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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Luglio 2005
 
   
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  ESTATE. FESTA DELLA CULTURA: DA DOMANI ALLA CASCINA MONLUÈ "LA NOTTE DI SAN LORENZO"  
   
  Milano, 13 luglio 2005 - E' stata presentata oggi a Palazzo Marino dall’assessore alla Cultura Stefano Zecchi la Xviii edizione del festival "La Notte di San Lorenzo", in programma - come di consueto - nei suggestivi spazi di Cascina Monluè (via Monluè 70 - Tangenziale Est, uscita Camm). Organizzato dal Comune di Milano – Settore Cultura e Musei-spettacolo – nell’ambito del programma di iniziative “Estate. Festa della Cultura” –in collaborazione con Arci Milano, La Notte di San Lorenzo si svolgerà dal 13 al 19 luglio. Nato nel 1988 su iniziativa di Arcimilano e del Coe e sostenuto sin dal suo inizio dal Comune di Milano, il Festival è stato uno dei primi a far conoscere le musiche del sud del mondo, quando ancora l’attenzione a questa produzione musicale era ristretta a non molti appassionati e accolta più per solidarietà che per comprensione. Il contesto sociale e storico attuale è diverso da quello in cui il Festival ha avuto origine, quando il fenomeno migratorio era solo all’inizio. Oggi la presenza e il mischiarsi di molte culture è ormai un dato strutturale permanente della nostra società, sempre più composita. “La Notte di San Lorenzo” mantiene e aumenta il suo ruolo di progetto culturale che tende a valorizzare le differenze e insieme a promuovere l’incontro e il dialogo fra popoli e paesi diversi. L’edizione 2005 del Festival propone l’inizio di un viaggio a più tappe dedicato alle Americhe Nere, ovvero a quello straordinario universo musicale scaturito dall’incontro della diaspora forzata degli schiavi africani con le popolazioni autoctone e i colonizzatori. Nata nell’ambito dell’anno dedicato dall’Unesco alla memoria della schiavitù (2004), l’esigenza di esplorare questa produzione culturale nota solo in parte corrisponde alle finalità del Festival, sia per la lussureggiante ricchezza di tradizioni, generi, grandi musicisti, sia per il continuo rigenerarsi della musica stessa, del suo intrecciarsi con una vitalità che la fa nuova e antica al tempo stesso. L’esiguità delle risorse quest’anno a disposizione (gli appuntamenti si riducono a 7 concerti) consente di proporre solo alcuni significativi eventi per un percorso che si vuole continuare però con le prossime edizioni. Il viaggio comincia mercoledì 13 luglio: si parte dalle origini africane, con il Gruppo Culturale e Artistico “Nyatepe” (“verità” in lingua Ewé) che ha come principale obiettivo la salvaguardia delle tradizioni culturali, musicali e artigianali del Togo. Questo piccolo lembo di terra che unisce il Burkina Faso all’Oceano Atlantico racchiude in sé più di sessanta etnie differenti, rendendo unico e allo stesso tempo complesso e delicato il panorama culturale di questa zona dell'Africa. Il progetto teatrale del Gca Nyatepe comprende attualmente oltre 90 pieces: rappresentazioni di antichi riti e cerimonie tradizionali si uniscono a un repertorio originale di cui il voudou è la matrice culturale. Il Festival prosegue con alcune finestre sul Mediterraneo, il ricco habitat culturale in cui viviamo, portando i suoni della Grecia (Takis Kunelis, giovedì 14 luglio) e della Siria (Ensemble Takht Cham, venerdì 15 luglio). Originario di Atene, Takis Kunelis studia chitarra classica, dedicandosi in seguito alla riscoperta e rivalutazione degli strumenti e della musica popolare graca. Si esibisce come cantante e musicista (bouzouki a tre corde, baglamàs, chitarra), proponendo la