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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2005
 
   
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  2006 SALON DU MEUBLE DE PARIS « GÉNÉRATIONS CONFORT »  
   
  Parigi, 11 luglio 2005 - Per 2006, il Salon du Meuble de Paris adotta un unico tema: « génératons confort ». Un tema che riguarda soprattutto i consumatori, è declinato dagli espositori in tutti i settori dal divano agli armadi passando per i letti e le relative componenti. Un tema emblematico della modernità, che deriva logicamente dall’Art de Vivre e sembra particolarmente indicato in questo periodo di ricerca di un nuovo confort di vita. Il bisogno di confort, sembra ovvio in un’epoca in cui i consumatori manifestano esigenze e richieste nuove; in cui le evoluzioni della postura e delle morfologie comportano, per esempio, di ottimizzare la forma delle sedute; in cui l’invasione del multimedia e degli schermi piatti nelle nostre case richiede di inserire nuove funzionalità ai nostri mobili, in cui l’invecchiamento della popolazione e l’esistenza di famiglie “ricomposte” impongono nuove proposte, in cui l’apparizione di nuovi materiali e di nuove tecnologie produce delle nuove opportunità… Un altro punto forte, nel gennaio 2006: il Salon du Meuble de Paris si sviluppa attraverso la sua settorizzazione, ma anche attraverso l’ampiamento delle sue merceologie e presenta risposte studiate su misura per le diverse tipologie della distribuzione. Il salone si rinforza sul piano internazionale e sviluppa i propri sforzi dedicati alla promozione dei visitatori. Il Salon du Meuble de Paris procede alla messa a posto di nuovi servizi , facilita gli incontri tra i compratori e fornitori, contribuisce ad evidenziare le nuove tendenze, le novità e le innovazioni… Un programma finalizzato all’innovazione: una maggiore aperture del Salon du Meuble de Paris, verso il pubblico e il lancio del programma-tendenze “Domovision, le correnti innovative nello stile di vita e loro modo di utilizzo”. Questa pratica Marketing unica, messa a punto con gli espositori partendo dai consumatori, è dedicata alla distribuzione e si concretizzerà attraverso i forum di “tendenze” proposti in ciascuno degli spazi del salone. Il Salon du Meuble de Paris apre le sue porte il 5 Gennaio - Una data che ha dei vantaggi! In effetti permette di iniziare commercialmente l’anno abbastanza presto e lascia tutta la libertà ai dettaglianti francesi di rendersi al salone prima dei saldi; inoltre tutta la libertà alla distribuzione organizzata per servirsi del Salon du Meuble de Paris come una piattaforma di selezione delle sue nuove collezioni; infine tutta la libertà lasciata ai visitatori di impregnarsi delle tendenze proposte nei principali spazi del salone. Però è anche una data che può essere un problema per alcuni visitatori o espositori provenendo da paesi dove la festa dell’epifania è tradizionalmente festeggiata. Va sottolineato che il Salon du Meuble de Paris si terrà in un contesto rinnovato dagli importanti lavori effettuati attualmente nel parco di Paris Expo. Porteranno un maggiore confort per i visitatori attraverso l’istallazione di una nuova segnaletica all’ingresso del Parc des Expositions de la Porte de Versailles, la realizzazione di un accesso immediato al padiglione 5, una miglior integrazione del padiglione 7 nell’ambito di Paris Expo. Da notare anche la creazione nel viale principale di una galleria di servizi, l’armonizzazione delle facciate di diversi palazzi e la creazione di piacevoli spazi verdi. In fine, i problemi d’accesso saranno risolti a gennaio perché i lavori importanti legati alla linea tranviaria saranno terminati. Il mobile e la decorazione sono due universi diversi. É interessante constatare che ovunque in Europa, si tengono due saloni. Seguono le regole di due mercati distinti. L’uno che riguarda il mobile, e l’altro la decorazione. I due settori sono distinti ma presentano anche delle sovrapposizioni. Una parte di loro si trova su di un mercato dove gli investimenti sono assai importanti e l’altra parte si trova su un mercato della moda, molto volatile. Questo vale anche per gli schemi di distribuzione che sono differenti. La nostra epoca presenta un’apertura dei mercati. Si inserisce in un contesto di grande complessità. In Europa, di fronte ad un consumatore sveglio ed esigente, le imprese ricercano la crescita su dei mercati moto competitivi. Gli industriali si rinforzano in Asia o in Europa centrale, i grandi distributori hanno organizzato