: IL PUNTO SULLE TENDENZE DEL MERCATO  
   
  Fitness First, la catena di centri benessere leader in Europa, fa il punto sull’evoluzione in atto nel mercato del fitness e presenta le nuove linee operative per il 2006 nell’ambito della fidelizzazione dei soci, del marketing e della comunicazione. «Da qualche anno è in atto un significativo cambiamento nel nostro settore» spiega Gianluca Scazzosi, direttore operativo Fitness First Italia. «A differenza del passato, quando la pratica del fitness era più una tendenza di costume, oggi il socio chiede in modo consapevole il meglio per il proprio benessere. Questo significa che chi sceglie la palestra non lo fa più sulla scia del passaparola tra amici, ma perché è convinto di farsi del bene e vuole guadagnarne in salute, non solo in bellezza. Il 40% dei nostri iscritti sono neofiti del mondo palestra: il loro profilo è quello di uomini e donne che hanno deciso di stare bene». Sulla base di questa nuova consapevolezza, è cambiata la sfida. Un’offerta fitness mirata, sebbene di alta qualità, non basta: bisogna puntare sempre più sulla fidelizzazione dei soci e su quei servizi “in più” che fanno del centro fitness un generatore di benessere totale: videolibreria, free bar, sauna, bagno turco, iniziative per il tempo libero, convenzioni con strutture estetiche, servizio di personal training. E poi, orari d’apertura flessibili ed una vasta gamma di formule di abbonamento. «In Fitness First con un solo abbonamento è possibile frequentare tutti i club del mondo che hanno un orario “full-time”, 7 giorni su 7, dalle 9.00 del mattino (a volte dalle 8.00) alle 22.00. Inoltre, cerchiamo sempre nuove formule di abbonamento per accontentare le esigenze dei soci. Negli ultimi due anni abbiamo assistito all’emergere di soluzioni “lunghe”, ad esempio annuali. Questa scelta ha due possibili chiavi di lettura. La prima è una diretta conseguenza della nuova consapevolezza di cui abbiamo parlato: chi frequenta un club per stare meglio tende ad impegnarsi più a lungo di chi si iscrive solo per ritrovare la “forma bikini”. Nella scelta di un abbonamento annuale c’è poi un vantaggio economico ed il consumatore attento non si lascia sfuggire la possibilità di risparmiare fino al 15-20%. Proponiamo al socio anche nuove modalità di pagamento, come l’addebito bancario, un servizio che difficilmente un piccolo operatore può offrire». Questa tendenza sta riportando il mercato italiano in linea con quello europeo. Fino ad oggi, infatti, la caratteristica peculiare del mercato “nostrano” (comune ai Paesi del bacino del Mediterraneo) è stata la ciclicità, con veri e propri “boom” di iscrizioni nei mesi di gennaio, maggio e settembre. Nel resto di Europa, invece, l’unico picco si registra a gennaio, in concomitanza con il rinnovo degli abbonamenti. E’ questo il trend che sembra cominciare ad affermarsi anche in Italia. Se in ambito commerciale il futuro è nell’ottimizzazione del rapporto tra prezzo e servizio, nel rispetto dei mutamenti della domanda, dal punto di vista del marketing, invece, il domani è nella fidelizzazione del cliente: «Bisogna saper instaurare con il socio un dialogo. Questo significa trovare nuovi canali di comunicazione che permettano di conoscere meglio coloro che frequentano i club e di offrire loro un servizio sempre più personalizzato. La strategia di marketing, quindi, va focalizzata sul customer care: il socio non è un semplice cliente, ma deve essere visto come co-protagonista nella creazione del servizio».  
     
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