divulgazione delle espressioni più valide della canzone e delle melodie tradizionali del suo paese. Dedito alla conservazione e alla diffusione in Italia e in Europa del patrimonio delle tradizioni musicali arabe più antiche, l’Ensemble Takht Cham esegue un concerto libero da qualsiasi contaminazione. Una serata alla scoperta della più pura tradizione musicale e orale della Siria, nel quale vengono utilizzati esclusivamente strumenti originali e tipici della tradizione musicale mediorientale antica. Sabato 16 e domenica 17 luglio il programma prevede due grandi musicisti, Hermeto Pascoal e David Murray, che dalle rappresentazioni degli antichi riti e cerimonie tradizionali e dal repertorio originale di cui il voudou è la matrice culturale, hanno elaborato la loro musica. Geniale artista brasiliano poliedrico e dallo straordinario talento, Hermeto Pascoal (in concerto sabato 16 luglio) cambia bruscamente strumenti e modus operandi in ogni composizione. Fischietta su un ritmo percussivo militaresco, fa gargarismi sul suono di un organo mentre suona il triangolo. C’è il tocco del genio dietro tutte queste innovazioni, la mente instancabile del compositore che non solo sente il potenziale musicale di ogni suono, ma sa anche come organizzarlo in nuove irresistibili forme, la magia di un alchimista incapace di usare due volte la stessa formula. Considerato uno dei più grandi sax tenore della sua generazione David Murray (domenica 17 luglio) è conosciuto dal grande pubblico per il suo stile misto di bebop, swing, boogie e funk. A Cascina Monluè presenta il Gwotet Project, iniziativa che riunisce musicisti degli Stati Uniti e dei Caraibi Francesi in un concerto che mescola blues, gospel, jazz e la musica Gwo – Ka di Guadalupe del Maestro Klod Kiavuè. Sorto dallincontro di Murray e Kiavuè a Parigi e dalla loro successiva collaborazione protrattasi per più di dieci anni, il progetto riunisce un clan di “cugini” Afro-americani, e affianca il talento dei Maestri di percussioni Gwo–ka François Ladrezeau e Klod Kiavué a quello del sax tenore Pharoah Sanders e del batterista Hamid Drake. Lunedì 18 luglio è in programma una serata di festa dedicata al Samba, simbolo e sintesi tra Africa e America, tra gioia e dolore. Un concerto per raccontare la storia del più originale e radicato ritmo brasiliano dalle origini all’affermazione nella città di Rio de Janeiro, la formazione delle Scuole di Samba: il samba di Bahia, il samba e la politica, il samba nel mondo. Martedì 19 luglio ancora ritmi del Mediterraneo, in particolare dai Balcani con Boris Kovac. Nato a Novi Sad, capitale della regione multietnica della Vojvodina, situata nella Pianura Pannonica ai confini con l’Ungheria, Kovac è uno dei più attivi animatori della feconda scena culturale dei Balcani dell’ultimo decennio. “La ricchezza culturale della mia regione e della mia città”, ha dichiarato recentemente, “consiste nella coabitazione di una ventina di differenti nazionalità: è così di fatto impossibile stabilire da quale folklore viene la mia musica. Il fattore decisivo, comunque, è l’uso delle fonti tradizionali come cibo indispensabile per nutrire la creatività”. Inizio concerti ore 21.45 - Ingresso Libero Informazioni per il pubblico: Arci Milano – tel. 02 54178225 La Notte Di S.lorenzo Programma: Mercoledì 13 luglio: Nyatepe Togo; Giovedì 14 luglio: Takis Kunelis Grecia; Venerdì 15 luglio: Ensemble Takht Cham Siria; Sabato 16 luglio: Hermeto Pascoal Brasile; Domenica 17 luglio: David Murray & the Two Gwo-ka Masters Usa & Guadalupe; Lunedì 18 luglio: O Samba Brasile; Martedì 19 luglio: Boris Kovac Serbia e Montenegro.  
     
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