le loro risorse dappertutto intorno al mondo. Le nuove zone di produzione che sono la China, l’India, il Vietnam, il Brasile attraggono numerosi compratori. Le strategie industriali sono molteplici. A fianco ad alcune imprese altamente esportatrici e presenti nei saloni internazionali, la maggior parte degli forzi è rivolta verso il loro mercato interno. In questa incredibile diversità e perché il mercato europeo è molto più complesso che tanti altri, i saloni in Europa hanno un ruolo primordiale da giocare sul mercato internazionale dell’arredamento. Il Salon du Meuble de Paris è in questo caso uno strumento indispensabile. I suoi pregi: la sua capacità a poter firmare degli accordi di cooperazione con degli eventi internazionali, la sua capacità a fare crescere la sua settorizzazione al ritmo dell’evoluzione della distribuzione, la sua competenza in materia di Tendenze… A disposizione degli industriali, dialoga con la distribuzione, evoluzioni e adattamento del salone fondono l’interesse della filiera professionale a mobilizzarsi con il salone stesso. Sottolineiamo innanzitutto, l’implicazione della distribuzione e della sua organizzazione professionale: la (F.n.a.e.m). Molto attaccata a quest’appuntamento privilegiato con i fabbricanti, è una partner attivo del salone. Da sottolineare anche, la collaborazione con il salone, della Chambre Nationale des Forces de Vente (Cnv) ma anche quello dell’ Union Nazionale des Métiers de Ameublement - (Unifa), la sua posizione è chiara: la divisione dell’offerta nuoce allo sviluppo del mercato e complica il compito dei distributori. In un momento in cui la professione affronta nuove sfide economiche, la solidarietà del tandem industriali e negozianti farà la differenzia . Ad oggi, come lo scorso anno alla stessa epoca, circa 65% degli espositori presenti in 2005 hanno confermato la loro partecipazione al Salon du Meuble de Paris 2006, l’appuntamento del settore dell’arredamento che si tiene a Paris Expo, Porte de Versailles. Questa forte fedeltà degli espositori riguarda le imprese leaders francesi e internazionali -nessuno manca all’appello- le marche, le piccole e medie imprese e gli artigianati presenti nella totalità dei settori. È un pò presto per fare un bilancio dei nuovi espositori, ma le richieste che provengano d’Europa e in modo particolare dalla penisola iberica sono incoraggianti e indicano che il Salon du Meuble de Paris 2006 potrebbe proporre un’offerta più internazionale. Questi primi risultati confermano il ruolo primordiale del Salon du Meuble de Paris nel processo degli incontri fabbricanti/compratori. Cambiamenti delle pratiche commerciali, modifiche delle strutture, emergenza di nuovi modelli…attraverso la sua settorizzazione unica, il Salon du Meuble de Paris fornisce delle soluzioni: prodotti, concept, servizi… Nel 2006 in un dispositivo di compatto più concentrato ma che conserva la forte implicazione culturale del salone, la settorizzazione si evolve piano piano per adattarsi ancora meglio alle nuove logiche della distribuzione del mobile. Quest’evoluzione valorizza maggiormente un’offerta già esistente ma dispersiva. È supportata dalla costruzione di un programma specifico che si rivolge a tutte le tipologie dei visitatori che rappresentano la distribuzione organizzata, la distribuzione con insegna, i negozi del centro città e gli architetti. L’evoluzione del Salon du Meuble de Paris porta alla costituzione di due grandi insiemi fondati su una doppia logica: quella dei fabbricanti che si rivolgono ad una distribuzione organizzata e quella delle imprese che sono implicate nella distribuzione indipendente. Ed è proprio in quest’universo che si trova la maggioranza dei fabbricanti che sviluppano una logica di marca. Editori francesi ed internazionali che possiedono una politica di marca, “haut de gamme” si riuniscono. Non importa lo stile delle loro creazione, queste imprese si rivolgono allo stesso tipo di clientela “haut de gamme “ e anche agli architetti. Le Grand Marché costituisce il primo polo del salone. Ricopre il Mobile di grande diffusione, il Classico e il Moderno. Questo settore si trova nei padiglioni da 1 fino a 7; il Mobile Classico rimane nel padiglione 2, e raggruppa le aziende più rappresentative del savoir faire. Fra il Classico e Moderno, troviamo nel pad. 3 il Carrefour de l’Artisanat, les Centrales, les Collectives. Per quanto riguarda la struttura del grande insieme costituito nel padiglione 7 dal Mobile Moderno, non vi è alcuna modificata. Accoglierà ancora una volta le