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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Luglio 2005
 
   
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  DISPOSTA GIÀ DA UN MESE LA CHIUSURA DELLA SELECT SRL IL COMUNE CHIARISCE LA PROPRIA POSIZIONE NEI CONFRONTI DELL’IMPIANTO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DI VIA FERMI MESSO SOTTO SEQUESTRO  
   
   Segrate, 13 lugli o2005 - “Apprendiamo dalla stampa la notizia del sequestro dell’impianto di smaltimento dei rifiuti ‘Select Srl’ di via Fermi. I nostri uffici hanno in mano da più di un mese copia della disposizione datata 17/05/2005 con cui la Direzione centrale risorse ambientali della provincia di Milano ne aveva stabilito la chiusura immediata e la contestuale cessazione dell’attività. Disposizione che sappiamo notificata il 23/05/2005”. Questo il commento di Giuseppe Carraro, assessore all’Ambiente, sulla vicenda del traffico illecito di rifiuti che ha visto coinvolta anche la ditta sita sul territorio segratese. Il provvedimento di Palazzo Isimbardi è arrivato dopo un serie di denunce e di diffide scattate nei confronti della Select tra il 2001 e il 2005 per continue inottemperanze a quanto prescritto dagli atti autorizzativi. Nell’ultima relazione di servizio del 9.05.2005, la Polizia Provinciale constatava infatti ancora una volta che “dai fatti accertati e dalla documentazione acquisita, l’attività di gestione dei rifiuti della Select presso l’impianto di Segrate era fisiologicamente dedita a continue violazioni di legge”. “Per quanto la competenza in materia fosse esclusivamente della Provincia, il comune – tiene a puntualizzare Carraro - ha sempre tenuto una posizione forte, rilasciando pareri ambientali e urbanistici molto vincolati da prescrizioni. L’ultimo nel 2002 in sede di conferenza dei servizi”. “Lo smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi è diventato purtroppo una piaga del nostro tempo – prosegue l’assessore -, parlare di ‘società dei rifiuti’ non è azzardato. A Segrate ci troviamo a gestire problemi di questo tipo e ad avere a che fare a volte con aziende che si muovono più o meno nei limiti della normativa. Le lungaggini burocratiche dilatano tempi che invece dovrebbero essere molto rapidi e la mancanza di controlli aggrava una situazione già compromessa. Gli organi preposti sono sempre pochi rispetto alla reali necessità. L’intenzione dell’amministrazione è perseguire le violazioni in tutte le forme e sedi e adottare azioni e misure sempre più severe perché si recepisca un messaggio di legittimità e non di tolleranza”.  
     
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