sedie e sedute nel 7/1 , il mobile nel 7/2. Nuovo la riclassificazione degli espositori di Paris Selection Déco nell’insieme del salone. Specialisti del complemento di decorazione, si avvicinano ai diversi stili di cui sono complementari. Nuovo la costituzione di un polo dedicato ai componenti del letto nel padiglione 1. Più di visibilità e l’arrivo di prodotti complementari: guanciali e cuscini. I produttori di componenti per il letto rinforzano la loro influenza sul Salon du Meuble de Paris. Erano una trentina durante il salone del 2005, costituiscono ormai un’ entità precisa, riunita intorno a un cuore mostra. Nuove tecnologie, nuove schiume, nuove estetiche, nuovi concetti di distribuzione…questa offerta è estremamente ricca. Gli architetti, gli specialisti in hotelleria e il grande pubblico sono molto interessati a questo raggruppamento. Nuovo la partecipazione al salone di una collettiva venuta dalla Corea Sedotta dal carattere commerciale e culturale del Salon du Meuble de Paris, la Korean Craft Promotion Foundation ha scelto di presentare, per la prima volta in Europa, su 300m², oggetti e mobili tradizionali ma con un tocco di modernità. Saranno presentati circa mille prodotti “haut de gamme” che la Kcpf ha selezionato per illustrare la vita moderna in Corea. In parallelo, la rivista Gagu, leader in Asia nella stampa specializzata, organizza un concorso di design in cui i laureati, giovani stilisti, rappresenteranno la Corea a Design Lab. Altre collettive europee asiatiche sono in fase di definizione come per esempio l’Indonesia, presente per la priva volta al salone lo scorso anno che con ottimi risultati ritorna nel 2006. Nuovo I percorsi visitatori che collegano il padiglione 1 e 7, i Forums di tendenze realizzati con le novità degli industriali e concepiti nel quadro dell’operazione tendenze Domovision. In un momento in cui il settore dell’arredamento vive una profonda mutazione di fronte a una congiuntura fragile, il Salon du Meuble de Paris fa un nuovo passo avanti e propone a suoi espositori Domovision, un mezzo di tendenza, di aiuto alla decisione sia per le strategie marketing che per l’evoluzione dell’offerta di prodotti. Domovision, realizzato dal Via, in collaborazione con l’agenzia Loeb innovazione, rappresenta un vasto studio sui fattori d’evoluzione della nostra società che influenzeranno nel tempo la concezione dei mobili. Si tratta di un approccio completo di marketing-prodotti tenendo conto delle modifiche comportamentali della nostra epoca, quelle del nostro modo di vivere, quelle dei materiali e delle tecnologie… Si appoggia sulla qualità e la specificità dei mestieri del mobili e studia le diverse correnti creative di oggi per prevedere nuove piste di evoluzioni possibili. Tutta l’originalità di questo progetto consista in un’offerta complementare che ne fa la differenza: l’accompagnamento degli industriali. Esso può avere varie forme fino all’intervento in aziende di specialisti di ogni settore. Affiancheranno il cliente nel momento della scelta dei tessuti o parteciperanno alla creazione di una nuova gamma! I risultati di questo formidabile strumento forniti dal Salon du Meuble de Paris saranno visibili in tutto il salone attraverso e Forum di Tendenze proposti ai visitatori per facilitare la loro selezione. Quali sono i grandi fattori d’evoluzione della nostra società che influenzeranno nel tempo la concezione dei mobili del futuro? L’arrivo di nuove tecnologie multimedia nell’habitat costituisce un’opportunità fantastica per creare mobili che da una parte saranno integrati nel nostro modo di vivere e che accompagneranno il loro uso quotidiano. Le soluzioni proposte per essere efficaci dovranno adattarsi inoltre alla crescita della morfologia umana (+ 6 cm in media su 2 generazioni) e ai modi di sedersi di oggigiorno, frutto di un’educazione fondata sulla libertà, lo sport e il relax. L’evoluzione della struttura delle famiglie, che si tratti di famiglie mono-parentale (3 milioni di bambini vivono da solo con un solo genitore), di famiglie ricomposte o allargate in presenza di adolescenti a casa dei genitori (25% dei giovani compresi tra 25-30 anni) creano nuovi bisogni di arredamento. Si devono ricercare delle soluzioni adattabili per accogliere bambini di passaggio. La preoccupazione permanente d’ottimizzare lo spazio –poiché è impossibile spostare i muri- favorisce le opzioni verticali. Il fenomeno del “Papy Boom” riguarda più che ogni altro settore quello dell’arredamento nel senso che il trattamento degli handicappati legato all’allungamento della durata di vita delle persone anziane (le persone cui età oltrepassa i 65 anni rappresentano il 20% della popolazione francese nel 2003). Questo fenomeno richiede un’integrazione di arredamento domestico con funzioni ospitali. In priorità letti e sedie, dovranno dunque adattarsi in modo discreto per evitare traumi, rispettando l’età e i codici estetici della famiglia. Queste nuove funzioni, che in un obiettivo di progresso utilizzano nuovi materiali per alleggerire le strutture, e le nuove tecnologie, soprattutto la miniaturizzazione dei meccanismi e della motorizzazione, per integrare al meglio e render fine le linee dei mobili. Questo aspetto concerna tutti gli stili. Il rispetto per l’ambiente è sempre di più al centro delle preoccupazioni. Tutti ne sono coinvolti: gli industriali devono produrre rispettando l’ambiente, i distributori saranno costretti a recuperare gli imballaggi. E si incita gli utenti a consumare meno e meglio. Con questo spirito il concetto di casa “zero energie” è allo studio. Fin da ora gli apparecchi elettrodomestici sono pensati per economizzare acqua ed energia e raccolta differenziata è obbligatoria. In questo contesto il legno massiccio è altamente richiesto perché contiene Co2. Le tendenze 2005-2010 A Corto-medio Termine, dei cicli immaginari condizionano le richieste dei consumatori. Abbiamo spesso l’impressione che gli stessi fenomeni di moda si ripetano. Nostalgia o mancanza d’immaginazione? Una parte di verità sottintende questa affermazione. Abbiamo potuto osservare che cicli immaginari condizionano le voglie dei consumatori, impongo un ritorno regolare dei valori dell’immaginario, dall’Antichità. Ma questi valori dell’immaginario si esprimono con codici e modi diversi perché il mondo, gli uomini e il pensiero e le tecnologie si evolvono costantemente, sovrapponendo degli strati che sono gli strati geologici d’inspirazione nella memoria collettiva. Con il passare del tempo, gli immaginari oscillano tra fasi d’intensità, il progresso è lo scopo dell’umanità e rigeneramento. Tra intensità e rigeneramento, s’insinua la contraddizione, tra intensità e risorgimento, si inserisce la Speranza. Le undici tendenze Domovison sono delle simulazioni e delle creazioni formulati a titolo d’esempio. Bisogna fare esempi di prodotti e creazioni già esistenti. La creatività e il talento dei designer e dei fabbricanti danno a questi ipotesi una realtà che s’inscrive nella realtà del mercato e artistica. Ornemental Strass Dopo il rigore e la modestia del ciclo d’immaginario “il rigenerarsi”, il neo-barocco si vede brillante e sfrenato. Si declina in due grandi tendenze della quale Ornemental Strass è l’aspetto artificiale e accessibile. Trasgressione del proibito ed esuberanza della facilità provocatrice, malgrado la crisi, sono le parole chiavi. Il mobile si trucca oltraggiosamente di gloss che brilla troppo, di mascara neri che allungano smisuratamente le ciglia. I disegni scivolano dai tessuti sui mobili. Carnevale misterioso del desidero, eccentricità velenosa dei discendenti di Raspoutine o di Oscar Wilde. Spesso, tutto è nell’apparenza, solo l’effetto conta. Grands Comptoirs Dopo il ritorno nel proprio villaggio e nel proprio pensiero immaginario di “rigenerarsi” la voglia di lunghi viaggi, la scoperta di altri mondi, l’esotismo danno al ciclo d’immaginario la Speranza in tutta la sua specificità. Il design Etnico-esotico rinnova la sua ispirazione in due grandi destinazioni immaginari e principali: la prima raggruppa dei Grands Comptoirs. Questi piccoli territori dove l’Altrove trascende i valori e i codici occidentali. Piccoli paradisi colorati, un eden di felicità sensoriale, il mare è turchese e il cielo ovattato di alisei. Siamo a Pondichéry, a Madras o ai Carabi? Sunny Nordic Negli anni 50 il design scandinavo fa parte delle grandi fonti d’ispirazione del ciclo immaginario “di speranza”. L’utopia del Confort pragmatico per tutti, la modernità dei concept d’arredamento, corrispondono perfettamente all’epoca e al design light. Le linee sono dolci ed evanescenti, il legno chiaro e lavorato, vero e proprio materiale dell’alta tecnologia. Il vivere disinvolto, l’ergonomia di questi prodotti facilitano gli scambi, la convivialità, la gioia di vivere di una società che vuole di nuovo aprirsi sul futuro. Le nuove tecnologie, i nuovi materiali a disposizione dei designer danno a questa tendenza, una modernità accessibile che dovrebbe facilitare la sua diffusione.  
     
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